Palermo, 25 ott 2008 - Partirà domani alle 8, dalla stazione centrale di Palermo, il treno che porterà alcuni docenti nella Valle dei templi di Agrigento. Gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie siciliane avranno l’occasione di visitare il territorio del Giardino della Kolymbetra e del Parco archeologico di Agrigento. L’obiettivo è quello di favorire la conoscenza dei siti archeologici siciliani e far sperimentare direttamente agli insegnanti le proposte didattiche del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) e dell’Ente Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. “Si tratta di una offerta educativa rivolta alle scuole - dichiara l’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro - ed è una iniziativa che si inserisce in un più ampio progetto di promozione del territorio e del patrimonio artistico, culturale e naturalistico della nostra regione”. L’iniziativa, denominata Educational Tour Trenitalia, è promossa dalle Ferrovie dello Stato in collaborazione con l’Ente Parco dei Templi di Agrigento, il FAI e il Comune di Agrigento. “Ancora una volta - conclude Antinoro - Trenitalia dimostra attenzione per ciò che è arte ma anche natura. Il tour archeologico, infatti, prevede un sistema eco-compatibile e rispettoso dei luoghi”. Laura Compagnino
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SANITA’: RUSSO, “NUOVO PADIGLIONE PER LE TALASSEMIE
Palermo, 25 ott 2008 - “Sono molto contento di partecipare alla inaugurazione del cantiere che darà vita ad una struttura molto importante per la lotta alla talassemia: non sarà una cattedrale nel deserto ma si integrerà perfettamente nel più vasto progetto di riordino della sanità siciliana. Oggi poniamo simbolicamente la prima pietra di un’opera ricca di amore e solidarietà, che nasce con il contributo generoso di molti e che permetterà ai talassemici di trovare accoglienza per cure appropriate”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, intervenendo alla cerimonia della posa del primo mattone per la costruzione del nuovo padiglione per le talassemie “Franco e Piera Cutino” che sorgerà all’interno dell’ospedale Cervello di Palermo con lo scopo di migliorare l’assistenza ai pazienti, introducendo dei posti letto per la degenza e creando un piano da destinare a casa albergo per i familiari dei degenti. Guido Monastra
ERG. GIANNI A GARRONE: “INCONTRIAMOCI E CHIARIREMO LE INCOMPRENSIONI”
Palermo, 25 ottobre 2008 - Un invito al dialogo costruttivo. L’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, ha scritto una lettera all’amministratore delegato di Erg, Edoardo Garrone, per invitarlo a Palermo il prossimo 12 novembre per un confronto franco e sereno sui reali motivi che in questi giorni hanno indotto i Garrone a dichiarare che, se non arriveranno risposte certe dalla Regione, rinunceranno agli investimenti destinati a Priolo. “Questo Governo, con a capo il presidente Lombardo – ha detto l’assessore Gianni - non è contrario in via pregiudiziale ai rigassificatori. Lo abbiamo dichiarato più volte: non siamo contrari ma vogliamo solo garanzie in termini di sicurezza, rispetto per l’ambiente e ritorni economici per i territori interessati. Presupposti necessari al fine di rassicurare la popolazione sulla convenienza della loro realizzazione. Visto che, fino ad oggi, abbiamo avuto contatti indiretti - ha concluso Gianni - credo sia giunto il momento di avviare un colloquio chiarificatore con i diretti interessati in modo da superare tutte le incomprensioni che possono essersi ingenerate”. Santina Scolaro
SANITA’: RUSSO, “NESSUN FAVORITISMO NE’ CONCESSIONI
Palermo, 25 ottobre 2008 - “Qualche illazione inserita nel dibattito sulla sanità non aiuta a portare avanti un confronto leale e sereno. Non è accettabile che si dica o si lasci intendere che certi provvedimenti sono stati presi per favorire qualcuno. Chiunque pensi questo esca allo scoperto, sarò ben lieto di dimostrare che abbiamo lavorato nel rispetto delle regole, nell’imparzialità, e nell’esclusivo interesse del bene comune e dei cittadini”.
Lo ha detto oggi pomeriggio l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, intervenendo a un convegno sulla riforma del sistema sanitario regionale che si è svolto a Caltanissetta.
“Nessun favoritismo – ha aggiunto Russo – né concessioni a logiche che non mi appartengono. Dopo cinque mesi in cui ho lavorato giorno e notte per consentire alla sanità siciliana di uscire dal baratro. Vorrei soltanto un po’ di rispetto e, se è il caso, anche critiche leali e costruttive fondate su dati e fatti concreti. Il disegno di legge sul riordino del sistema sanitario è stato pensato con il contributo di tecnici esperti e non è certo il frutto di improvvisazioni. Non è un caso che abbiamo ricevuto apprezzamento dal “tavolo ministeriale”, secondo il quale le nostre iniziative sono state caratterizzate da strategicità e innovazione pur in un quadro che rimane assai critico da un punto di vista economico. La prima conseguenza di ciò è che abbiamo ottenuto l’accensione di un mutuo di 2 miliardi e 800 milioni di euro che verrà erogato tra breve e che darà ossigeno alla nostra economia. Questi sono fatti concreti realizzati guardando a una realtà che, piaccia o non piaccia, ci vede soggetti ad un piano di rientro. Ciò che invece è socialmente insostenibile è il pesante debito che grava sulle tasche di tutti i cittadini. Stiamo ragionando su basi scientifiche, pur sapendo che non esistono modelli predefiniti ma soltanto soluzioni che tengono conto di rigorose analisi delle problematiche all’interno di un contesto storico, economico e culturale come quello siciliano. Non taglieremo nessun posto letto se prima non sarà partita la fase di riorganizzazione dei presidi territoriali; accorperemo le strutture e razionalizzeremo le risorse ma non taglieremo nessun posto di lavoro e in caso di esubero destineremo il personale ad altre strutture ma con le stesse funzioni; creeremo strutture di lungo degenza e di riabilitazione che garantiranno ai cittadini prestazioni più appropriate e a costi inferiori; troveremo gli accordi con le case di cura e le strutture convenzionate esterne in base ai fabbisogni e secondo le tariffe nazionali che sono stabilite dal ministero della Salute; metteremo in piedi un percorso economico virtuoso che consentirà anche investimenti strutturali importanti: è questo il nostro programma. Quando le proposte sulla rimodulazione della rete territoriale e ospedaliera saranno definite nei minimi dettagli, anche con il contributo dei direttori generali delle Ausl e delle Aziende ospedaliere che sono stati sollecitati in tal senso, le sottoporremo al vaglio parlamentare nella consapevolezza che questa interlocuzione non soltanto è doverosa ma sarà certamente foriera di pareri costruttivi e migliorativi. I siciliani sono in attesa non soltanto della riforma della spesa sanitaria ma anche di un cambiamento reale nel modo di governare il sistema della sanità”. Guido Monastra
Lo ha detto oggi pomeriggio l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, intervenendo a un convegno sulla riforma del sistema sanitario regionale che si è svolto a Caltanissetta.
“Nessun favoritismo – ha aggiunto Russo – né concessioni a logiche che non mi appartengono. Dopo cinque mesi in cui ho lavorato giorno e notte per consentire alla sanità siciliana di uscire dal baratro. Vorrei soltanto un po’ di rispetto e, se è il caso, anche critiche leali e costruttive fondate su dati e fatti concreti. Il disegno di legge sul riordino del sistema sanitario è stato pensato con il contributo di tecnici esperti e non è certo il frutto di improvvisazioni. Non è un caso che abbiamo ricevuto apprezzamento dal “tavolo ministeriale”, secondo il quale le nostre iniziative sono state caratterizzate da strategicità e innovazione pur in un quadro che rimane assai critico da un punto di vista economico. La prima conseguenza di ciò è che abbiamo ottenuto l’accensione di un mutuo di 2 miliardi e 800 milioni di euro che verrà erogato tra breve e che darà ossigeno alla nostra economia. Questi sono fatti concreti realizzati guardando a una realtà che, piaccia o non piaccia, ci vede soggetti ad un piano di rientro. Ciò che invece è socialmente insostenibile è il pesante debito che grava sulle tasche di tutti i cittadini. Stiamo ragionando su basi scientifiche, pur sapendo che non esistono modelli predefiniti ma soltanto soluzioni che tengono conto di rigorose analisi delle problematiche all’interno di un contesto storico, economico e culturale come quello siciliano. Non taglieremo nessun posto letto se prima non sarà partita la fase di riorganizzazione dei presidi territoriali; accorperemo le strutture e razionalizzeremo le risorse ma non taglieremo nessun posto di lavoro e in caso di esubero destineremo il personale ad altre strutture ma con le stesse funzioni; creeremo strutture di lungo degenza e di riabilitazione che garantiranno ai cittadini prestazioni più appropriate e a costi inferiori; troveremo gli accordi con le case di cura e le strutture convenzionate esterne in base ai fabbisogni e secondo le tariffe nazionali che sono stabilite dal ministero della Salute; metteremo in piedi un percorso economico virtuoso che consentirà anche investimenti strutturali importanti: è questo il nostro programma. Quando le proposte sulla rimodulazione della rete territoriale e ospedaliera saranno definite nei minimi dettagli, anche con il contributo dei direttori generali delle Ausl e delle Aziende ospedaliere che sono stati sollecitati in tal senso, le sottoporremo al vaglio parlamentare nella consapevolezza che questa interlocuzione non soltanto è doverosa ma sarà certamente foriera di pareri costruttivi e migliorativi. I siciliani sono in attesa non soltanto della riforma della spesa sanitaria ma anche di un cambiamento reale nel modo di governare il sistema della sanità”. Guido Monastra
PESCA: FONDO EUROPEO, ALLA SICILIA 151 MLN EURO PER SETTORE
CARONIA (MESSINA), 24 OTT – Sono circa 151 milioni di euro, ovvero il 50 per cento in più rispetto al periodo di programmazione precedente, i fondi che avrà a disposizione la Sicilia per il settore della pesca nell’ambito del Fep, il fondo europeo per la pesca, 2007-2013. Lo ha detto Maurizio Agnese, direttore dell’assessorato regionale Cooperazione e Pesca intervenendo al convegno 'Pesca: risorsa per lo sviluppo del territorio', che si è svolto a Caronia nell’ambito di Octoberfish, la rassegna dedicata alla promozione del pescato, dei prodotti e delle bellezze artistiche di Caronia.
“Lo Sfop 2000-2006 – ha detto Agnese - purtroppo si chiuderà a dicembre con la restituzione di parte delle somme all’Unione Europea nonostante lo scorrimento di graduatorie avvenuto a seguito del trasferimento di circa 7 milioni di fondi dalla misura 4.16 alla 4.17, quella della promozione. Lo Sfop si chiude con risultati non brillanti anche a causa di una scarsa promozione delle misure e delle opportunità a disposizione degli operatori del settore. Per il prossimo Fep potenzieremo quindi l’aspetto della pubblicizzazione attraverso l’organizzazione, nei primi mesi del 2009, della conferenza regionale della pesca che sarà preceduta da 5 incontri preparatori che si svolgeranno in altrettanti centri della Sicilia.”
