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SANITA’: DIRETTIVA DELL’ASSESSORE RUSSO CONTRO GLI SPRECHI

di Guido Monastra
Palermo, 1 novembre 2008 - Per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero (papilloma virus) la Sicilia ha speso nel 2008 molto di più rispetto alla media nazionale. Partendo da questi dati, l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, nell’ambito delle rigorose iniziative assunte contro gli sprechi, ha avviato un’indagine interna che ha permesso di stabilire che le direttive impartite nel passato dall’Ispettorato regionale alle Ausl per l’approvvigionamento dei vaccini non sono conformi alle indicazioni fornite dal ministero della Salute, comportando peraltro una spesa ben maggiore di quella sostenuta da molte altre regioni per la stessa identica campagna di prevenzione. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato l’immissione in commercio di due vaccini, il Gardasil e il Cervarix, includendoli nel programma di vaccinazione gratuita contro il papilloma per le ragazze nel corso del dodicesimo anno di vita. La Commissione salute del ministero ha successivamente sottolineato che, siccome entrambi i vaccini presentano profili di sicurezza, efficacia ed equivalenza ai fini della prevenzione del carcinoma del collo dell’utero (obiettivo principale di salute pubblica), “è valutazione condivisa che una gara basata solo sul prezzo permetta di ottenere i risultati più convenienti, valutabili in economie del 20-25%”: indirizzo, questo, assunto da ben 12 regioni italiane.
Le Ausl siciliane, invece (ad eccezione dell’Ausl 1 di Agrigento), hanno acquistato il Gardasil “in esclusiva”, senza gara ad evidenza pubblica, sulla base delle indicazioni contenute in un decreto dell’ispettorato dell’11 marzo 2008 il quale fa proprio un documento di indirizzo di un comitato tecnico scientifico regionale, secondo cui è preferibile l’uso del vaccino quadrivalente (il Gardasil, appunto). In termini economici, secondo il prezzo negoziato dall’Aifa, ogni dose di vaccino Gardasil è valutata 104 euro contro i 95 del Cervarix: prezzi di listino che possono essere fortemente abbattuti attraverso una gara pubblica d’acquisto. Ad esempio, la Lombardia, che come altre regioni ha acquistato con gara pubblica, si è aggiudicata a meno di 69 euro lo stesso prodotto farmaceutico acquistato in Sicilia, il Gardasil. Considerato che il fabbisogno stimato annuo per la Sicilia è di 78.690 dosi (3 dosi per 26.230 ragazze) con la nuova direttiva voluta dall’assessore Russo è possibile un risparmio di una cifra compresa tra 1 e 2,5 milioni di euro all’anno. “Certi sprechi non sono più tollerabili - sostiene l’assessore Russo -. C’è un parere reso dal “tavolo ministeriale” lo scorso anno secondo cui le Regioni che sono in forte disavanzo e hanno sottoscritto l’accordo sul “piano di rientro” non possono erogare prestazioni aggiuntive non autorizzate a carico del servizio sanitario nazionale. Continuerò sulla strada del rigore e dei controlli, è necessario voltare pagina. Forse non è abbastanza chiaro che tutti gli sprechi pubblici alla fine gravano sulle tasche del cittadino in termini di maggiori tasse. E’ proprio il deficit della sanità il vero problema che non è più socialmente sostenibile”. Nella direttiva, l’assessore Russo invita il dirigente generale dell’ispettorato a revocare il decreto dirigenziale dell’11 marzo 2008 affinchè, considerata l’equivalenza terapeutica dei due vaccini, si proceda al loro acquisto con gara ad evidenza pubblica.

D'Agata: fatela finita col photored

Il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, segnala un’importante sentenza in tema di PHOTORED
La Cassazione bacchetta il Comune di Cavallino per la collocazione dell’apparecchiatura e per le modalità delle rilevazioni fotografiche semaforiche condannandolo alla refusione delle spese e confermando la sentenza del Giudice di Pace di Lecce
Lecce, 1 nov. 2008 -“ In tema di violazioni al codice della strada, con riferimento al rilevamento automatico delle infrazioni a mezzo di apparecchiature, ai sensi del comma 1-ter dell'articolo 201 cod. strada - introdotto dall'articolo 4 del d.l. 27 giugno 2003 n. 151 conv. nella legge 1 agosto 2003 n. 214 - , le amministrazioni comunali, che di dette apparecchiature si servono, hanno l'obbligo di rispettare le specifiche disposizioni, dettate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, necessarie a garantirne l'esatto funzionamento e, in particolare, quelle, contenute nell'articolo 2 del d.m. 1130 del 2004, relative alla collocazione dell'apparecchiatura ed alle modalità e tempi delle rilevazioni fotografiche. (Nella fattispecie, relativa alla contestazione dell'attraversamento di un incrocio con il semaforo rosso, la S.C. ha confermato la sentenza del giudice di pace secondo cui l'omologazione non era condizione sufficiente da sola a garantire il perfetto funzionamento dell'apparecchiatura di rilevamento in assenza di organi di polizia) “.
Ancora una volta il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, chiede alle P.A. di farla finita con questi strumenti che servono solo per fare cassa annullando in via di autotutela i verbali sino ad oggi elevati, perché riteniamo che la sicurezza stradale possa essere perseguita con più efficaci strumenti quale la messa in sicurezza delle strade nonché con campagne educative più persuasive specie nei confronti dei giovanni. Di seguito il testo della sentenza. Giovanni D’AGATA*
*Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore”
Sez. 2, Sentenza n. 558 del 11/01/2008
Presidente: Settimj G. Estensore: Atripaldi U. Relatore: Atripaldi U. P.M. Destro C. (Conf.)
Com. Cavallino (Caggia ed altro) contro Pisano (Petrucci ed altro)
(Sentenza impugnata: Giud. pace Lecce, 23 Marzo 2005)

CIRCOLAZIONE STRADALE - SANZIONI - IN GENERE - Rilevamento automatico delle infrazioni a mezzo di apparecchiature ai sensi del comma 1 ter dell'articolo 201 cod. strada - Condizioni per l'esatto funzionamento - Fattispecie.

Decreto Legge 27/06/2003 num. 151 art. 4
Legge 01/08/2003 num. 214
Cod. Strada art. 146 comma 3
Cod. Strada art. 201
Reg. Esec. Cod. Strada art. 384

(omissis)

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il Comune di (..) ha impugnato, nei confronti di (..), con ricorso notificato il 18 maggio 2005, la sentenza del Giudice di pace di Lecce, depositata il 23 marzo 2005, che aveva annullato l'opposto verbale di contestazione della violazione dell'art. 146 comma 3 C.d.S., accertata dalla polizia municipale, per avere l'auto dell'opponente attraversato un incrocio nonostante il semaforo proiettasse luce rossa.

Lamenta la violazione degli artt. 201 comma 1 ter C.S. e 385 Reg. esec., nonché omessa, errata e insuffi­ciente motivazione, atteso che, contrariamente a quanto affermato dal giudice di pace, che non aveva te­nuto conto dell'effettiva realtà risultante dagli atti pro­cessuali, l'apparecchiatura di rilevamento della violazione non era posizionata a terra, ma, protetta in un armadio di acciaio, non poteva essere manomessa, ed il secondo scatto della foto riproduceva l'auto al centro dell'incrocio e non, come erroneamente sostenuto nella impugnata sentenza, quando già aveva superato l'incrocio.

L'intimato resiste.

