Si è svolta stamattina al liceo L. Piccolo di Capo d’Orlando la solenne cerimonia di consegna della ‘XXII^ Borsa di Studio Carmeluccio Miragliotta’, assegnata quest’anno allo studente Antonino Sapienza di Naso, che nel corso del trascorso anno scolastico ha frequentato la 5^ classe dello stesso liceo Lucio Piccolo: il medesimo frequentato da Carmelo Miragliotta. Una cerimonia solenne e commovente quella indetta, come ogni anno, dal Lions Club di Capo d’Orlando, con la collaborazione del Liceo paladino, assieme alla famiglia dell’ing. Cono Miragliotta, oggi rappresentata dall’ing. Cono, padre del compianto Carmeluccio, e dai fratelli Antonio e Daniele, dopo la perdita della madre Elvira: il suo sorriso era ricordato dalla sorella Nina. Il cerimoniere arch. Mario Sidoti Migliore ha introdotto gli interventi del presidente Lions, arch. Ignazio La Galia, della dott. Annalisa Germanà per l’Amministrazione di Capo d'Orlando (assente il sindaco Enzo Sindoni), del provveditore agli studi Gustavo Ricevuto e del dott. Antonino Allia, delegato Lions. Il vice preside prof. Tullio Randazzo ha
portato il saluto della preside del Liceo, Tindara Molica Colella. Presenti autorità, dirigenti scolastici e molti studenti, la figura e la memoria del giovanissimo Carmeluccio Miragliotta è stata rinnovata da tutti i relatori, che ne hanno messo in risalto le spiccate doti umane, sentimentali e di impegno, ricordando come il giovane fosse per voglia di vivere e interessi attivissimo in vari campi, eccellendo nello studio, nello sport e nelle amicizie. Quella consegnata oggi al giovane Antonio Sapienza, rigorosamente accompagnato (come in altre occasioni) dai genitori e dalla sorellina, è la borsa di studio che ricorda come siamo ormai trascorsi 22 anni dalla scomparsa di Carmelo. Una borsa di studio che il giovane Sapienza ha accolto con trasparente entusiasmo e commentato con parole toccanti. E con malcelata commozione, Antonio, ha voluto accomunare la dolorosa scomparsa di Carmeluccio a quella della sua concittadina e amica, studentessa di Naso, Emanuela Pruiti, morta incolpevolmente lo scorso anno in uno sciagurato indicente stradale sulla A/20, in prossimità dello svincolo di Milazzo, “mentre inseguiva i suoi sogni”, ha detto Antonio. Ed ha aggiunto: “Così è morta Manuela, inseguendo i suoi sogni. Ma non si deve fare altrimenti, bisogna inseguire sempre i propri sogni e cercare di realizzare i propri progetti”.