Oltre ai 14 milioni di euro che saranno destinati alla nascita di porti pescherecci, il Fep 2007\2013 punterà a favorire l’associazionismo degli operatori, al coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso l’introduzione di nuove tecnologie e all’ammodernamento della flotta peschereccia. “In Sicilia opera il 30 per cento della flotta di pesca nazionale – ha spiegato Patrizia Vinci, dirigente del servizio programmazione dell’assessorato regionale alla cooperazione – ma in media l’età di un naviglio è di 20-25 anni. Occorre quindi rinnovare la flotta.”
Octoberfish prosegue domani, sabato 25 ottobre e domenica con le degustazioni gratuite, dalle 12 alle 15, di ricette a base di pesce azzurro in piazza Nunziatella, a Marina di Caronia. Domani alle 10, in via Colombo, gli alunni delle scuole elementari e medie della cittadina incontreranno, fino alle 12, i pescatori del luogo e gli altri esperti del settore per conoscere più da vicino il mondo della pesca e approfondire la conoscenza delle tradizioni della loro terra. I visitatori della rassegna possono andare alla scoperta della cittadina con l’iniziativa 'Caronia in tour' che prevede visite del centro storico con bus navetta gratuiti, dalle 17 alle 22, da piazza Caronesi nel mondo.
Negli Octoberfish Lab, domani e domenica alle 12, si potrà assistere dal vivo e degustare alcune prelibate ricette a base del pesce “povero” proposte da Nunzio Campisi, patron del ristorante L’Antica Filanda di Caprileone e del ristorante Za’ Maria. I prodotti tipici dei Nebrodi saranno esposti nella mostra mercato “Oltre il mare”, in piazza Caronesi nel mondo, dalle 17 alle 23. Chiude la giornata la comicità e la simpatia di Sasà Salvaggio, alle 21.30 in piazza Caronesi nel mondo.
“Lo Sfop 2000-2006 – ha detto Agnese - purtroppo si chiuderà a dicembre con la restituzione di parte delle somme all’Unione Europea nonostante lo scorrimento di graduatorie avvenuto a seguito del trasferimento di circa 7 milioni di fondi dalla misura 4.16 alla 4.17, quella della promozione. Lo Sfop si chiude con risultati non brillanti anche a causa di una scarsa promozione delle misure e delle opportunità a disposizione degli operatori del settore. Per il prossimo Fep potenzieremo quindi l’aspetto della pubblicizzazione attraverso l’organizzazione, nei primi mesi del 2009, della conferenza regionale della pesca che sarà preceduta da 5 incontri preparatori che si svolgeranno in altrettanti centri della Sicilia.”
Oltre ai 14 milioni di euro che saranno destinati alla nascita di porti pescherecci, il Fep 2007\2013 punterà a favorire l’associazionismo degli operatori, al coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso l’introduzione di nuove tecnologie e all’ammodernamento della flotta peschereccia. “In Sicilia opera il 30 per cento della flotta di pesca nazionale – ha spiegato Patrizia Vinci, dirigente del servizio programmazione dell’assessorato regionale alla cooperazione – ma in media l’età di un naviglio è di 20-25 anni. Occorre quindi rinnovare la flotta.”
Octoberfish prosegue domani, sabato 25 ottobre e domenica con le degustazioni gratuite, dalle 12 alle 15, di ricette a base di pesce azzurro in piazza Nunziatella, a Marina di Caronia. Domani alle 10, in via Colombo, gli alunni delle scuole elementari e medie della cittadina incontreranno, fino alle 12, i pescatori del luogo e gli altri esperti del settore per conoscere più da vicino il mondo della pesca e approfondire la conoscenza delle tradizioni della loro terra. I visitatori della rassegna possono andare alla scoperta della cittadina con l’iniziativa 'Caronia in tour' che prevede visite del centro storico con bus navetta gratuiti, dalle 17 alle 22, da piazza Caronesi nel mondo.
Negli Octoberfish Lab, domani e domenica alle 12, si potrà assistere dal vivo e degustare alcune prelibate ricette a base del pesce “povero” proposte da Nunzio Campisi, patron del ristorante L’Antica Filanda di Caprileone e del ristorante Za’ Maria. I prodotti tipici dei Nebrodi saranno esposti nella mostra mercato “Oltre il mare”, in piazza Caronesi nel mondo, dalle 17 alle 23. Chiude la giornata la comicità e la simpatia di Sasà Salvaggio, alle 21.30 in piazza Caronesi nel mondo.
SALONE DEL GUSTO: REGIONE E SLOW FOOD PROMUOVONO LA SICILIA
Palermo, 24 ottobre 2008 - I migliori prodotti siciliani nei migliori alberghi dell'isola. Sedersi al ristorante di un hotel di lusso, leggere il menù e trovare raffinate pietanze preparate con i prodotti dei presidi Slow Food. Presto sarà possibile grazie a un progetto dell'assessorato all’Agricoltura e foreste della Regione Siciliana, presentato al Salone del Gusto in corso di svolgimento a Torino.
"Gli albergatori hanno già mostrato interesse per l’iniziativa ed è stato attivato un tavolo di lavoro per mettere nero su bianco le strategie - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via -. L'ospite degli alberghi a quattro e cinque stelle, oltre alla lista delle portate e alla carta dei vini, riceverà anche tutte le informazioni sui prodotti tipici della nostra terra utilizzati per cucinare i piatti prelibati che da lì a poco mangerà".
Gli alberghi ospiteranno anche incontri a tema con gli esperti dello staff dell'assessorato in grado di raccontare l'anima e la passione di un territorio attraverso prodotti di nicchia che tramandano antichi sapori e custodiscono la tradizione della nostra isola.
L'iniziativa fa parte di un più ampio progetto di promozione e commercializzazione dei presidi che prevede anche la creazione di una piattaforma multimediale dove domanda e offerta s’incontreranno con un semplice clic. L'assessorato regionale all'Agricoltura sta lavorando alla creazione di un portale dell'Innovazione che sarà attivato nei prossimi mesi per comunicare tutte le iniziative istituzionali. Una sezione importante verrà riservata ai presidi Slow Food.
"Non sarà soltanto una vetrina per le aziende siciliane ma un grande negozio on line. Il sistema è semplice: le aziende che già operano nel settore del presidio e quelle che vorranno lanciarsi in un mercato in grande espansione - afferma Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali dell'assessorato - si registreranno nel portale dopo avere accettato i rigidi disciplinari del protocollo a tutela della qualità. Severi controlli da parte degli uffici regionali garantiranno trasparenza per tutti i clienti, dal consumatore ai rivenditori, dai distributori ai grandi alberghi".
Tutto questo contribuirà a fare esprimere a pieno il potenziale economico dei presidi nati come prodotti di nicchia da salvaguardare e diventati in pochi anni opportunità di sviluppo e lavoro. La realtà dei prodotti Slow Food in Sicilia ha un valore economico che supera i quattro milioni di euro e conta oltre 200 produttori, 29 prodotti e una superficie di quasi 500 ettari dedicata solo all’ortofrutta. Secondo le stime dell’assessorato regionale all’Agricoltura, il giro d'affari è destinato a crescere fino a toccare quota 24 milioni di euro. Fabio De Pasquale
"Gli albergatori hanno già mostrato interesse per l’iniziativa ed è stato attivato un tavolo di lavoro per mettere nero su bianco le strategie - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via -. L'ospite degli alberghi a quattro e cinque stelle, oltre alla lista delle portate e alla carta dei vini, riceverà anche tutte le informazioni sui prodotti tipici della nostra terra utilizzati per cucinare i piatti prelibati che da lì a poco mangerà".
Gli alberghi ospiteranno anche incontri a tema con gli esperti dello staff dell'assessorato in grado di raccontare l'anima e la passione di un territorio attraverso prodotti di nicchia che tramandano antichi sapori e custodiscono la tradizione della nostra isola.
L'iniziativa fa parte di un più ampio progetto di promozione e commercializzazione dei presidi che prevede anche la creazione di una piattaforma multimediale dove domanda e offerta s’incontreranno con un semplice clic. L'assessorato regionale all'Agricoltura sta lavorando alla creazione di un portale dell'Innovazione che sarà attivato nei prossimi mesi per comunicare tutte le iniziative istituzionali. Una sezione importante verrà riservata ai presidi Slow Food.
"Non sarà soltanto una vetrina per le aziende siciliane ma un grande negozio on line. Il sistema è semplice: le aziende che già operano nel settore del presidio e quelle che vorranno lanciarsi in un mercato in grande espansione - afferma Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali dell'assessorato - si registreranno nel portale dopo avere accettato i rigidi disciplinari del protocollo a tutela della qualità. Severi controlli da parte degli uffici regionali garantiranno trasparenza per tutti i clienti, dal consumatore ai rivenditori, dai distributori ai grandi alberghi".
Tutto questo contribuirà a fare esprimere a pieno il potenziale economico dei presidi nati come prodotti di nicchia da salvaguardare e diventati in pochi anni opportunità di sviluppo e lavoro. La realtà dei prodotti Slow Food in Sicilia ha un valore economico che supera i quattro milioni di euro e conta oltre 200 produttori, 29 prodotti e una superficie di quasi 500 ettari dedicata solo all’ortofrutta. Secondo le stime dell’assessorato regionale all’Agricoltura, il giro d'affari è destinato a crescere fino a toccare quota 24 milioni di euro. Fabio De Pasquale
ENERGIA: GIANNI, “ SU PRIOLO ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTE DA SOCIETA'”
Palermo, 24 ottobre 2008 - “Concordo con il ministro Prestigiacomo sulla necessità di dare risposte certe alle imprese che intendono investire in Sicilia”. Lo dichiara l'Assessore regionale all'industria Pippo Gianni a proposito del monito del ministro sulla necessità di dare risposte in tempi certi alle aziende che propongono investimenti in Sicilia.
“ La mia attività, fin dal primo giorno di insediamento, è stata orientata in questo senso. E posso rassicurare che non vi è nessun pregiudizio da parte del governo verso i rigassificatori . Debbo però rilevare - ha detto Gianni - che per quanto riguarda la Ionio Gas, che ha presentato il progetto per la realizzazione di un rigassificatore a Priolo, siamo ancora in attesa di notizie”.