Attivata la procedura ex art. 375 c.p.c., il P.G. ha chiesto la trattazione del ricorso in P. U.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il ricorso si palesa privo di giuridico fondamento.
Non sussiste, infatti l'asserita violazione di legge dato che il giudice di pace correttamente non ha considerato l'omologazione quale condizione sufficiente da sola a garantire il perfetto funzionamento delle ap­parecchiature di rilevamento automatico delle infrazioni al semaforo rosso senza la presenza degli organi di polizia (cfr., recentemente, Cass. 17 novembre 2005 n. 23301 e 11 aprile 2006 n. 8465); ciò in quanto le amministrazioni comunali hanno anche l'obbligo di ri­spettare le specifiche disposizioni, dettate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, necessarie a garantirne l'esatto funzionamento; ed, in particolare, quelle, contenute nell'art. 2 del decreto ministeriale 1130/04, relative alla collocazione dell'apparecchiatura ed alle modalità e tempi delle rilevazioni fotogra­fiche ritenute nella specie violate, con valutazioni in fatto, logicamente motivate e perciò insindacabili in questa sede.
Palesemente infondato risulta, infatti, anche la doglianza concernente il denunciato vizio motivazionale, che sembra prospettare, in realtà, un inammissibile vizio revocatorio, denunciando una falsa rappresentazione della «realtà processuale», e che comunque implica accertamenti in fatto non consentiti nel giudizio di legittimità.
Al rigetto, segue la condanna alle spese.

AGRICOLTURA: FINANZIATI 42 MERCATI CONTADINI IN SICILIA

Palermo, 31 ottobre 2008 - Al via in Sicilia 42 mercati contadini. E’ pronta la graduatoria relativa al bando pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione dell’11 aprile scorso. L’assessorato regionale all’Agricoltura ha stanziato 1 milione di euro che serviranno per l’allestimento degli stand mobili e delle attrezzature connesse. La creazione dei cosiddetti farmer’s market nasce dall’idea di promuovere la “filiera corta”, in risposta al caro prezzi. A beneficiare dei contributi saranno i Comuni, le associazioni o le unioni di Comuni che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse superando le selezioni effettuate dall’assessorato. Tra i criteri che hanno influito nella graduatoria, il maggior peso è stato dato al cofinanziamento da parte delle amministrazioni locali; alla collocazione del mercato vicino a un bene monumentale o archeologico; alla disponibilità di parcheggi nella zona; all’eventuale partnariato con associazioni di categoria, Gal (Gruppi di azione locale), Slow Food.
“Da un lato - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - garantiamo un margine di guadagno maggiore per i produttori e, dall’altro, la genuinità di frutta e verdura per i consumatori. In questo modo eliminiamo tutti i passaggi intermedi: l’agricoltore vende direttamente i propri prodotti al consumatore, con la possibilità di abbattere i prezzi di almeno il 30%. Siamo consapevoli che non si risolve il problema, ma è sicuramente un passo verso la soluzione”.
Si tratta di un bando pilota, visto che nel nuovo Programma di sviluppo rurale 2007/2013 è prevista una misura specifica di finanziamento. L'obiettivo è quello di ripetere l’esperienza positiva di altri Paesi come Francia e Gran Bretagna, dove il fenomeno è in rapida espansione. Soprattutto negli Stati Uniti c’è stato un vero e proprio boom, con un aumento, negli ultimi dieci anni, del 53 per cento dei farmer’s market, che ormai sono oltre 4mila, 500 dei quali nella sola California. A garantire sulla qualità e sulla sicurezza alimentare, ma anche sui prezzi e sul fatto che a vendere saranno esclusivamente gli agricoltori, sarà l’assessorato.
“Gli agricoltori che vorranno fare parte dei mercati - afferma il dirigente generale del Dipartimento interventi infrastrutturali dell’assessorato, Dario Cartabellotta - saranno obbligati all’accreditamento, una sorta di lasciapassare che verrà rilasciato solamente a tutti coloro che rispetteranno i requisiti previsti dal bando. Un obbligo che vuole essere testimonianza di sicurezza per i consumatori”.
L’assessorato, infatti, non si limiterà al solo finanziamento, ma avrà un ruolo di coordinamento organizzativo e sanitario nei singoli mercati per quello che riguarda la selezione e il controllo delle aziende, ma anche dei prezzi. Prevista, per completare l’offerta, l’interscambiabilità delle aree e dei produttori. Per esempio, se un determinato prodotto non è presente in un mercato lo si potrà fare arrivare facendo trasferire i produttori. In ogni mercato, oltre alla presenza di un rappresentante dell’assessorato, è prevista anche una sorta di animazione, con degustazioni e punti di informazione per dare notizie utili ai consumatori.
Questi i 42 beneficiari:
Società consortile “Le cinque valli” (con sede a Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta); Unione di Bovo Marina, Eraclea Minoa, Torre Salsa, Scala dei turchi, (con sede a Siculiana, in provincia di Agrigento); Consorzio “Valle dell’Ippari” (con sede a Vittoria, in provincia di Ragusa); Ribera (insieme a Calamonaci, Villafranca Sicula, Lucca Sicula e Burgio, in provincia di Agrigento); Unione “Feudo D’Alì” (Raffadali, Sant’Elisabetta, Ioppolo Giancaxio, Sant’Angelo Muxaro, in provincia di Agrigento); Unione “Val d’Himera settentrionale” (Caltavuturo, Scillato e Sclafani Bagni, in provincia di Palermo); Unione “Valle del Sosio” (Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi, in provincia di Palermo); Montevago-Terre Sicane (Montevago, Menfi, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita del Belice, in provincia di Agrigento); Unione “Monreale Jetas” (Monreale, San Giuseppe Jato, Camporeale, e San Cipirello, in provincia di Palermo); Unione “Valle degli Iblei” (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide, e Sortino, in provincia Siracusa); Unione dei Nebrodi (Capo d'Orlando, Sant’Agata di Militello, San Fratello, Caronia, Torrenova e Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina);
Unione “Valli Ioniche peloritane” (Mandanici, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Itala, Scaletta Zanclea, Pagliara, Antillo, Roccafiorita, Limina, Forza D'Agrò, Fiumedinisi, Alì e Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina); Unione “Valle del Torto e dei feudi” (Roccapalumba, Alia, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Valledolmo e Vicari, in provincia di Palermo); Unione “Dall’Eleutero a Rocca Busambra” (Marineo, Bolognetta, Godrano, Villafrati e Cefala Diana, in provincia di Palermo); Unione del corleonese (Corleone, Campofiorito e Contessa Entellina, in provincia di Palermo);
Unione “Valle dei Nebrodi” (Galati Mamertino, Tortorici, Castell'Umberto, San Marco d'Alunzio, Caprileone e San Salvatore di Fitalia, in provincia di Messina);
E poi i Comune di: Leonforte (En); Ragusa; Palma di Montechiaro (Ag); Alcamo (Tp); Librizzi (Me); Sant’Angelo di Brolo (Me); Cefalù (Pa); Agrigento; Lentini (Sr); Niscemi (Cl);Siracusa; Agira (En); Sciacca (Ag); Castelvetrano (Tp); Barcellona Pozzo di Gotto (Me); Caltagirone (Ct); Sortino (Sr); Caltanissetta; Bivona (Ag); Mineo (Ct); Trapani; Palermo; Caccamo (Pa); Messina; Erice (Tp); Castelbuono.
Le richieste pervenute sono state 52: sei Comuni (Giarre, Caronia, San Cipirello, Nicosia, Ciminna e Rosolini) sono stati esclusi perché la documentazione inviata era incompleta; tre (Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia e Milazzo) perché la domanda è arrivata fuori termine; uno (Alia) perché era già presente nell’Unione dei Comuni “Valle del Torto e dei feudi”.
Fabio De Pasquale