“Non basta andare sui giornali e dichiarare che senza risposte si andrà via dalla Sicilia, se prima non si forniscono all'amministrazione regionale tutte le risposte ai quesiti posti. Nel corso dell'ultimo incontro con la società, infatti, avevamo chiarito - spiega Gianni - che il governo non può non tener conto della resistenza degli abitanti dei territorio interessati, i quali, fra l'altro, si sono già espressi con un referendum contro la realizzazione di un rigassificatore in quel sito”.
L’assessore poi precisa: “Avevo chiesto che ci facessero pervenire in tempi brevi un Piano di compensazioni ambientali, economiche e sociali, fra le quali avevo espressamente richiesto due cose: l'abbattimento del prezzo del gas ad un prezzo sociale per le popolazioni dei territori interessati e il coinvolgimento di aziende che utilizzano la catena del freddo, allo scopo di favorire l'insediamento di altre attività produttive, che possano portare ad un incremento occupazionale nell'area”. “Tali richieste - conclude Gianni - sono utili per rassicurare la popolazione sulla convenienza di questo investimento nell'area. Ad oggi devo constatare con amarezza che ancora nulla è giunto ai nostri uffici dalla Ionio Gas, al contrario di quanto, invece, ha fatto l'altra azienda che ha presentato il progetto per il rigassificatore di Porto Empedocle, la quale ci ha già fornito una proposta che è alla valutazione degli uffici”.
“ La mia attività, fin dal primo giorno di insediamento, è stata orientata in questo senso. E posso rassicurare che non vi è nessun pregiudizio da parte del governo verso i rigassificatori . Debbo però rilevare - ha detto Gianni - che per quanto riguarda la Ionio Gas, che ha presentato il progetto per la realizzazione di un rigassificatore a Priolo, siamo ancora in attesa di notizie”.
“Non basta andare sui giornali e dichiarare che senza risposte si andrà via dalla Sicilia, se prima non si forniscono all'amministrazione regionale tutte le risposte ai quesiti posti. Nel corso dell'ultimo incontro con la società, infatti, avevamo chiarito - spiega Gianni - che il governo non può non tener conto della resistenza degli abitanti dei territorio interessati, i quali, fra l'altro, si sono già espressi con un referendum contro la realizzazione di un rigassificatore in quel sito”.
L’assessore poi precisa: “Avevo chiesto che ci facessero pervenire in tempi brevi un Piano di compensazioni ambientali, economiche e sociali, fra le quali avevo espressamente richiesto due cose: l'abbattimento del prezzo del gas ad un prezzo sociale per le popolazioni dei territori interessati e il coinvolgimento di aziende che utilizzano la catena del freddo, allo scopo di favorire l'insediamento di altre attività produttive, che possano portare ad un incremento occupazionale nell'area”. “Tali richieste - conclude Gianni - sono utili per rassicurare la popolazione sulla convenienza di questo investimento nell'area. Ad oggi devo constatare con amarezza che ancora nulla è giunto ai nostri uffici dalla Ionio Gas, al contrario di quanto, invece, ha fatto l'altra azienda che ha presentato il progetto per il rigassificatore di Porto Empedocle, la quale ci ha già fornito una proposta che è alla valutazione degli uffici”.
COMPA: SICILIA PREMIATA A MILANO, ILARDA SCRIVE AI DIPENDENTI
Palermo, 24 ottobre 2008 – “Desidero esprimere il mio sincero compiacimento per il premio che in occasione del COM-PA 2008 è stato assegnato alla Regione siciliana a Milano”
Con queste parole scritte su una lettera inviata al segretario generale ed al ragioniere generale della Regione l’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda ringrazia “quanti si sono impegnati nella Pubblica Amministrazione regionale per lo sviluppo e il progresso della Sicilia nell’interesse dei cittadini e delle imprese”. Ieri a Milano è stato assegnato alla Sicilia un premio nel quadro di quelli destinati alla Comunicazione & all’innovazione per “l’impegno e l’attenzione – si legge nella motivazione del premio - verso il consumatore”.
“Vi prego in particolare – scrive Ilarda – di voler esprimere la mia gratitudine ai dipendenti che hanno collaborato alla realizzazione dei progetti nonché a quanti hanno curato l’attività di comunicazione presso lo stand della Regione siciliana a Milano”. Manlio Viola
Con queste parole scritte su una lettera inviata al segretario generale ed al ragioniere generale della Regione l’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda ringrazia “quanti si sono impegnati nella Pubblica Amministrazione regionale per lo sviluppo e il progresso della Sicilia nell’interesse dei cittadini e delle imprese”. Ieri a Milano è stato assegnato alla Sicilia un premio nel quadro di quelli destinati alla Comunicazione & all’innovazione per “l’impegno e l’attenzione – si legge nella motivazione del premio - verso il consumatore”.
“Vi prego in particolare – scrive Ilarda – di voler esprimere la mia gratitudine ai dipendenti che hanno collaborato alla realizzazione dei progetti nonché a quanti hanno curato l’attività di comunicazione presso lo stand della Regione siciliana a Milano”. Manlio Viola
REGIONE E CONFINDUSTRIA PER ACCELERARE ITER AUTORIZZATIVI. SORBELLO, “AUSPICABILE CHE LE IMPRESE ABBIANO SEDE LEGALE IN SICILIA”
Palermo, 24 ottobre 2008 -“Velocizzare e rendere più efficienti gli iter autorizzativi”. Questo il tema dell'incontro tra l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello e il rappresentante di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, nel corso del quale entrambi hanno condiviso la necessità di coniugare sviluppo e impresa con il governo del territorio.
Proprio su questo punto l'assessore Sorbello ha avanzato una proposta, trovando in Confindustria un interlocutore attento. “Sarebbe auspicabile - ha proposto Sorbello - che le imprese abbiano la residenza legale in Sicilia, al fine di permettere di aumentare le entrate nelle casse della Regione senza intaccare i bilanci delle aziende che si insediano nel territorio siciliano, creando un circuito virtuoso con indubbie ricadute occupazionali”.
Catanzaro, da parte sua, ha apprezzato la volontà dell'assessore Sorbello di velocizzare le procedure autorizzative alle imprese, anche attraverso un diretto coinvolgimento degli uffici periferici della Regione e delle Province regionali.
In particolare, Confindustria Sicilia ritiene urgente innovare l'iter delle valutazioni di impatto ambientale, attraverso un più organico raccordo tra i tecnici dei vari assessorati interessati. Raggiungere l'obiettivo di ridurre i tempi di attesa per l'avvio degli investimenti significa creare una delle condizioni essenziali alle imprese per competere alla pari sui mercati. L'assessore Sorbello e il rappresentante degli industriali hanno concordato sulla opportunità di superare gli attuali stalli burocratici che si traducono in un costo aggiuntivo per le imprese.
Quanto alla riforma degli Ato rifiuti, Catanzaro si è riservato di fare una ulteriore valutazione nel merito, puntualizzando di condividere con il Governo Lombardo il fine della riforma: innovare il settore, azzerare i disagi, ricondurre il servizio a normalità ed efficienza, far sostenere minori oneri ai cittadini ed alle imprese. Su questi temi l'assessore Sorbello si è detto disponibile ad avviare un confronto per ascoltare più approfonditamente il punto di vista e le esigenze delle categorie produttive. Enzo Fricano
Proprio su questo punto l'assessore Sorbello ha avanzato una proposta, trovando in Confindustria un interlocutore attento. “Sarebbe auspicabile - ha proposto Sorbello - che le imprese abbiano la residenza legale in Sicilia, al fine di permettere di aumentare le entrate nelle casse della Regione senza intaccare i bilanci delle aziende che si insediano nel territorio siciliano, creando un circuito virtuoso con indubbie ricadute occupazionali”.
Catanzaro, da parte sua, ha apprezzato la volontà dell'assessore Sorbello di velocizzare le procedure autorizzative alle imprese, anche attraverso un diretto coinvolgimento degli uffici periferici della Regione e delle Province regionali.
In particolare, Confindustria Sicilia ritiene urgente innovare l'iter delle valutazioni di impatto ambientale, attraverso un più organico raccordo tra i tecnici dei vari assessorati interessati. Raggiungere l'obiettivo di ridurre i tempi di attesa per l'avvio degli investimenti significa creare una delle condizioni essenziali alle imprese per competere alla pari sui mercati. L'assessore Sorbello e il rappresentante degli industriali hanno concordato sulla opportunità di superare gli attuali stalli burocratici che si traducono in un costo aggiuntivo per le imprese.
Quanto alla riforma degli Ato rifiuti, Catanzaro si è riservato di fare una ulteriore valutazione nel merito, puntualizzando di condividere con il Governo Lombardo il fine della riforma: innovare il settore, azzerare i disagi, ricondurre il servizio a normalità ed efficienza, far sostenere minori oneri ai cittadini ed alle imprese. Su questi temi l'assessore Sorbello si è detto disponibile ad avviare un confronto per ascoltare più approfonditamente il punto di vista e le esigenze delle categorie produttive. Enzo Fricano
TURISMO. FIERA DI RIMINI: LA SICILIA PUNTA AL MERCATO NORDEUROPEO
Palermo, 24 ottobre 2008 -Per invertire la tendenza negativa del mercato turistico nel 2008 la Regione siciliana punta decisamente al mercato nordeuropeo. E' quanto emerge dalla prima giornata di lavoro del TTG Incontri, la manifestazione fieristica business to business in Italia per l’industria del turismo, iniziata questa mattina a Rimini.
La Regione Siciliana è presente alla tre giorni romagnola con oltre sessanta operatori. La fiera è il punto di incontro privilegiato per i “decision maker” del mercato del turismo in Italia ed il luogo ideale per avviare contrattazioni intra-business. Proprio grazie a questo sistema gli operatori siciliani sono arrivati a Rimini con una agenda di appuntamenti prefissati con i buyers del turismo mondiale.
“Dobbiamo ripartire di slancio con la promozione del sistema Sicilia - spiega Piero Di Miceli, responsabile della comunicazione per il dipartimento turismo - per invertire i dati negativi di quest'anno, estremamente condizionati dalla congiuntura negativa dell'economia. Gli unici paesi europei che hanno fatto registrare dati di afflusso in crescita verso la Sicilia sono Paesi Bassi, Belgio e Danimarca. Possiamo migliorare le nostre performance verso queste aree che possono ancora crescere”.
Di Miceli ha poi concluso: “Siamo fortemente penalizzati nei collegamenti aerei e per fare fronte a questa situazione è necessario avviare forme di collaborazione con le compagnie che seguono quei mercati”.
La Regione Siciliana è presente alla tre giorni romagnola con oltre sessanta operatori. La fiera è il punto di incontro privilegiato per i “decision maker” del mercato del turismo in Italia ed il luogo ideale per avviare contrattazioni intra-business. Proprio grazie a questo sistema gli operatori siciliani sono arrivati a Rimini con una agenda di appuntamenti prefissati con i buyers del turismo mondiale.
“Dobbiamo ripartire di slancio con la promozione del sistema Sicilia - spiega Piero Di Miceli, responsabile della comunicazione per il dipartimento turismo - per invertire i dati negativi di quest'anno, estremamente condizionati dalla congiuntura negativa dell'economia. Gli unici paesi europei che hanno fatto registrare dati di afflusso in crescita verso la Sicilia sono Paesi Bassi, Belgio e Danimarca. Possiamo migliorare le nostre performance verso queste aree che possono ancora crescere”.
Di Miceli ha poi concluso: “Siamo fortemente penalizzati nei collegamenti aerei e per fare fronte a questa situazione è necessario avviare forme di collaborazione con le compagnie che seguono quei mercati”.
SPORT: LOMBARDO, “LA REGIONE HA A CUORE IL SOSTEGNO ALLA PRATICA SPORTIVA”
Palermo, 24 ottobre 2008 - “La Sicilia concorre attivamente allo sviluppo dello sport nazionale, esprimendo qualificate partecipazioni in tutte le discipline, come anche le recenti Olimpiadi hanno dimostrato. Questa circostanza offre una grande opportunità: intensificare l’impegno sinergico tra i tanti qualificati soggetti che cooperano in questo settore, per far sì che si possano consolidare gli obiettivi conseguiti e si possa giungere a migliori risultati”.
Lo scrive il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo nel suo messaggio al presidente regionale del Coni, Massimo Costa, in occasione dei lavori del 3° Forum dello Sport che si tiene a Palermo.
“Il Governo regionale – prosegue Lombardo - ha a cuore innanzitutto l’incremento del numero di coloro che, a qualunque titolo, praticano attività sportiva, a partire ovviamente dai giovani. Il primo impegno, in questa direzione, è quello dell’ammodernamento delle strutture delle nostre scuole, in passato carenti di molti servizi, a partire soprattutto dalle palestre. Il piano di edilizia scolastica in fase di completamento, con la messa a norma di tutti i plessi, ci consentirà di poter dare ai nostri ragazzi nuove e più continuative opportunità, proprio per far in modo che l’attività sportiva iniziata a scuola non si interrompa prematuramente. La nostra attenzione è rivolta al sostegno delle società sportive di base, che in tanti modi consentono ai siciliani di fare sport. Faremo di tutto per consentire l’attività agonistica e la sopravvivenza di tutte le associazioni sportive, anche se le previsioni del bilancio ci inducono ad essere particolarmente attenti alla spesa”. Lombardo infine ha ringraziato il presidente nazionale Petrucci “per la dedizione e la passione che rivolge a questo settore e in modo particolare per l’attenzione che ha sempre avuto per la Sicilia e per lo sport siciliano”. Francesco Inguanti
Lo scrive il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo nel suo messaggio al presidente regionale del Coni, Massimo Costa, in occasione dei lavori del 3° Forum dello Sport che si tiene a Palermo.
“Il Governo regionale – prosegue Lombardo - ha a cuore innanzitutto l’incremento del numero di coloro che, a qualunque titolo, praticano attività sportiva, a partire ovviamente dai giovani. Il primo impegno, in questa direzione, è quello dell’ammodernamento delle strutture delle nostre scuole, in passato carenti di molti servizi, a partire soprattutto dalle palestre. Il piano di edilizia scolastica in fase di completamento, con la messa a norma di tutti i plessi, ci consentirà di poter dare ai nostri ragazzi nuove e più continuative opportunità, proprio per far in modo che l’attività sportiva iniziata a scuola non si interrompa prematuramente. La nostra attenzione è rivolta al sostegno delle società sportive di base, che in tanti modi consentono ai siciliani di fare sport. Faremo di tutto per consentire l’attività agonistica e la sopravvivenza di tutte le associazioni sportive, anche se le previsioni del bilancio ci inducono ad essere particolarmente attenti alla spesa”. Lombardo infine ha ringraziato il presidente nazionale Petrucci “per la dedizione e la passione che rivolge a questo settore e in modo particolare per l’attenzione che ha sempre avuto per la Sicilia e per lo sport siciliano”. Francesco Inguanti
VILLA DEL CASALE , TORNANO A SPLENDERE I MOSAICI
Palermo, 24 ottobre 2008 - “Il restauro della Villa del Casale di Piazza Armerina è uno dei più grandi e complessi d'Europa e dell'intero bacino del Mediterraneo. Abbiamo completato la ricostruzione, la ripulitura e il consolidamento di circa 120 milioni di tessere di mosaico. Considerato che usufruiamo dei fondi delle risorse liberate di Agenda 2000 e, quindi, non abbiamo più vincoli di tempo, prevediamo di concludere i lavori e di inaugurare la villa, riportata ai fasti originari, entro la prossima estate”.
Scongiurato l'ultimatum del 31 dicembre, data in cui dovevano concludersi i lavori per non perdere i finanziamenti del POR, il direttore del Centro regionale di Restauro Guido Meli, in una intervista al TgWeb (www.regione.sicilia.it/tgweb) detta i tempi per restituire alla Sicilia, completamente rinnovata, la Villa romana del Casale, visitata ogni anno da oltre mezzo milione di persone.
Come spiega Meli, affiancato nel corso di un sopralluogo a piazza Armerina dall’Alto commissario per la Villa del Casale Vittorio Sgarbi, “il sito dovrà chiudere da novembre a febbraio per le operazioni di smontaggio dell'attuale copertura e la contemporanea collocazione della nuova struttura ventilata con elementi in legno, realizzata per non disturbare l'ambiente circostante”.
Negli altri servizi del TgWeb si parla del disegno di legge di riforma della polizia locale, del piano anti desertificazione messo a punto dalla Regione, dei confortanti risultati della campagna promozionale della pesca di Bivona, ormai prossima al riconoscimento Igp (Identificazione geografica protetta) e delle manifestazioni del Columbus day che hanno offerto l’occasione per discutere delle condizioni dei nostri emigrati e delle nuove possibilità d’impresa delle aziende siciliane nel mercato statunitense.
Il TgWeb della Regione siciliana è visibile anche sul canale satellitare Sky 887 “Administra.it”, il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle ore 13.00 ed è inserito nel palinsesto di oltre 30 televisioni locali di tutta l’isola. Per le emittenti che ne faranno richiesta, registrandosi sul sito, il TgWeb è disponibile in formato integrale broadcast ad alta risoluzione.
Scongiurato l'ultimatum del 31 dicembre, data in cui dovevano concludersi i lavori per non perdere i finanziamenti del POR, il direttore del Centro regionale di Restauro Guido Meli, in una intervista al TgWeb (www.regione.sicilia.it/tgweb) detta i tempi per restituire alla Sicilia, completamente rinnovata, la Villa romana del Casale, visitata ogni anno da oltre mezzo milione di persone.
Come spiega Meli, affiancato nel corso di un sopralluogo a piazza Armerina dall’Alto commissario per la Villa del Casale Vittorio Sgarbi, “il sito dovrà chiudere da novembre a febbraio per le operazioni di smontaggio dell'attuale copertura e la contemporanea collocazione della nuova struttura ventilata con elementi in legno, realizzata per non disturbare l'ambiente circostante”.
Negli altri servizi del TgWeb si parla del disegno di legge di riforma della polizia locale, del piano anti desertificazione messo a punto dalla Regione, dei confortanti risultati della campagna promozionale della pesca di Bivona, ormai prossima al riconoscimento Igp (Identificazione geografica protetta) e delle manifestazioni del Columbus day che hanno offerto l’occasione per discutere delle condizioni dei nostri emigrati e delle nuove possibilità d’impresa delle aziende siciliane nel mercato statunitense.
Il TgWeb della Regione siciliana è visibile anche sul canale satellitare Sky 887 “Administra.it”, il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle ore 13.00 ed è inserito nel palinsesto di oltre 30 televisioni locali di tutta l’isola. Per le emittenti che ne faranno richiesta, registrandosi sul sito, il TgWeb è disponibile in formato integrale broadcast ad alta risoluzione.
SANITA’: PARTE IL 10 NOVEMBRE PROGRAMMA DI VACCINAZIONI ANTINFLUENZALI
Palermo, 23 ottobre 2008 - Il programma di vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica dei soggetti che abbiano compiuto 64 anni e dei soggetti a rischio partirà in tutta la Sicilia il 10 novembre 2008. Lo ha disposto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo. Nel decreto emanato dall’assessore saranno i manager delle Ausl a fornire ai servizi di Epidemiologia e Medicina preventiva e/o ai servizi di Igiene Pubblica ogni necessario supporto per assicurare il buon andamento della campagna vaccinale fornendo, in caso di necessità, anche altro personale da reperire nei distretti o in altri dipartimenti dell’Ausl. L’iniziativa rientra nell’accordo sottoscritto nel 2001 tra lo Stato e le Regioni con cui sono stati definiti i LEA (livelli essenziali di assistenza) che comprendono anche le vaccinazioni. “Le campagne di vaccinazione, quando sono condotte in modo corretto, hanno dimostrato un profilo costi-benefici estremamente favorevole e vantaggioso – spiega Russo – e la scelta di garantire i vaccini alle categorie di soggetti più vulnerabili è coerente con il nostro indirizzo politico che dà grande importanza alla prevenzione e vede il cittadino al centro del sistema sanitario regionale”. La campagna di vaccinazione sarà condotta in collaborazione con i medici di medicina generale ai quali è stato raccomandato di praticare le vaccinazioni ai loro assistiti nel periodo novembre – dicembre. Le vaccinazioni potranno essere effettuate negli ambulatori dei medici di medicina generale, negli uffici vaccinali delle Ausl e, in caso di soggetti non deambulanti, potrà essere richiesta la vaccinazione a domicilio. Nel programma è espressamente raccomandato che vengano utilizzati vaccini che garantiscano più efficaci livelli di copertura, soprattutto nel tempo, considerato che in Sicilia, in base ai dati del sistema di sorveglianza, il virus influenzale inizia a circolare verso la fine di febbraio. Guido Monastra
ISTRUZIONE: ANTINORO, “PREMIO BTICINO CONFERMA VALORE SCUOLA SICILIANA”
Palermo, 23 ottobre 2008 - Si è svolta oggi, a Palermo, presso l’Albergo delle Povere, la cerimonia di premiazione della VI edizione del premio “BT scuola”, organizzato da Btcino e patrocinato dal ministero della Pubblica istruzione, dall’Ordine nazionale degli ingegneri e dall’associazione nazionale Periti Industriali. Il premio, che mira ad avvicinare il mondo della scuola all’industria settoriale, è stato assegnato a tre istituti siciliani: Iti ”Mottura” di Caltanissetta, primo classificato; Ipsia “Calapso” di Siracusa, secondo classificato; Itis “Euclide” di Caltagirone, terzo. L’Iti di Caltanissetta, per il secondo anno di seguito, si è piazzato al secondo posto a livello nazionale, premiato fra oltre 150 istituti nazionali. Le scuole hanno presentato progetti di realizzazione di impianti elettrici in strutture residenziali e non, basati sui principi della domotica. I riconoscimenti sono stati consegnati dall’assessore regionale ai Beni culturali ed alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro che ha espresso grande apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto dalle scuole siciliane che hanno vinto il premio.