TGWEB / CREDITO D’IMPOSTA, “SEGNALE FORTE PER CHI PRODUCE”

Palermo, 31 ottobre 2008 - “Quelli per il credito d’imposta saranno fondi ben spesi. Utilizzeremo risorse regionali ma anche parte dei fondi comunitari e di quelli destinati alle aree sottoutilizzate affinché il provvedimento abbia una copertura ingente, possa rappresentare un’opportunità seria e costituire, allo stesso tempo, un segnale forte per chi produce”.
L’assessore al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, spiega al TgWeb della Regione Siciliana (www.regione.sicilia.it/tgweb) i benefici che il disegno di legge, attualmente all’esame della competente commissione dell’Ars, porterà per l’economia dell’Isola.
“Si tratta di un testo - spiega Cimino - che abbiamo esitato contestualmente al bilancio proprio per tracciare una linea comune tra la politica di rigore che stiamo portando avanti ed uno strumento che, in un momento di crisi, indichi alle imprese siciliane, e a chiunque intende investire qui da noi, la strada da seguire. Una strada che farà crescere il Pil della nostra regione”.
Sull’applicazione del credito d’imposta è stata effettuata una simulazione: nell’arco di sette anni gli investimenti dovrebbero aumentare di circa 1400 milioni di euro, il prodotto interno lordo di 2500 milioni di euro, con una sensibile riduzione del grado di dipendenza dell’economia siciliana dall’estero. Negli altri servizi del TgWeb si parla del progetto anti bullismo che coinvolge le scuole; delle iniziative che la Regione sta portando avanti per accrescere la sicurezza nei cantieri; dell’emergenza afta epizootica, per combattere la quale la Sicilia si candida a diventare il centro di referenza scientifico dei Paesi del bacino del Mediterraneo; della serata di gala che, a Roma, ha visto protagoniste sette delle migliori produzioni agroalimentari siciliane.
Il TgWeb della Regione siciliana è visibile anche sul canale satellitare Sky 887 “Administra.it”, il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle ore 13.00 ed è inserito nel palinsesto di oltre 30 televisioni locali di tutta l’Isola. Per le emittenti che ne faranno richiesta, registrandosi sul sito, il TgWeb è disponibile in formato integrale broadcast ad alta risoluzione.

LUNEDI’ 3 NOVEMBRE SI PRESENTA IL CAMPER ANTIRACKET

Palermo, 31 ottobre 2008 - Lotta al racket del pizzo e dell’usura: l’assessore regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali, Francesco Scoma presenterà alla stampa il “Camper antiracket ed antiusura”. L’incontro è in programma per lunedì 3 novembre alle ore 10 in piazza Politeama a Palermo. All’incontro con la stampa sono stati invitati, inoltre, il prefetto e il questore di Palermo e i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Palermo e il rettore dell’università di Catania. Il “camper antiracket” dal giorno 5 di novembre avvierà l’attività di informazione e sensibilizzazione, curata dall’Associazione “Libero Futuro”, con la prima tappa in programma ad Agrigento. A seguire Trapani (6 novembre) e Palermo (7-8 novembre). Successivamente il camper effettuerà soste negli altri sei capoluoghi di provincia. Il servizio – che si affianca alle attività dei nove sportelli antiracket ed antiusura – rientra nell’ambito del progetto “Azioni di sistema per lo sviluppo della legalità”, finanziato dall’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali con un milione e 600 mila euro (risorse europee, misura 3.21, Por 2000-2006). Salvatore Wladimir Pantaleone

CENTRI COMMERCIALI: DI MAURO RISPONDE A CONFCOMMERCIO DI CALTANISSETTA

Palermo, 31 ottobre 2008 - “La Regione, come è noto ormai dalla stampa, constatando una diffusa inadempienza da parte dei comuni nell’applicare le regole previste dalla normativa vigente, ha semplicemente preso atto di una condizione di tutto il territorio isolano poco governabile sotto il profilo urbanistico commerciale poiché, senza una vera programmazione pluriennale, non era più possibile pensare a un processo di sviluppo ordinato. La circolare interrompe le istanze di nuova presentazione e obbliga i comuni al rispetto delle regole contenute nell’articolo 9 della legge regionale 28 del dicembre 1999. Tra qualche giorno sarà pronto il disegno di legge, che illustrerò alla stampa nel dettaglio, per regolamentare e risolvere un problema importante di natura sociale e commerciale”.
Per maggiore chiarezza, l’assessore al Commercio Roberto Di Mauro replica così alle dichiarazioni rese alla stampa dalla Confcommercio nissena, in cui si sostiene che la Regione abbia bloccato l’apertura di centri commerciali per tre anni. Il provvedimento testualmente dispone che “l’apertura, il trasferimento di sede e l'ampliamento della superficie di una grande struttura di vendita sono soggetti, a norma dell’articolo 9 della legge regionale 28, 22 dicembre 1999, ad autorizzazione rilasciata dal comune competente per territorio, nel rispetto della programmazione urbanistico-commerciale e in conformità alle determinazioni adottate dalla conferenza di servizi. E’, altresì, noto che l’articolo 5 della stessa legge dispone che i comuni sono tenuti ad adeguare gli strumenti urbanistici generali ed attuativi, approvati a mezzo di apposite varianti da adottare e trasmettere entro il termine di 180 giorni dalla pubblicazione delle direttive di cui al comma 1, all'Assessore regionale per il Territorio e l'Ambiente, il quale decide, anche prescindendo dal parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, nel termine di 45 giorni dalla ricezione degli atti, decorso il quale, in caso di silenzio, le varianti si intendono approvate”. Nonostante il varo tempestivo delle norme di attuazione previste dalla stessa legge, i comuni sono stati inadempienti. Stefania Sgarlata

La Sicilia già in linea col protocollo di Kyoto

SOCIAL INNOVATION FORUM 2008. SORBELLO: “LA SICILIA È GIÀ IN LINEA
CON I DETTATI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO” di Enzo Fricano

Palermo, 30 ottobre 2008- “La Sicilia ha oggi un'ottima produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili pari a 5 mila megawatt e in prospettiva per produrre altri 8 mila megawatt”. L'assessore al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello, fa il punto della situazione energetica in Sicilia, al centro del convegno sul “Federalismo energetico” tenutosi oggi al Social Innovation Forum 2008 di Milano. “Dai dati emerge chiaramente - aggiunge Sorbello - che con l'attuale potenzialità termoelettrica la Sicilia copre il proprio fabbisogno energetico ed esporta energia per oltre il 10% della produzione, e parallelamente già adesso siamo in linea con i dettami del protocollo di Kyoto. Entro il 2020 avremo sicuramente più del 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, superando il limite nazionale. Questo dato incontrovertibile scaturisce non solo dalla attuale potenzialità eolica regionale, pari al 20% della potenzialità TE, ma anche dello scarno contributo che altre regioni italiane possono dare in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili”. “La Sicilia - sottolinea ancora l’assessore - è pronta a far sì che si possa investire sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, muovendosi nell'ottica di uno sviluppo sostenibile con il massimo riguardo alla tutela del paesaggio, dell'ambiente e con un'attenzione primaria alla salvaguardia della salute pubblica”. “Ciò significa, visto il modesto contributo delle altre regioni italiane alla produzione di energia da fonti rinnovabili - conclude Sorbello - che per le imprese è vantaggioso, in termini di costi-benefici, investire in Sicilia”.