“Con orgoglio assisto all’ennesimo riconoscimento della capacità dei nostri studenti di proporre ed attivare progetti innovativi tali da attirare positivamente l’attenzione di un parterre valutativo composto da docenti e professionisti. La scuola siciliana si conferma di eccezionale qualità sia per il corpo docente sia per gli alunni, che non sono secondi ad alcuno”. L’assessore ha sottolineato l’importanza di avvicinare il mondo della scuola al mondo del lavoro.“ Queste due realtà - ha continuato - devono interagire ed in questo senso è necessario sensibilizzare l’imprenditoria siciliana ad impiegare, sin da dopo il diploma, le professionalità formate nelle scuole siciliane. Noi abbiamo messo in atto un importante intervento, volto a dare la possibilità ad oltre 10mila ragazzi, in età di obbligo di istruzione, che non si sono iscritti al percorso tradizionale di studi, di poter frequentare corsi formativi, necessari per il loro futuro professionale. Questo è stato possibile grazie all’intenso lavoro che abbiamo svolto per recuperare le somme relative agli anni 2007 / 2008 che altrimenti sarebbero andate perdute”.
L’assessore, in conclusione, ha annunciato che nei prossimi mesi convocherà la conferenza regionale sulla scuola, “momento di fondamentale importanza - ha detto - per fare il punto sullo stato dell’arte del settore in Sicilia, anche alla luce delle recenti difficoltà e delle modifiche apportate dal governo nazionale”.
Alla cerimonia hanno preso parte il professore Francesco Bianchi, coordinatore del settore scuola di Bticino, i dirigenti scolastici e i professori dei tre istituti premiati, Salvatore Vizzini (Iti Mottura), Antonino Gimmillaro, (Ipsia Calapso), Francesco Lo Faro, (Itis Euclide) e il rappresentante dell’Ufficio Scolastico regionale, Maria Annunziata Barone .
Laura Compagnino
“Con orgoglio assisto all’ennesimo riconoscimento della capacità dei nostri studenti di proporre ed attivare progetti innovativi tali da attirare positivamente l’attenzione di un parterre valutativo composto da docenti e professionisti. La scuola siciliana si conferma di eccezionale qualità sia per il corpo docente sia per gli alunni, che non sono secondi ad alcuno”. L’assessore ha sottolineato l’importanza di avvicinare il mondo della scuola al mondo del lavoro.“ Queste due realtà - ha continuato - devono interagire ed in questo senso è necessario sensibilizzare l’imprenditoria siciliana ad impiegare, sin da dopo il diploma, le professionalità formate nelle scuole siciliane. Noi abbiamo messo in atto un importante intervento, volto a dare la possibilità ad oltre 10mila ragazzi, in età di obbligo di istruzione, che non si sono iscritti al percorso tradizionale di studi, di poter frequentare corsi formativi, necessari per il loro futuro professionale. Questo è stato possibile grazie all’intenso lavoro che abbiamo svolto per recuperare le somme relative agli anni 2007 / 2008 che altrimenti sarebbero andate perdute”.
L’assessore, in conclusione, ha annunciato che nei prossimi mesi convocherà la conferenza regionale sulla scuola, “momento di fondamentale importanza - ha detto - per fare il punto sullo stato dell’arte del settore in Sicilia, anche alla luce delle recenti difficoltà e delle modifiche apportate dal governo nazionale”.
Alla cerimonia hanno preso parte il professore Francesco Bianchi, coordinatore del settore scuola di Bticino, i dirigenti scolastici e i professori dei tre istituti premiati, Salvatore Vizzini (Iti Mottura), Antonino Gimmillaro, (Ipsia Calapso), Francesco Lo Faro, (Itis Euclide) e il rappresentante dell’Ufficio Scolastico regionale, Maria Annunziata Barone .
Laura Compagnino
AGRICOLTURA: LA VIA, “CON DDL SU FAUNA SELVATICA ABBIAMO DATO RISPOSTE AL TERRITORIO”
Palermo, 23 ottobre 2008 - "Finalmente ci sarà la possibilità di intervenire con piani di abbattimento per limitare la fauna selvatica o inselvatica in aree naturali protette. Un problema molto sentito, sia per la sicurezza che per evitare danni alle colture. Adesso aspettiamo le proposte concrete di parchi e riserve per i piani di abbattimento che riguarderanno principalmente i cinghiali sulle Madonie, i Nebrodi e nel siracusano e i conigli in diverse zone dell'isola. Con l'approvazione del disegno di legge abbiamo dato una risposta alle esigenze del territorio”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni La Via, dopo l’approvazione da parte dell’Ars del provvedimento su “Norme di controllo del sovrappopolamento di fauna selvatica o inselvatichita in aree naturali protette”.
Fabio De Pasquale
Fabio De Pasquale
COMMERCIO: DI MAURO CREA TEAM DI STUDIO CONTRO CARO PREZZI
Palermo, 23 ottobre 2008 - L'assessore regionale al Commercio, Roberto Di Mauro, ha istituito con decreto un gruppo di lavoro per studiare le misure più opportune da adottare per la trasparenza del processo di formazione dei prezzi, le modalità di accesso dei prodotti siciliani nella distribuzione commerciale e le modalità di diffusione dei prodotti del territorio dal produttore al consumatore, in relazione al commercio su aree pubbliche. Il team di lavoro sarà composto da esperti del settore che avranno il compito, a titolo gratuito, di produrre proposte operative da sottoporre agli organi amministrativi e di natura legislativa da presentare alla giunta di governo della Regione siciliana. L'incarico dovrà essere espletato, attraverso l'apporto del servizio regionale competente, entro due mesi dalla pubblicazione del decreto sulla gazzetta ufficiale della Regione.
Questi i componenti del gruppo: Carmelo Arezzo, Giuseppe Bongiorno, Girolamo, Cardella, Antonino Scalia, Francesco Tanasi. In base al nuovo regolamento sul commercio, i venditori sono obbligati ad esporre il prezzo della merce. “Questo, nella maggior parte - spiega di Mauro - non avviene. L'indicazione del prezzo è l'elemento imprescindibile per un acquisto trasparente e consapevole. Sulla base dei risultati che otterremo dall'analisi delle anomalie rilevate dal gruppo di lavoro adotteremo le opportune iniziative e misure per dare una risposta all'ondata di rincaro generalizzata dei prezzi”.
Di Mauro ha sottolineato che “i consumatori si aspettano misure efficaci per riacquistare fiducia nei soggetti competenti al controllo della trasparenza dei prezzi. L'inerzia perpetuata porterebbe a ripercussioni drastiche e pesanti sull'economia locale e sul gettito fiscale”.
Stefania Sgarlata
Questi i componenti del gruppo: Carmelo Arezzo, Giuseppe Bongiorno, Girolamo, Cardella, Antonino Scalia, Francesco Tanasi. In base al nuovo regolamento sul commercio, i venditori sono obbligati ad esporre il prezzo della merce. “Questo, nella maggior parte - spiega di Mauro - non avviene. L'indicazione del prezzo è l'elemento imprescindibile per un acquisto trasparente e consapevole. Sulla base dei risultati che otterremo dall'analisi delle anomalie rilevate dal gruppo di lavoro adotteremo le opportune iniziative e misure per dare una risposta all'ondata di rincaro generalizzata dei prezzi”.
Di Mauro ha sottolineato che “i consumatori si aspettano misure efficaci per riacquistare fiducia nei soggetti competenti al controllo della trasparenza dei prezzi. L'inerzia perpetuata porterebbe a ripercussioni drastiche e pesanti sull'economia locale e sul gettito fiscale”.
Stefania Sgarlata
MAFIA: ILARDA, “I BENI CONFISCATI RIMANGANO IN SICILIA. PRONTO DDL VOTO”
di Manlio Viola
Palermo, 23 ottobre 2008 - “I beni confiscati alla mafia devono restare in Sicilia come ristoro del danno che la stessa Sicilia ha subito e subisce a causa della criminalità e come dimostrazione tangibile del controllo del territorio da parte dello Stato”.
Lo dichiara l’assessore regionale alla Presidenza, Giovanni Iarda, dopo essere stato ascoltato stamani sull’argomento dalla III commissione dell’Ars.
“Di concerto con il Presidente della Regione - dice Ilarda - ho già predisposto un disegno di legge voto da presentare al più presto all’Assemblea regionale siciliana allo scopo di invitare i due rami del Parlamento alla modifica della legge Rognoni-La Torre”.
La legge voto è una prerogativa dello Statuto autonomistico Speciale della Regione siciliana (art.18), attraverso la quale il Parlamento regionale chiede ai due rami del Parlamento nazionale di approvare o modificare una legge statale.
La normativa vigente (legge 575 del 31 maggio 1965 nota come Rognoni-La Torre) prevede che i beni confiscati per reati di mafia siano devoluti allo Stato. Per i soli beni immobili si stabilisce che gli stessi possano essere mantenuti al patrimonio dello Stato, ovvero trasferiti al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito o, ancora, al patrimonio della Provincia o della Regione.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge voto sono riportate anche le considerazioni della Commissione Parlamentare Antimafia che, appena un anno fa (seduta del 27 novembre 2007), nel riconoscere gli enormi meriti della legge che ha introdotto l’uso a fini sociali di questi beni, ribadiva un concetto essenziale: “Se l'azione antimafia dello Stato si limita esclusivamente al momento repressivo, essa può apparire contraria allo sviluppo dei territori: il palazzo del mafioso che accoglie uffici pubblici, in sostanza, dà un segnale positivo che si aggiunge a quello di avere assicurato alla giustizia il mafioso; segnala la restituzione alla collettività di ciò che la criminalità aveva sottratto ad essa”.
“A fronte delle puntuali affermazioni della Commissione Antimafia - dichiara Ilarda - le disposizioni vigenti risultano, però, assolutamente inadeguate al raggiungimento dello scopo. Attualmente, infatti, beneficiario immediato dei provvedimenti di confisca degli immobili non è il contesto delle collettività locali direttamente danneggiate dal fenomeno criminale, ma lo Stato, salvo il successivo (e solo eventuale) trasferimento di alcuni immobili ai Comuni, alle Province ed alle Regioni”.