- Potenzialità termoelettrica installata circa 5000 Megawatt

- Potenzialità eolica attuale circa 1000 Megawatt

Complessivamente gli impianti eolici
autorizzati dall’assessorato al Territorio e Ambiente sono circa 75.
E’ possibile lo sviluppo di potenza per altri 1000 Megawatt

201 progetti di impianti eolici al 30.09.08
in istruttoria o da istruire per una potenza di circa 5000 Megawatt

- Potenzialità fotovoltaico

1258 progetti di impianti fotovoltaici al 30.09.08
in istruttoria o da istruire per una potenza di circa 2000 Megawatt

Scheda riepilogativa impianti e relativa potenzialità termoelettrica

Termini Imerese 1260 Megawatt

S. Filippo del Mela 1260 Megawatt

Milazzo (turbogas FalK) 250 Megawatt

Augusta (3 gruppi ENEL) 70 Megawatt cadauno
da dismettere perché vetusti (anni 50)

Melilli (ENEL) 640 Megawatt

Priolo (Gruppi Nuce nord e sud) 500 Megawatt
(in corso di ristrutturazione)

Priolo (ISAB ENERGY) 500 Megawatt
(produzione da Tar)

Gela (ENI) 500 Megawatt

Porto Empedocle (ENEL) 100 Megawatt

Trapani (EON turbogas) 100 Megawatt
solo per le emergenze con 1500 ore autorizzate

TURISMO: SIGLATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA GOVERNO E REGIONE SICILIANA

Palermo, 30 ottobre 2008 - E’ stato siglato questo pomeriggio a Palermo, tra il dipartimento del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Siciliana, il protocollo d’intesa per la conduzione a sistema del turismo siciliano. Il documento è stato firmato dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e dall’assessore regionale al Turismo e ai trasporti, Titti Bufardeci.
Il protocollo prevede la realizzazione di un polo formativo regionale per l’eccellenza, investimenti per la mobilità turistica e la rete dei trasporti, il potenziamento di sistemi di ospitalità diffusa, la creazione di circuiti commerciali per l’extra ricettivo, l’incremento della dotazione tecnologica, interventi per i sistemi museali e culturali, sviluppo del turismo congressuale.
“Si tratta di un primo passo - spiega l’assessore regionale al Turismo, Titti Bufardeci - che ci porterà a siglare specifici accordi di programma quadro sui temi che sono oggetto del protocollo d’intesa. Per il turismo siciliano è una grande opportunità. La Sicilia ha delle enormi potenzialità turistiche ancora non espresse. Ed è proprio per questo che stiamo lavorando con grande impegno per creare un sistema di eccellenze che renda competitiva la nostra offerta turistica sul mercato mondiale”. Piero Messina

CONTRIBUTI ATTIVITA’ CULTURALI: ANTINORO, “DOVEROSA REVISIONE

Palermo, 30 ottobre 2008 - “E’ necessario rivedere i metodi, i criteri e le modalità di erogazione dei contributi alle attività culturali. I soggetti interessati devono ricevere risposte certe, chiare ed in tempi brevi. Per questo motivo ho disposto la revoca delle circolari relative al servizio promozione e valorizzazione dell’assessorato”. Lo dichiara l’assessore regionale ai Beni Culturali ed alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, comunicando che sono state revocate le circolari 14 e 15 del 6 dicembre 2007 che regolamentavano l’erogazione di contributi per le attività concertistiche e bandistiche e la circolare numero 3 del 1 marzo 2001, relativa ai contributi per il restauro di organi antichi. “Ho ritenuto un atto obbligatorio nei confronti di questi soggetti che da anni svolgono un ruolo importante per la diffusione della cultura in Sicilia - prosegue l’assessore - avviare un’azione di rinnovamento nell’erogazione dei contributi. E’ doveroso, infatti, che si snellisca l’iter burocratico, velocizzandolo quanto più possibile, assicurando al tempo stesso criteri di massima trasparenza ed efficienza amministrativa ed esigenze legate alla razionalizzazione delle risorse a disposizione”. “Intendo avviare un confronto con gli interlocutori del settore - conclude Antinoro - per riuscire in tempi brevi ad emanare le nuove disposizioni in materia, che siano in linea con le loro legittime esigenze”. Laura Compagnino

SCUOLA: ANTINORO A CORTEO PROTESTA, “RIFORMA POCO CONVINCENTE”

Palermo, 30 ottobre 2008 - “La riforma sulla scuola non convince. E la Regione siciliana su questo continuerà a fare sentire la propria voce”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni culturali ed alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, che ha partecipato al corteo di protesta svoltosi oggi a Palermo.
“Ho parlato con il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo circa la mia presenza a questa manifestazione - ha affermato -. Sono qui, sia per solidarietà con chi sta protestando, sia per far rispettare le nostre prerogative. L’ufficio legislativo e legale sta per avviare le procedure per un ricorso alla Corte Costituzionale contro la riforma della scuola. Questa decisione era già contenuta in una mozione che è stata approvata due settimane fa all'unanimità dall'Assemblea regionale siciliana”.
L’assessore ha sottolineato “le perplessità che desta questa riforma, sia per il metodo che è stato portato avanti, senza alcuna concertazione con le Regioni, sia per la visione ragionieristica su cui sembra impostata. Tutte questioni che finiranno con il penalizzare la Sicilia e le regioni del Sud Italia”.
“Un movimento popolare di queste dimensioni non può essere sottovalutato - ha concluso Antinoro -. E’ necessario che con spirito di responsabilità tutti i leader dei partiti si confrontino seriamente su questo tema per evitare, come invece accade, che ogni nuovo governo che si insedia decida di riformare radicalmente il mondo della scuola, con conseguenze negative sulla vita di questo Paese”. Laura Compagnino

COMMERCIO: STOP DELLA REGIONE A NUOVI GRANDI CENTRI

Palermo, 29 ottobre 2008 - L’assessore regionale al commercio, Roberto Di Mauro, ha emanato la circolare che blocca nuovi grandi insediamenti commerciali. Il provvedimento è stato deciso in attesa di una soluzione, anche di natura legislativa, che assicuri sviluppo da una parte e sicurezza dall’altra, sotto il profilo urbanistico e ambientale.
“Se le strutture – ha dichiarato l’assessore – ricadono in comuni sprovvisti di programmazione urbanistica commerciale, l’amministrazione regionale non esaminerà più richieste di autorizzazioni per l’apertura di nuovi grandi centri di vendita, per trasferimento sede o ampliamento di superficie, oltre i limiti della normativa. Saranno valutate solo le istanze per le quali i consigli comunali hanno deliberato favorevolmente le relative variazioni urbanistiche entro la data di pubblicazione della circolare”.
“Per sviluppare un processo commerciale ordinato e governabile – ha aggiunto l’assessore – è necessaria una programmazione pluriennale che preveda, innanzitutto, la definizione di un piano urbanistico commerciale sostenibile, senza il quale il comune non potrà più istruire istanze per il rilascio di ulteriori autorizzazioni. Una preventiva programmazione consente alle amministrazioni locali di rispondere in modo più adeguato agli interessi dei protagonisti del settore impegnati nella grande distribuzione organizzata (Gdo) e nei piccoli e medi esercizi di vendita, e alle richieste più selettive dei 'nuovi consumatori'”.
Il provvedimento è il frutto di una serie di sollecitazioni pervenute dagli operatori, attraverso le associazioni di categoria, che hanno lamentato disfunzioni e difficoltà. Da un’attenta valutazione è stato rilevato, infatti, che in questi ultimi anni i grandi poli commerciali per i piccoli esercizi dell’area circostante hanno rappresentano una perdita. “Questo – ha osservato Di Mauro – non deve accadere. Si tratta di micro-realtà, spesso di grande qualità, da salvaguardare per attrarre investimenti ed evitare che si allontanino depauperando il valore di tutto il territorio”.
La circolare era, secondo l’assessore, un atto dovuto sul piano economico, sociale, urbanistico e turistico. Un nuovo insediamento occupare un’area talmente vasta da rendere necessarie nuove infrastrutture. In mancanza, si rischierebbe una congestione e un ulteriore inquinamento atmosferico”. Stefania Sgarlata