“Disposizioni che oggi appaiono più che mai superate - continua Ilarda - nel quadro di un assetto federalista dello Stato. Occorre, dunque, una rivisitazione della norma sulla confisca e l’uso dei beni mafiosi che risulti ispirata ad un chiaro e diverso principio regolatore della materia, quello secondo il quale i beni confiscati o le risorse derivanti da questi, qualunque sia la loro natura (beni immobili, mobili, crediti, aziende, partecipazioni sociali ecc.) devono essere assegnati in via prioritaria e prevalente alla Regione nella quale è stata realizzata la condotta criminosa”.
“La normativa attuale non va - continua Ilarda - basti pensare al paradosso per il quale alla Regione siciliana è stato richiesto il pagamento di un canone di affitto di oltre 3 milioni di euro l’anno per due immobili confiscati e usati come uffici regionali. I beni che la mafia aveva sottratto con le attività criminose all’economia legale della Sicilia devono restare in Sicilia. Non è accettabile il contrario”.
“La nuova norma - conclude l’assessore alla Presidenza - dovrà, dunque, sancire il principio dell’assegnazione di questi beni prioritariamente alle comunità locali quale ristoro del danno subito ad opera delle organizzazioni mafiose e come strategia di contrasto alla criminalità, al fine di dare forte il segnale di controllo di quel territorio da parte dello Stato”.
Palermo, 23 ottobre 2008 - “I beni confiscati alla mafia devono restare in Sicilia come ristoro del danno che la stessa Sicilia ha subito e subisce a causa della criminalità e come dimostrazione tangibile del controllo del territorio da parte dello Stato”.
Lo dichiara l’assessore regionale alla Presidenza, Giovanni Iarda, dopo essere stato ascoltato stamani sull’argomento dalla III commissione dell’Ars.
“Di concerto con il Presidente della Regione - dice Ilarda - ho già predisposto un disegno di legge voto da presentare al più presto all’Assemblea regionale siciliana allo scopo di invitare i due rami del Parlamento alla modifica della legge Rognoni-La Torre”.
La legge voto è una prerogativa dello Statuto autonomistico Speciale della Regione siciliana (art.18), attraverso la quale il Parlamento regionale chiede ai due rami del Parlamento nazionale di approvare o modificare una legge statale.
La normativa vigente (legge 575 del 31 maggio 1965 nota come Rognoni-La Torre) prevede che i beni confiscati per reati di mafia siano devoluti allo Stato. Per i soli beni immobili si stabilisce che gli stessi possano essere mantenuti al patrimonio dello Stato, ovvero trasferiti al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito o, ancora, al patrimonio della Provincia o della Regione.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge voto sono riportate anche le considerazioni della Commissione Parlamentare Antimafia che, appena un anno fa (seduta del 27 novembre 2007), nel riconoscere gli enormi meriti della legge che ha introdotto l’uso a fini sociali di questi beni, ribadiva un concetto essenziale: “Se l'azione antimafia dello Stato si limita esclusivamente al momento repressivo, essa può apparire contraria allo sviluppo dei territori: il palazzo del mafioso che accoglie uffici pubblici, in sostanza, dà un segnale positivo che si aggiunge a quello di avere assicurato alla giustizia il mafioso; segnala la restituzione alla collettività di ciò che la criminalità aveva sottratto ad essa”.
“A fronte delle puntuali affermazioni della Commissione Antimafia - dichiara Ilarda - le disposizioni vigenti risultano, però, assolutamente inadeguate al raggiungimento dello scopo. Attualmente, infatti, beneficiario immediato dei provvedimenti di confisca degli immobili non è il contesto delle collettività locali direttamente danneggiate dal fenomeno criminale, ma lo Stato, salvo il successivo (e solo eventuale) trasferimento di alcuni immobili ai Comuni, alle Province ed alle Regioni”.
“Disposizioni che oggi appaiono più che mai superate - continua Ilarda - nel quadro di un assetto federalista dello Stato. Occorre, dunque, una rivisitazione della norma sulla confisca e l’uso dei beni mafiosi che risulti ispirata ad un chiaro e diverso principio regolatore della materia, quello secondo il quale i beni confiscati o le risorse derivanti da questi, qualunque sia la loro natura (beni immobili, mobili, crediti, aziende, partecipazioni sociali ecc.) devono essere assegnati in via prioritaria e prevalente alla Regione nella quale è stata realizzata la condotta criminosa”.
“La normativa attuale non va - continua Ilarda - basti pensare al paradosso per il quale alla Regione siciliana è stato richiesto il pagamento di un canone di affitto di oltre 3 milioni di euro l’anno per due immobili confiscati e usati come uffici regionali. I beni che la mafia aveva sottratto con le attività criminose all’economia legale della Sicilia devono restare in Sicilia. Non è accettabile il contrario”.
“La nuova norma - conclude l’assessore alla Presidenza - dovrà, dunque, sancire il principio dell’assegnazione di questi beni prioritariamente alle comunità locali quale ristoro del danno subito ad opera delle organizzazioni mafiose e come strategia di contrasto alla criminalità, al fine di dare forte il segnale di controllo di quel territorio da parte dello Stato”.
VITTIME DI MAFIA., DESTINATO A STUDENTI SICILIANI BENE CONFISCATO A MILANO
Palermo, 23 ottobre 2008 – Un appartamento confiscato alla mafia nel Comune di Buccinasco (Milano) sarà destinato a tre studenti universitari siciliani, familiari di vittime di mafia, del terrorismo o di altre forme di criminalità organizzata. Lo prevede il bando predisposto dall’”Ufficio speciale per la solidarietà alle vittime del crimine organizzato e delle criminalità mafiosa” dell’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali.
“L’appartamento si trova in via Indipendenza – spiega l’assessore regionale per la Famiglia, Francesco Scoma – e dopo essere stato confiscato alla mafia e trasferito al patrimonio del comune di Buccinasco verrà adibito all’uso abitativo gratuito a favore di tre studenti universitari siciliani familiari di vittime della mafia, del terrorismo o di altre forme di criminalità organizzata, residenti in Sicilia e che frequentano le università Milanesi”. Il bando prevede che per poter usufruire dell’appartamento gli studenti debbano possedere i seguenti requisiti: essere residenti in Sicilia; essere familiari di vittime del terrorismo, della mafia, della criminalità organizzata (riconosciute ai sensi della Legge 13 agosto 1980 n. 466 e successive modificazioni); in subordine essere figli del personale delle forze armate, delle forze dell’ordine o della polizia municipale deceduto nell’espletamento del servizio; essere iscritti ad un corso di laurea presso un ateneo di Milano; non avere condanne penali e procedimenti penali a carico.
Gli interessati potranno avanzare istanza in carta libera indirizzata al Comune di Buccinasco (MI), via Roma n° 2, 20090 Buccinasco (MI). Altre informazioni si possono ottenere telefonando allo 0245797301 (oppure via fax allo 0245797340). L’appartamento potrà essere visionato previo contatto con il comune.
Inoltre ulteriori chiarimenti si potranno richiedere all’ Ufficio per la solidarietà alle vittime del crimine organizzato e della criminalità mafiosa della Regione Siciliana (via Trinacria 34, 90100 Palermo, tel. 0917074448; e-mail: ufficio.vittime.mafia@regione.sicilia.it).
All’istanza, tra gli altri, dovranno essere allegati: l’attestazione rilasciata dalla Prefettura di residenza o dal Ministero dell’Interno ove si evince che il soggetto è familiare di vittima del terrorismo o della mafia o della criminalità organizzata o figlio di personale delle forze armate, delle forze dell’ordine o della polizia municipale deceduto nell’espletamento del servizio; certificato attestante l’iscrizione in un ateneo di Milano; copia della dichiarazione dei redditi del nucleo familiare. Per l’anno accademico in corso la selezione per l’assegnazione dell’appartamento sarà effettuata fra coloro che faranno richiesta al comune entro il 15/11/2008.
Salvatore Wladimir Pantaleone
“L’appartamento si trova in via Indipendenza – spiega l’assessore regionale per la Famiglia, Francesco Scoma – e dopo essere stato confiscato alla mafia e trasferito al patrimonio del comune di Buccinasco verrà adibito all’uso abitativo gratuito a favore di tre studenti universitari siciliani familiari di vittime della mafia, del terrorismo o di altre forme di criminalità organizzata, residenti in Sicilia e che frequentano le università Milanesi”. Il bando prevede che per poter usufruire dell’appartamento gli studenti debbano possedere i seguenti requisiti: essere residenti in Sicilia; essere familiari di vittime del terrorismo, della mafia, della criminalità organizzata (riconosciute ai sensi della Legge 13 agosto 1980 n. 466 e successive modificazioni); in subordine essere figli del personale delle forze armate, delle forze dell’ordine o della polizia municipale deceduto nell’espletamento del servizio; essere iscritti ad un corso di laurea presso un ateneo di Milano; non avere condanne penali e procedimenti penali a carico.
Gli interessati potranno avanzare istanza in carta libera indirizzata al Comune di Buccinasco (MI), via Roma n° 2, 20090 Buccinasco (MI). Altre informazioni si possono ottenere telefonando allo 0245797301 (oppure via fax allo 0245797340). L’appartamento potrà essere visionato previo contatto con il comune.
Inoltre ulteriori chiarimenti si potranno richiedere all’ Ufficio per la solidarietà alle vittime del crimine organizzato e della criminalità mafiosa della Regione Siciliana (via Trinacria 34, 90100 Palermo, tel. 0917074448; e-mail: ufficio.vittime.mafia@regione.sicilia.it).
All’istanza, tra gli altri, dovranno essere allegati: l’attestazione rilasciata dalla Prefettura di residenza o dal Ministero dell’Interno ove si evince che il soggetto è familiare di vittima del terrorismo o della mafia o della criminalità organizzata o figlio di personale delle forze armate, delle forze dell’ordine o della polizia municipale deceduto nell’espletamento del servizio; certificato attestante l’iscrizione in un ateneo di Milano; copia della dichiarazione dei redditi del nucleo familiare. Per l’anno accademico in corso la selezione per l’assegnazione dell’appartamento sarà effettuata fra coloro che faranno richiesta al comune entro il 15/11/2008.
Salvatore Wladimir Pantaleone
AGROALIMENTARE: ROMA DIVENTA VETRINA DELLE ECCELLENZE SICILIANE
Roma, 23 ottobre 2008 - Sette prelibatezze della Sicilia fanno squadra per affermare insieme la qualità e la tipicità delle produzioni enogastronomiche del cuore del Mediterraneo. Sette tesori del grande patrimonio agroalimentare nazionale hanno vestito, per un giorno, l’abito da sera per presentarsi al pubblico di Roma, nel corso di un prestigioso quanto appetitoso appuntamento. Protagonisti della serata sono stati sette dei più importanti Consorzi siciliani di valorizzazione e tutela di prodotti a marchio Dop e Igp: Olio extravergine di oliva “Monti Iblei” e “Val di Mazara”, Pecorino siciliano, Pomodorino di Pachino, Crisma Grano duro di Sicilia, Arancia rossa di Sicilia, Vino Marsala, uniti per promuovere insieme la propria terra di origine nel corso di una speciale cena ad inviti, realizzata grazie al sostegno e all’attività del ministero delle Politiche agricole e dell’ex Agensud.