ZOOTECNIA: STALLE DI FINISSAGGIO, L’ASSESSORE RUSSO FIRMA UN DECRETO

Palermo, 29 ottobre 2008 -L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha firmato un decreto che contiene alcune misure utili a contrastare il fenomeno della brucellosi, della tubercolosi e della leucosi enzootica dei bovini, considerato che in vaste aree del territorio regionale, e in particolare nel comprensorio dei Nebrodi, molti allevamenti non hanno raggiunto la qualifica di “ufficialmente indenne”. Il decreto mira a regolamentare, per un periodo di 18 mesi, la movimentazione di capi bovini destinati al macello e provenienti da allevamenti non in qualifica (allevamenti negativi) verso stalle di finissaggio appositamente autorizzate. In particolare, gli allevatori e i conduttori di aziende di finissaggio delle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Messina e Palermo che intendono acquistare e detenere per l’ingrasso bovini provenienti da aziende non in possesso di qualifica sanitaria e destinati esclusivamente alla macellazione devono richiedere apposita autorizzazione all’Ausl competente per territorio.
I settori veterinari delle Ausl, verificata la idoneità delle strutture ed accertata la presenza di locali e spazi idonei a garantire il completo isolamento degli animali introdotti, rilasciano apposita autorizzazione e iscrivono l’azienda come “azienda di finissaggio” nella banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica. Le aziende di finissaggio potranno introdurre bovini provenienti da allevamenti non in possesso di qualifica sanitaria a condizione che tutti gli animali siano identificati elettronicamente con un bolo endoruminale contenente trasponder, e che gli animali siano accompagnati da una certificazione del distretto veterinario di appartenenza che attesti che siano stati controllati per la tubercolosi con esito negativo e, se di età superiore a 12 mesi, abbiano avuto esito negativo per brucellosi ad una prova ufficiale eseguita nei 15 giorni antecedenti lo spostamento. La movimentazione degli animali dovrà sempre avvenire previo parere favorevole sia del servizio veterinario dell’Ausl di origine sia di quello dell’Ausl di destinazione. Il decreto prevede anche che nelle aziende di finissaggio vengano effettuate accurate disinfezioni con cadenza almeno mensile. Guido Monastra

FESTIVAL DI ROMA: ANTINORO, IN SICILIA NASCERA’ INDUSTRIA DEL CINEMA

Roma, 29 ottobre 2008 - “Stiamo investendo grandi risorse sul cinema, ritenendo la Sicilia una location ideale per le produzioni cinematografiche sia dal punto di vista paesaggistico e storico sia per le professionalità presenti nell’isola". Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai beni culturali Antonello Antinoro, intervenendo alla conferenza stampa che si è svolta oggi presso l'auditorium di roma in cui e' stato presentato il film " La siciliana ribelle", del regista palermitano Marco Amenta, che racconta la drammatica vicenda di Rita Atria. L'opera, in concorso presso il festival, e' stata realizzata con il sostegno dell'Assessorato Beni Culturali della Regione siciliana e dei ministeri dell’ Economia e dei Beni culturali, attraverso le risorse dell'accordo di programma quadro "sensi contemporanei". A distribuirlo sarà l’istituto Luce. "Dopo la messa in onda sulla Rai - ha continuato Antinoro- della fiction Agrodolce, interamente girata in Sicilia, oggi presentiamo, nel corso del Festival di Roma, un film di un regista palermitano che ripercorre la vita e il coraggio di Rita Atria, divenuta simbolo della legalità e della lotta alla mafia. Rispetto ai tanti film di mafia, l’eroe non sarà il boss che spesso è il protagonista delle produzioni; qui l’eroina è una ragazza di 17 anni che, cresciuta all’interno di una famiglia mafiosa, ha deciso di ribellarsi apertamente all’organizzazione criminale, raccontando tutta la verità.Il contributo della Regione siciliana nella produzione del film si inserisce in una più ampia azione di crescita e sviluppo del settore cinematografico in Sicilia. Tutto ciò ha permesso di scoprire e valorizzare le giovani figure professionali presenti sul territorio e crescere quelle già esistenti. “L’obiettivo prefissato è ambizioso- ha sottolineato l’assessore- e con questa consapevolezza sto compiendo uno sforzo notevole, affrontando inefficienze di sistema che devono essere corrette, migliorando la qualità e ricercando professionalità che abbiano, come motivo fondante del loro operato, quello di essere al servizio non di se stessi ma della Sicilia. Questo lo spirito con cui, da neo assessore ai Beni Culturali, ho sbloccato, dopo un anno e mezzo di attesa, il finanziamento regionale in favore della produzione della soap “Agrodolce” firmata Rai”. “Per conseguire progetti ambiziosi, infatti, non si può temporeggiare ma è necessario agire con tempestività- ha aggiunto Antinoro- soprattutto in una terra meravigliosa come la Sicilia, che sta sempre più diventando un luogo di richiamo a livello internazionale sia per le sue ineguagliabili bellezze artistiche e paesaggistico- ambientali, sia per le professionalità e le competenze esistenti nell’isola”. Laura Compagnino

SANITA’: RUSSO, “CONTRO LA BRUCELLOSI UN NUOVO METODO DI LAVORO”