Proprio l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Giovanni La Via, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, oltre ad una nutrita pattuglia di parlamentari nazionali siciliani, sono stati fra gli ospiti di spicco dell’evento, che ha visto l’esibizione culinaria dei cuochi Giuseppe Bono e Costantino Spadaro che, impiegando i sette prodotti, si sono cimentati nelle loro creazioni dinanzi al pubblico e a giornalisti specializzati, in una sorta di vero e proprio show condotto da un altro “prodotto doc”, l’attore messinese Nino Frassica. Ad illustrare caratteristiche e proprietà dei prodotti un altro siciliano, il noto nutrizionista Giorgio Calabrese.
“Le produzioni siciliane a denominazione d’origine - ha detto l’assessore La Via - rappresentano il frutto della tradizione e dell’impegno degli imprenditori agricoli dell’Isola. Non è semplice promuovere l’eccellenza dell’agrolimentare. Oggi si avvia un percorso che avrà sicuramente delle tappe successive. Avremo la possibilità, nel corso dell’anno, attraverso le iniziative dell’ex Agensud, di vedere più volte insieme l’eccellenza agroalimentare del Mezzogiorno d’Italia che va verso il mercato e che ha tutte le potenzialità per potere essere valorizzata”.
Ad aprire la degustazione, due antipasti: un Tortino di patata all’arancia rossa di Sicilia Ig, con tonno affumicato e riduzione di Marsala Vergine Doc e una Concasse di pomodoro Pachino Igp e olio extra vergine di oliva Dop Monti Iblei. A seguire il primo piatto, dei Cavati (prodotti con grano duro di Sicilia Igp) con cacio (prodotto con pecorino Siciliano Dop) e pepe, olio extra vergine di oliva Dop Val di Mazara. Il secondo è un Rotolino di spigola con cuturro (prodotto da grano duro di Sicilia Igp),tegola di pecorino Siciliano Dop, arancia rossa di Sicilia Igp, pomodoro Pachino Igp e olio extra vergine Dop Val di Mazara, mentre la chiusura della cena è stata affidata a un sorbetto di pomodoro di Pachino Igp e basilico con olio extra vergine Dop Monti Iblei e degli immancabili cannoli siciliani con Marsala Superiore Doc. Fabio De Pasquale
Proprio l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Giovanni La Via, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, oltre ad una nutrita pattuglia di parlamentari nazionali siciliani, sono stati fra gli ospiti di spicco dell’evento, che ha visto l’esibizione culinaria dei cuochi Giuseppe Bono e Costantino Spadaro che, impiegando i sette prodotti, si sono cimentati nelle loro creazioni dinanzi al pubblico e a giornalisti specializzati, in una sorta di vero e proprio show condotto da un altro “prodotto doc”, l’attore messinese Nino Frassica. Ad illustrare caratteristiche e proprietà dei prodotti un altro siciliano, il noto nutrizionista Giorgio Calabrese.
“Le produzioni siciliane a denominazione d’origine - ha detto l’assessore La Via - rappresentano il frutto della tradizione e dell’impegno degli imprenditori agricoli dell’Isola. Non è semplice promuovere l’eccellenza dell’agrolimentare. Oggi si avvia un percorso che avrà sicuramente delle tappe successive. Avremo la possibilità, nel corso dell’anno, attraverso le iniziative dell’ex Agensud, di vedere più volte insieme l’eccellenza agroalimentare del Mezzogiorno d’Italia che va verso il mercato e che ha tutte le potenzialità per potere essere valorizzata”.
Ad aprire la degustazione, due antipasti: un Tortino di patata all’arancia rossa di Sicilia Ig, con tonno affumicato e riduzione di Marsala Vergine Doc e una Concasse di pomodoro Pachino Igp e olio extra vergine di oliva Dop Monti Iblei. A seguire il primo piatto, dei Cavati (prodotti con grano duro di Sicilia Igp) con cacio (prodotto con pecorino Siciliano Dop) e pepe, olio extra vergine di oliva Dop Val di Mazara. Il secondo è un Rotolino di spigola con cuturro (prodotto da grano duro di Sicilia Igp),tegola di pecorino Siciliano Dop, arancia rossa di Sicilia Igp, pomodoro Pachino Igp e olio extra vergine Dop Val di Mazara, mentre la chiusura della cena è stata affidata a un sorbetto di pomodoro di Pachino Igp e basilico con olio extra vergine Dop Monti Iblei e degli immancabili cannoli siciliani con Marsala Superiore Doc. Fabio De Pasquale
MAFIA: GIANNI, “GIOIA PER ASSOLUZIONE MANNINO”
Palermo,22 ottobre 2008 - “Accolgo con gioia la notizia dell'assoluzione di Calogero Mannino, dopo una sofferenza di 16 anni, che solo chi ha avuto un'esperienza simile può comprendere. Sono sempre stato convinto della sua assoluta estraneità ai fatti contestati. Ora la mia certezza è confermata da una assoluzione che gli rende giustizia sia dal punto di vista umano che politico”. Lo ha dichiarato l'assessore all'industria della Regione siciliana, Pippo Gianni. “ La sua lungimiranza, la sua esperienza e la sua dirittura morale- ha proseguito- ne hanno fatto un punto di riferimento per la gente onesta di Sicilia, che ora sa che potrà continuare a contare sul suo impegno in favore della nostra terra”. Santina Scolaro
MANNINO: ANTINORO, “LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ASSICURI TEMPI CELERI”
Palermo, 22 ottobre 2008 - “14 anni di sofferenza hanno finalmente ripagato un uomo e una famiglia con la conferma che nel nostro Paese esiste una giustizia che, seppur lenta, finisce per dare serenità ai cittadini perbene come lo è Lillo Mannino”. Lo dichiara l’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonello Antinoro. “Auguro a Mannino – aggiunge l’assessore - di continuare la propria azione politica con la serenità e l’equilibrio che in questi anni ha dimostrato di possedere, nonostante le difficoltà che ha attraversato. L’auspicio – conclude Antinoro – è che la riforma della giustizia, annunciata dal governo nazionale, preveda tempi celeri per la celebrazione dei processi”. Laura Compagnino
LAVORI PUBBLICI: INSEDIATO TAVOLO PER NUOVO TESTO UNICO APPALTI
Palermo 22 ottobre 2008 - L'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Gentile, ha insediato ufficialmente il tavolo di lavoro che avanzerà le proposte per redigere il nuovo testo unico sugli appalti pubblici in Sicilia.
“Occorre dare vita ad un testo unico fatto di norme semplici, applicabili e coerenti con le direttive europee” ha detto l’assessore Gentile.
I tecnici, entro tre mesi, dovranno suggerire un percorso condiviso con le parti sociali ed imprenditoriali che porti a nuove regole e modalità di espletamento delle gare. Indicazioni che saranno tradotte in un articolato legislativo in linea con i più recenti pronunciati giurisprudenziali in materia.
Secondo Gentile “dal mondo dell’impresa a quello della pubblica amministrazione, dai sindacati agli ordini professionali passando praticamente per tutte le categorie del mondo produttivo, mi è stata manifestata l’esigenza, da me pienamente condivisa, di dare particolare attenzione al complesso sistema degli appalti di opere pubbliche in Sicilia. Ecco il perché della nascita di un tavolo di saggi per fronteggiare le criticità interpretative delle norme esistenti”.
Nell’aprire i lavori Gentile ha dettato le linee di indirizzo generale per il lavoro degli esperti precisando che la procedura ad evidenza pubblica dovrà essere finalizzata all’individuazione del giusto contraente nell’interesse dell’amministrazione e nel rispetto del prezzo più conveniente, della corretta esecuzione dell’opera, della trasparenza, della semplificazione e dello snellimento delle procedure, e del miglior utilizzo dei fondi pubblici. Il nuovo testo Unico dovrà, poi, creare i presupposti per azzerare qualsiasi incertezza normativa.
Il tecnici che hanno partecipato ai lavori hanno individuato le tre aree di intervento da sviluppare: programmazione e progettazione, procedure di affidamento, esecuzione.
Per l’assessore “una simile attività di revisione legislativa si è resa necessaria alla luce delle più recenti normative nazionali ed europee nel frattempo intervenute che creano, in taluni casi, conflitti fra norme o difficoltà di interpretazione”.
In tale contesto il tavolo dei saggi opererà sul piano della proposta, del confronto e del dibattito su un tema di grandissima attualità, allo scopo di traghettare l’attuale sistema di gestione degli appalti per le opere pubbliche verso il nuovo testo unico di riordino, che raccoglierà anche le proposte e i suggerimenti provenienti dal mercato del lavoro.
Gentile ha sottolineato che “si dovrà pervenire ad un percorso condiviso da tutti, dal mondo dell’imprenditoria a quello dei sindacati e delle associazioni di categoria”.
La prossima riunione si svolgerà nei primi giorni del mese di novembre.
Luisa Micciché
“Occorre dare vita ad un testo unico fatto di norme semplici, applicabili e coerenti con le direttive europee” ha detto l’assessore Gentile.
I tecnici, entro tre mesi, dovranno suggerire un percorso condiviso con le parti sociali ed imprenditoriali che porti a nuove regole e modalità di espletamento delle gare. Indicazioni che saranno tradotte in un articolato legislativo in linea con i più recenti pronunciati giurisprudenziali in materia.
Secondo Gentile “dal mondo dell’impresa a quello della pubblica amministrazione, dai sindacati agli ordini professionali passando praticamente per tutte le categorie del mondo produttivo, mi è stata manifestata l’esigenza, da me pienamente condivisa, di dare particolare attenzione al complesso sistema degli appalti di opere pubbliche in Sicilia. Ecco il perché della nascita di un tavolo di saggi per fronteggiare le criticità interpretative delle norme esistenti”.
Nell’aprire i lavori Gentile ha dettato le linee di indirizzo generale per il lavoro degli esperti precisando che la procedura ad evidenza pubblica dovrà essere finalizzata all’individuazione del giusto contraente nell’interesse dell’amministrazione e nel rispetto del prezzo più conveniente, della corretta esecuzione dell’opera, della trasparenza, della semplificazione e dello snellimento delle procedure, e del miglior utilizzo dei fondi pubblici. Il nuovo testo Unico dovrà, poi, creare i presupposti per azzerare qualsiasi incertezza normativa.