di Guido Monastra
Palermo, 28 ottobre 2008 - L’assessorato regionale alla Sanità istituirà in tempi brevissimi un tavolo tecnico, aperto ai più autorevoli esperti della materia, che dovrà affrontare i problemi legati al controllo della brucellosi in Sicilia. E proprio venerdì prossimo, a Roma, si svolgerà la prima riunione operativa per affrontare i temi più attuali. La decisione è stata presa al termine di una riunione convocata dall’assessore alla Sanità Massimo Russo. Il tavolo tecnico, che sarà composto da esperti nazionali e comunitari con la partecipazione dei rappresentanti dell’assessorato e delle associazioni regionali di categoria nominati dall’assessore, dovrà formulare una proposta organica che stabilisca le nuove misure sanitarie necessarie per riuscire a sradicare la brucellosi, malattia che in Sicilia colpisce mediamente il 9% degli allevamenti bovini (con l’1,9% dei capi infetti) e il 14% degli allevamenti ovicaprini (con il 5% circa dei capi infetti).
“Anche nel settore delle veterinaria – ha detto l’assessore Russo - intendo stabilire un metodo di lavoro che preveda regole chiare e trasparenti. Ecco il perché di un tavolo tecnico: dobbiamo aggredire il problema alla radice, decidere in modo condiviso il percorso da seguire e non perdere più tempo nella soluzione di un problema che rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di numerose aziende zootecniche e per la tutela della pubblica salute. Ho anche chiesto alle associazioni di categoria di indicarmi i nomi di persone di loro fiducia, da affiancare ai tecnici, che possano rappresentare correttamente le esigenze attuali del mondo zootecnico regionale. Ci sono peculiarità diverse a seconda delle caratteristiche territoriali che andranno salvaguardate ma di certo il metodo operativo deve essere unico, scientifico e non può lasciare spazio all’improvvisazione e alla mancanza di trasparenza. Ho voluto questa riunione per conoscere da vicino i problemi degli allevatori e dal confronto serrato sono emersi utili elementi di conoscenza che ovviamente andranno approfonditi nei prossimi incontri”. “Il potenziamento della veterinaria regionale – ha aggiunto Romano Marabelli, dirigente del dipartimento di sanità pubblica veterinaria del Ministero della Salute – è indispensabile per potere governare bene questo momento di difficoltà. Il governo nazionale è sensibile a queste tematiche e darà certamente un appoggio affinché vengano conseguiti gli obiettivi prefissati. L’istituzione di un tavolo tecnico regionale mi sembra la proposta più consona e adeguata per far fronte all’emergenza”. Alla riunione hanno preso parte i responsabili veterinari del ministero della Salute Romano Marabelli e Ugo Santucci, i vertici dell’istituto zooprofilattico della Sicilia Andrea Riela e Santo Caracappa, il responsabile nazionale del sindacato veterinari dipendenti (Sivemp) Aldo Grasselli, i rappresentanti degli ordini dei medici veterinari, i funzionari del servizio di sanità animale dell’assessorato regionale, i responsabili veterinari delle nove AUSL siciliane nonché i rappresentanti delle associazioni professionali e di categoria.

SICUREZZA SUL LAVORO: INCARDONA, ESSENZIALE È LA FORMAZIONE

Palermo, 28ottobre 2008 - “Nella nostra regione, la collaborazione tra le istituzioni, per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è un fatto concreto. Sul piano della prevenzione, i controlli nei cantieri sono costanti e rappresentano un punto centrale della strategia di contrasto alle violazioni. Stiamo potenziando gli organici degli ispettorati del lavoro. Essenziale, però, è la formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro”. È quanto ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, partecipando, nella sala Gialla di palazzo dei Normanni, al convegno sulla sicurezza nei lavori pubblici. “L’assessorato al Lavoro – ha proseguito Incardona - ha avviato una serie di attività in questo senso, a partire dalla Carovana per l’orientamento, prevedendo il finanziamento di attività formative con le risorse comunitarie del Fondo sociale europeo. Inoltre, le parti sociali stanno segnalando i nominativi per la costituzione del tavolo tecnico sulla sicurezza nel lavoro che, al più presto, potrà essere insediato. I suoi compiti saranno quelli di studiare e analizzare i problemi relativi alla sicurezza e la salubrità sui luoghi di lavoro, di valutare l'efficacia degli interventi delle istituzioni, di formulare proposte sulle politiche di prevenzione e sostegno alla sicurezza e di verificare i risultati conseguiti. ”. Stanislao Lauricina

TRASPORTI: BUFARDECI, OK A PROPOSTA ENAC PER VOLI IN PIU' CON ISOLE MINORI

Palermo, 28 ottobre 2008 – “Abbiamo sempre sostenuto la necessità di rendere concreto il dettato normativo della continuità territoriale con le isole minori. La richiesta che il presidente dell'Enac Vito Riggio ha formulato a Meridiana va proprio in questa direzione e il consenso della Regione siciliana alle proposte dell'Enac c'è tutto”. Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana Titti Bufardeci, che così commenta la decisione dell'Ente nazionale aviazione civile di rafforzare lo schema operativo delle tratte aeree sociali con due voli di andata e ritorno in più, il venerdì e la domenica, per Lampedusa e Pantelleria. “E' stato proprio il governo della Regione, con i lavori del tavolo tecnico sulle tratte sociali – ricorda Bufardeci – a chiedere maggiore attenzione alle necessità delle isole minori”. Per l’assessore ai Trasporti, “il rafforzamento dei collegamenti aerei aiuterà ad affrontare questa fase transitoria, fino a marzo dell'anno prossimo, data in cui ci auguriamo di avere definitivamente i nuovi contratti, a seguito delle gare che verranno indette. Da quel momento saremo in grado di assicurare un periodo di certezze nei collegamenti alle popolazioni delle isole minori, garantendo il loro diritto allo sviluppo economico”.
Attualmente i servizi di collegamento aereo relativi alla legge sulla continuità territoriale sono forniti in regime di proroga, dopo la disdetta unilaterale da parte delle compagnie. Il tavolo tecnico ha stabilito le procedure che porteranno a indire nuove gare di appalto per l'affidamento dei servizi. Piero Messina

BULLISMO: ATTIVO NUMERO VERDE PER SEGNALARE FENOMENO NELLE SCUOLE

Palermo, 28 ottobre 2008 -PALERMO – E’ già attivo il numero verde 800913727 per segnalare fenomeni di bullismo nelle scuole siciliane. E’ stato presentato questa mattina, assieme al primo monitoraggio del progetto denominato “Smonta il bullo”, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali. Presenti, oltre all’assessore Francesco Scoma, il presidente di Sol.Co. Catania (rete di imprese sociali), Dino Barbarossa, Mimma Calabrò, segretario regionale della Cisl e Vincenzo Figuccia, direttore della ricerca.
Il progetto “Smonta il bullo” - finanziato dalla Fondazione per il Sud e gestito dalla rete di consorzi regionale “Sol.co” - vede, tra i partner principali, l’assessorato regionale per la Famiglia, Cenasca, Anteas e Anolf, Confcooperative, Acli, Associazione Italiana Genitori e Forum delle Associazioni Familiari.
“In un momento di grande fermento che sconvolge il mondo della scuola – ha detto Scoma – il numero verde, a carattere regionale, per segnalare casi di bullismo rappresenta un servizio concreto per provare a conoscere e debellare il problema. Il progetto durerà per tutto il 2009 e ho già manifestato la mia disponibilità e quella del Governo a proseguirla. Sposiamo completamente l’iniziativa soprattutto ora che il fenomeno si pone all’attenzione della cronaca, diventando uno dei maggiori fenomeni di emergenza sociale. Con la nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2007-2013 – ha concluso l’assessore - stiamo individuando le risorse per sostenere l’inclusione sociale e dunque anche questo problema che riguarda i nostri studenti”.
“Da maggio – ha detto Dino Barbarossa, presidente di Sol.co Catania – stiamo studiando come prevenire e contrastare il bullismo e lo stiamo facendo grazie alle equipe di specialisti che stanno collaborando nelle dieci scuole della Sicilia individuate. Sono già emersi dei casi, grazie a segnalazioni pervenute al numero verde. I dati certi però li avremo soltanto alla fine del progetto”.
Il progetto coinvolge dieci istituti superiori siciliani (Itis “Fermi”, Giarre; liceo scientifico Majorana, Catania; istituto Moncada, Lentini; Itc Foderà, Agrigento; Itis Volta, Palermo; Istituto Cascio, Enna; Iti Mottura, Caltanissetta; Itc Besta, Ragusa; Itc Cosentino, Marsala; Itis Majorana, Milazzo) e altrettante equipe a supporto dei giovani, vittime del bullismo, composte da uno psicologo, un assistente sociale ed un pedagogista, e che svolgono anche attività di sostegno e consulenza a studenti, genitori e operatori scolastici.
Il progetto si sviluppa per 36 ore settimanali per nove mesi. Al numero verde risponde un educatore professionale, il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 13 e il venerdì dalle 9 alle 12.

In allegato:
- sintesi del progetto e del monitoraggio:

Salvatore Wladimir Pantaleone

LEGALITA’: SCOMA, RISVEGLIO COSCIENZE PARTE DA STUDENTI

Palermo, 27 ottobre 2008 – “Rinnoviamo la piena disponibilità del governo della Regione, oltre che mia personale, per la difesa della legalità e il sostegno della sempre più crescente cultura antimafia. Un supporto concreto, quindi, a tutte le iniziative di questo organismo, il Parlamento della legalità. Iniziative che servono a creare una nuova coscienza sociale, una rinnovata cultura della legalità e dell’antimafia. Un risveglio che parte, necessariamente, da voi studenti che contribuite alla crescita della nostra Regione”. Lo ha detto l’assessore regionale per la Famiglia, e le Autonomie locali, Francesco Scoma, questo pomeriggio a Palazzo dei Normanni, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico 2008-2009 del “Centro Studi Culturale Parlamento della legalità”. Di fronte a una folta platea di studenti, dopo l’introduzione dei lavori da parte del fondatore del “Parlamento della legalità”, Nicolò Mannino, sono stati consegnati riconoscimenti a studenti e docenti. .Al tavolo dei relatori il presidente del Senato, Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, il presidente della Commissione regionale antimafia, Calogero Speziale, il presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti e il sindaco di Palermo, Diego Cammarata.
Vlady Pantaleone

LAVORI PUBBLICI: REGIONI PIEMONTE E LAZIO PER SICUREZZA CANTIERI

di Luisa Micciché
Palermo 27 ottobre 2008 - Un convegno nazionale sulla sicurezza nei lavori pubblici prenderà il via domani a Palermo (sala gialla di Palazzo dei Normanni, ore 9,00) e proseguirà l’11 dicembre a Torino e il 27 gennaio a Roma.
L’obiettivo delle tre iniziative nazionali è quello di procedere, attraverso un percorso mirato per argomenti, all’approfondimento delle tematiche legate all’entrata in vigore del testo unico sulla sicurezza dell’aprile scorso, con particolare riferimento alla gestione della sicurezza nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
“E’ l’occasione per una riflessione congiunta tra amministrazioni pubbliche e operatori privati, sulla concreta applicazione della nuova normativa che introduce importanti novità per gli addetti di settore, operanti in regime di appalto e subappalto, nonché per le stazioni appaltanti, i cui concreti effetti non sono ancora pienamente prevedibili” spiega Giancarlo Teresi, capo area del dipartimento Lavori pubblici e coordinatore dell’evento.
In particolare, il nuovo testo unico contiene rilevanti disposizioni. Tuttavia mancano ancora precise indicazioni operative per consentirne l’effettiva applicazione. La Regione siciliana, nell’ottica di migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro adibiti a cantieri temporanei e mobili, relativamente ai lavori pubblici, ha emanato la legge 21 agosto n. 20 con la quale sono state introdotte significative integrazioni alla normativa nazionale.
Gli eventi sono stati organizzati nell’ambito del gruppo di lavoro interregionale “Sicurezza appalti” costituito presso Itaca (Istituto per l’Innovazione e la trasparenza degli appalti), grazie alla collaborazione fra la Regione siciliana e le Regioni Piemonte e Lazio, che ospiteranno le manifestazioni. Nel corso dei lavori saranno presentate le diverse iniziative intraprese dalle Regioni sul tema della sicurezza, sia a carattere normativo che di azioni a supporto delle amministrazioni locali e degli operatori. La prima iniziativa, programmata a Palermo domani, affronterà la gestione della sicurezza nei cantieri con attenzione particolare ai lavori commissionati dalle stazioni appaltanti, individuando i punti di criticità normativa e contrattuale, oltre che pratica. La seconda iniziativa, a Torino l’11 dicembre, tratterà la gestione della sicurezza nei contratti pubblici di servizi e forniture, a seguito delle importanti novità introdotte dalla normativa nazionale. Infine l’ultima tappa a Roma del 27 gennaio 2009, sulla base delle criticità emerse nei due precedenti appuntamenti, rappresenterà un momento di confronto e dibattito, anche con rappresentanti istituzionali, per fare il punto sulle questioni ancora aperte e individuare concrete proposte operative. Il quadro delle tre iniziative vede la partecipazione dei Ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e Trasporti e l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, oltre che le associazioni nazionale delle imprese, dei sindacati e dei professionisti del settore. “Nella nostra regione – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Gentile – le varie attività connesse alla gestione della prevenzione degli infortuni, all’igiene e sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili e di ingegneria civile per la realizzazione di opere pubbliche, spesso risultano carenti a fronte di situazioni di rischio lavorativo particolarmente elevate. In tale contesto l’assessorato ha già attivato numerose iniziative, coinvolgendo i Comitati paritetici territoriali, l’Associazione nazionale dei costruttori e le organizzazioni sindacali di categoria, ma un confronto diretto con le esperienze di altri partner pubblici e privati – tema del convegno – non potrà che arricchire un percorso che ci vede protagonisti nell’azione di prevenzione degli incidenti sui posti di lavoro”. Alla sessione palermitana parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Raffaele Lombardo e gli assessori alla Sanità, Massimo Russo, e al Lavoro, Carmelo Incardona.

FORMAZIONE: MARTEDÌ 28 CONVEGNO ALLO STERI SUL PROGETTO A.L.FA

Palermo, 27 ottobre 2008 - Domani, martedì 28, a partire dalle ore 09,00 nella sala dei Baroni di palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo, si terrà il convegno su: “Progetto A.L.Fa.: buone prassi di conciliazione tra lavoro e famiglia”.
All’incontro, moderato da Anna Maria Pepi, presidente del comitato Pari opportunità dell’Università di Palermo, parteciperanno il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale dell’assessorato al Lavoro, Patrizia Monterosso, la consigliera regionale di Parità, Claudia Serio, Mario D’Aquisto, presidente di Italia Lavoro Sicilia, cui il dipartimento Formazione professionale ha affidato la realizzazione del progetto con le risorse del Fondo Sociale Europeo (Por Sicilia 2000-2006), il direttore del progetto A.L.Fa., Ombretta Lo Bianco, e Roberta Messina, coordinatrice della rete dei referenti del progetto A.L.Fa.
I lavori saranno chiusi dall'assessore al Lavoro, Carmelo Incardona.
L’iniziativa è realizzata dalla rete dei referenti di conciliazione del progetto A.L.Fa. e dal comitato per le Pari opportunità dell’Università di Palermo.
Stanislao Lauricina

APPRENDISTATO: APPROVATE LE GRADUATORIE. CONTRIBUTI PER 17,3 MILIONI

Palermo, 27ottobre 2008 -È stato firmato il decreto che approva le graduatorie definitive per l'erogazione dei contributi per l'assunzione di apprendisti, previsti dall'articolo 27 della legge regionale 3 del 1986, e per la trasformazione a tempo indeterminato degli ex apprendisti, previsti dall'articolo 28 della stessa legge. Si tratta di 15,8 milioni di euro, per l'assunzione degli apprendisti, e di 1,5 milioni per la trasformazione a tempo indeterminato; fondi del bilancio regionale, impegnati nel 2003. “È la graduatoria definitiva – dice l'assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona – delle istanze ammesse a finanziamento, in base ai fondi disponibili. Riguardano l'assunzione di 4.160 apprendisti e la trasformazione a tempo indeterminato di 400 rapporti di lavoro di ex apprendisti nei settori del commercio, dell'industria, del terziario, del turismo e dell'agricoltura. È una sostanziosa boccata d'ossigeno, per le imprese siciliane, in un momento di crisi come l'attuale”. Gli uffici provinciali del lavoro, adesso, provvederanno a redigere i verbali di rendicontazione delle spese delle aziende ammesse, ai fini dell'erogazione dei contributi spettanti. Stanislao Lauricina

AGRICOLTURA: IL PROGETTO “VINO E GIOVANI” TORNA IN SICILIA

Palermo, 27 ottobre 2008 - Sarà presentata mercoledì 29 ottobre, nel corso di una conferenza stampa, la nuova edizione del progetto “Vino e Giovani”. Organizzata dal ministero delle Politiche agricole e forestali, in collaborazione con le Regioni e l’Università e affidata per l’esecuzione all’enoteca Italiana di Siena, la manifestazione è rivolta ai ragazzi tra i 18 e i 30 anni di età. L’appuntamento è alle ore 11.00 presso la sala Cavour (1° piano) del ministero in via XX Settembre 20 a Roma.
Il progetto torna in scena dopo le prime edizioni (nel 2003-2005 sono stati 15mila gli under 30 coinvolti in dieci università d’Italia e 50mila i contatti sul web), contrassegnate dagli slogan “Bevi poco per bere bene” e “Per Bacco, Ragazzi”. Questa volta le Regioni coinvolte saranno 3: Toscana, Veneto e Sicilia.
All’incontro con i giornalisti interverranno il presidente dell’Enoteca Italiana, Claudio Galletti, la coordinatrice del progetto “Cultura che nutre”, Rosa Bianco Finocchiaro, il docente di semiotica delle arti dell’Univeristà di Siena, Omar Calabrese, il segretario generale del Ceev, il Comité Européen des Entreprises des Vins (che rappresenta 22 organizzazioni nazionali europee industriali e del commercio del settore vini), José Ramon Fernandez, l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione siciliana, Giovanni La Via, i dirigenti della Regione Toscana, Stefano Barzagli e della Regione Veneto, Stefano Sisto. A concludere i lavori sarà il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia. Fabio De Pasquale

DOMANI CONFERENZA STAMPA PROGETTO SMONTA IL BULLO:

Palermo, 27 ottobre 2008 - Si svolgerà domani mattina (martedì 28 ottobre 2008) alle ore 10,30, nella sede dell’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali (via Trinacria 34, Palermo), la conferenza stampa di presentazione del progetto “Smonta il bullo”. L’iniziativa è finanziata dalla Fondazione per il Sud ed è gestita dalla rete di consorzi regionale “Sol.co”. Tra i partner principali, l’assessorato regionale per la Famiglia.
Nel corso della conferenza stampa verranno presentati i dati raccolti dopo una prima ricerca effettuata con studenti, genitori e insegnanti all’interno delle scuole siciliane coinvolte nell’iniziativa. Inoltre, verrà presentato un numero verde al quale segnalare fenomeni di bullismo negli istituti scolastici dell’Isola. Alla conferenza stampa parteciperanno, assieme all’assessore regionale per la Famiglia, Francesco Scoma, il presidente di Sol.Co. Catania (rete di imprese sociali), Dino Barbarossa, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano.
Salvatore Wladimir Pantaleone

REGIONE: BUFARDECI, LA SICILIA E’ A UN PUNTO DI SVOLTA

di Piero Messina
Palermo, 26 ottobre 2008 - Cinque punti strategici per il buongoverno della Sicilia: qualità nella pubblica amministrazione, utilizzo strategico dei fondi Ue, trasparenza e legalità, razionalizzazione della spesa e una nuova riflessione sull’Autonomia. Sono queste le linee programmatiche dettate dal vicepresidente della Regione Titti Bufardeci per il futuro della Sicilia: “siamo a un punto di svolta e dipende tutto da noi, da tutti noi”.
Pubblica amministrazione. “Il Piano di riordino della Sanità è un primo significativo momento per nuove regole e nuove procedure, necessarie e indispensabili affinché la Sicilia segni il punto di svolta negli scenari della modernità. Saremo valutati soprattutto per la capacità di elaborare e approvare leggi e provvedimenti di governo di qualità e di efficienza in grado di razionalizzare e rendere efficace l’ordinamento regionale nei suoi livelli di responsabilità istituzionale, politica, amministrativa. Dobbiamo credere nel cambiamento della Sicilia e impegnarci per governare lo sviluppo di questa terra che necessita di grande impegno e amore”.
Legalità. “Oggi possiamo costruire una regione di diritti, di libertà, di opportunità per tutti e per ciascuno. Possiamo e dobbiamo farcela insieme ai tanti imprenditori, cittadini, associazioni che negli ultimi mesi hanno riscattato la dignità e l'orgoglio di una comunità economica e sociale levando alta la voce contro il sopruso e la sopraffazione. L’attualità in questa Sicilia del terzo millennio non può non essere legata all’impegno per l’affermazione della legalità e del diritto. Intendo dire grazie e rendere omaggio ai tanti, ai troppi che hanno versato il proprio sangue per la libertà di questa terra che un giorno, come ricordano a tutti noi le parole di Paolo Borsellino, sarà bellissima”.
Razionalizzare la spesa. “Il PIL della Regione, pari ad 84 miliardi di euro, è caratterizzato da un forte peso dei consumi (55 miliardi di euro), dalla Spesa Pubblica (circa 28 miliardi, il 34% del PIL) e dalle importazioni nette extraregionali, con un conseguente forte disavanzo commerciale della Regione. Questi numeri, come ci ricorda Confindustria Sicilia, dicono che la Sicilia è una regione che produce poco, spende molto rispetto a quello che produce e che, finora, non ha investito sul suo futuro. Intendiamo raccogliere i forti segnali d’innovazione e la voglia di modernità che emerge dalla società siciliana e, quindi, affrontare con decisione i nodi strutturali che impediscono alla Sicilia e all’intero Mezzogiorno di fare quel salto in avanti che merita e che è possibile”.
Fondi Ue, una risorsa strategica. “Un grande ruolo strategico sarà svolto dai fondi comunitari che non sono e non devono essere solo risorse finanziarie ma possono e devono essere metodo e regola per modernizzare la Sicilia e governare il suo sviluppo. Il P.O. FESR 2007/2013 è l'ultimo appuntamento e anche l'ultima occasione”.
Autonomia. “E’ urgente, a questo punto, una nuova riflessione sull’autonomia e un ulteriore adeguamento alla nuova fase politica e normativa, affrontando nella sua integrità l’impalcatura dell’organizzazione in un’ottica federalista e competitiva. Dobbiamo partire da qui, rivoluzionando gli attuali rapporti istituzionali e amministrativi organizzati su improprie supremazie, garantendo strumenti, azioni, rappresentanze per rispondere alle necessità di sistema delle comunità. Un salto culturale da compiere presto, perché in gioco non c’è solo il ruolo dell’Italia. C’è la posizione che l’Italia, la Sicilia, le nostre città e le nostre comunità potranno mantenere in Europa e nel Mediterraneo, nell’ambito di una competizione sempre più serrata tra regioni, stati e aree continentali”.
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