Il tecnici che hanno partecipato ai lavori hanno individuato le tre aree di intervento da sviluppare: programmazione e progettazione, procedure di affidamento, esecuzione.
Per l’assessore “una simile attività di revisione legislativa si è resa necessaria alla luce delle più recenti normative nazionali ed europee nel frattempo intervenute che creano, in taluni casi, conflitti fra norme o difficoltà di interpretazione”.
In tale contesto il tavolo dei saggi opererà sul piano della proposta, del confronto e del dibattito su un tema di grandissima attualità, allo scopo di traghettare l’attuale sistema di gestione degli appalti per le opere pubbliche verso il nuovo testo unico di riordino, che raccoglierà anche le proposte e i suggerimenti provenienti dal mercato del lavoro.
Gentile ha sottolineato che “si dovrà pervenire ad un percorso condiviso da tutti, dal mondo dell’imprenditoria a quello dei sindacati e delle associazioni di categoria”.
La prossima riunione si svolgerà nei primi giorni del mese di novembre.
Luisa Micciché
SPORT: PRESENTATO TROFEO FLORIO HISTORIC RALLY
Palermo, 22 ottobre 2008 - Si è svolta questa mattina a Palermo, nella sede dell'assessorato regionale al Turismo, la conferenza stampa di presentazione del Trofeo Florio Historic Rally Città di Cefalù. La competizione si svolgerà dal 24 al 26 ottobre ed è valida per il FIA Historic rally championship e per il campionato europeo auto storiche coefficente 4. “Sulle orme della storica Targa Florio, questa competizione sportiva coniuga la tradizione motoristica siciliana – spiega il vicepresidente della Regione siciliana e assessore al turismo Titti Bufardeci - con le esigenze di promozione turistica, poiché esporta nel mondo una positiva immagine della nostra terra, coinvolgendo i giornalisti specializzati che arrivano al seguito della gara”. “Questa gara è il giusto tributo a Vincenzo Florio e alla sua Targa, un mito italiano nel mondo che resiste ancora oggi. Florio fu un precursore della modernità”. Piero Messina
TURISMO: BUFARDECI, “GOLF PROMUOVE LO SVILUPPO TURISTICO”
Palermo, 22 ottobre 2008 - “E' un punto a favore del turismo siciliano che potrà conquistare nuove quote di mercato in un segmento ad altissimo valore aggiunto”. Lo dice il vicepresidente della Regione Siciliana e assessore al turismo, Titti Bufardeci, che così commenta l'approvazione della legge sull'esercizio del gioco del golf. Varata con 47 voti a favore e 29 contrari, la legge prevede che in Sicilia i campi possano essere realizzati anche derogando al divieto di edificare entro 150 metri dalla battigia. “Il turismo si presenta come una delle più grandi imprese economiche del nostro tempo - spiega Bufardeci - e le previsioni relative allo sviluppo dei prossimi anni assegnano un ruolo centrale a questo settore, destinato a divenire, insieme a quelle del tempo libero, la principale ‘industria’ mondiale. Questa legge consente alla Sicilia di essere pronta alle sfide che la modernità impone. In un mercato globale, la concorrenza non si gioca sulle singole imprese ma sulla valorizzazione delle eccellenze dei territori. Il nostro compito è definire una strategia territoriale che migliori le nostre capacità d'attrazione: il golf sarà un catalizzatore eccezionale per rafforzare l'offerta turistica della Sicilia”. Piero Messina
ISTRUZIONE: PREMIO BTSCUOLA A TRE ISTITUTI SICILIANI
Palermo, 23 ottobre 2008 - Si svolgerà, domani giovedì 23 ottobre, alle ore 11, presso l’Albergo delle Povere, a Palermo, la cerimonia di premiazione della VI edizione del “premio nazionale BTscuola”, organizzato da BTicino e patrocinato dal ministero della Pubblica Istruzione e dall’Ordine degli ingegneri e dall’associazione nazionale dei periti industriali. Il premio, che mira ad avvicinare il mondo della scuola all’industria settoriale, è stato assegnato a tre istituti siciliani: Iti ”Mottura” di Caltanissetta; Ipsia “Calapso” di Siracusa; Itis “Euclide” di Caltagirone. I riconoscimenti saranno consegnati dall’assessore regionale ai Beni culturali e alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro. Saranno presenti il dirigente generale del dipartimento Pubblica istruzione, Patrizia Monterosso; Francesco Bianchi, responsabile dei rapporti BTicino-scuole, i dirigenti scolastici dei tre istituti premiati, il rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Annunziata Barone, e i rappresentanti dell’Ordine regionale degli ingegneri e dal collegio dei periti industriali. Laura Compagnino
Presentata all'ARS la “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia”. Sorbello: “strumento indispensabile per la programmazione”
di Enzo Fricano
Palermo, 21 ottobre 2008 - “Nell'anno internazionale del pianeta Terra, deciso dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, anche la Sicilia ha fatto la propria parte”. Ha esordito così l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello, nel suo intervento a chiusura della presentazione della “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia”.
“Una parte importante - ha aggiunto Sorbello- perchè consegniamo al mondo la sintesi di un preciso lavoro di ricerca e applicazione che ha portato a dei risultati eccellenti sotto l'aspetto della professionalità applicata e sotto l'aspetto economico. Una pubblicazione importantissima che diventa uno strumento indispensabile redatto con l'obiettivo di avere una certezza nella programmazione delle risorse pubbliche (fondi strutturali POR FESR 2007-2013, fondi CIPE, MATTM), risorse necessarie per mitigare il fenomeno della desertificazione in Sicilia”.
L'assessore Sorbello ha annunciato che la prossima settimana è prevista la prima riunione con il ministro dell'Ambiente “per mettere sul tavolo le nostre proposte finalizzate a ottenere più fondi possibili”.
La “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia” è tra le iniziative che la Regione siciliana ha messo a punto per far conoscere e sensibilizzare la società sugli aspetti geologici ed i rischi ambientali. Nella pubblicazione viene sottolineata l'importanza dell'educazione e della divulgazione, dopo lo studio e la ricerca, per accrescere la consapevolezza che il pianeta Terra è la risorsa fondamentale per la nostra vita quotidiana.
Alla presenza dell'on. Riccardo Minardo, dell'ex assessore Rossana Interlandi, e del dirigente generale dell'assessorato, Pietro Tolomeo, e di vari amministratori locali, Giovanni Arnone, capo di gabinetto dell'assessorato e già dirigente responsabile del servizio Assetto del territorio e difesa del suolo, ha evidenziato la necessità di proseguire, dopo aver completato il Piano per l'assetto idrogeologico, nell'opera di prevenzione dai rischi e per lo sviluppo di altre attività volte ad aumentare il livello di conoscenza del territorio. “Oggi - ha aggiunto Arnone - la conoscenza territoriale si arricchisce di un nuovo importante strumento di lavoro che identifica le aree in cui il degrado delle terre e la desertificazione sono già in atto o possono costituire un problema. Essa permette di valutarne le criticità e di individuare gli strumenti di governo più idonei per una efficace azione di contrasto e di mitigazione del fenomeno, in un’ottica di sostenibilità ambientale, già a partire dalla nuova programmazione 2007-2013, in particolare per l’attuazione del POR FESR”.
La “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia”, realizzata in collaborazione tra l’assessorato regionale Territorio e Ambiente ed il Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo, costituisce un significativo passo avanti nella comprensione dei processi di alterazione e degrado dei suoli, riconducibili al più generale fenomeno della desertificazione della Sicilia e costituirà quella base di conoscenza indispensabile per elaborare le strategie di contrasto.
La Regione Siciliana, già alla fine del decennio scorso, aveva avvertito l’esigenza di comprendere bene il fenomeno della desertificazione per individuare adeguate strategie di contrasto.
Processi riconducibili a fenomenologie di desertificazione erano infatti emersi già alla fine degli anni ‘70. La Regione si dotò così di un primo strumento conoscitivo dei complessi fenomeni che conducono il territorio a desertificarsi, prendendo in considerazione alcuni parametri quali il clima, la vegetazione, l'uso del suolo. Alla luce delle ricerche e delle esperienze maturate a livello nazionale ed internazionale viene nuovamente affrontata la questione, introducendo altri parametri che contribuiscono ad aggravare i fenomeni antropoambientali che portano alla desertificazione. La siccità è spesso causa primaria della desertificazione che non è legata solamente al fattore climatico ma anche a fattori ambientali: morfologia, copertura vegetale, caratteristiche geologiche e geomorfologiche, pratiche agricole non sostenibili, uso massiccio di fertilizzanti, incendi boschivi, eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, irrigazione con acque saline che determinano inevitabili processi di salinizzazione, deforestazione, diffusione di specie esotiche, attività zootecniche.
“Secondo le stime più recenti - afferma Pietro Tolomeo, dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente - oltre un quarto delle terre del pianeta e più di un miliardo di persone in oltre 100 Paesi, sono minacciate dalla desertificazione, con costi economici enormi, imputabili alla perdita di produttività e quindi di reddito, valutabili in circa 64 miliardi di dollari ogni anno; ma la desertificazione provoca anche una perdita di biodiversità ed una sempre minore capacità di trattenere il carbonio. Lo studio messo a punto dall'assessorato e dall'Università di Palermo - conclude Tolomeo- consentirà alla Sicilia, ma anche alle istituzioni nazionali ed internazionali, di attuare tutte quelle azioni necessarie per recuperare e preservare il territorio”.
“Una parte importante - ha aggiunto Sorbello- perchè consegniamo al mondo la sintesi di un preciso lavoro di ricerca e applicazione che ha portato a dei risultati eccellenti sotto l'aspetto della professionalità applicata e sotto l'aspetto economico. Una pubblicazione importantissima che diventa uno strumento indispensabile redatto con l'obiettivo di avere una certezza nella programmazione delle risorse pubbliche (fondi strutturali POR FESR 2007-2013, fondi CIPE, MATTM), risorse necessarie per mitigare il fenomeno della desertificazione in Sicilia”.
L'assessore Sorbello ha annunciato che la prossima settimana è prevista la prima riunione con il ministro dell'Ambiente “per mettere sul tavolo le nostre proposte finalizzate a ottenere più fondi possibili”.
La “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia” è tra le iniziative che la Regione siciliana ha messo a punto per far conoscere e sensibilizzare la società sugli aspetti geologici ed i rischi ambientali. Nella pubblicazione viene sottolineata l'importanza dell'educazione e della divulgazione, dopo lo studio e la ricerca, per accrescere la consapevolezza che il pianeta Terra è la risorsa fondamentale per la nostra vita quotidiana.
Alla presenza dell'on. Riccardo Minardo, dell'ex assessore Rossana Interlandi, e del dirigente generale dell'assessorato, Pietro Tolomeo, e di vari amministratori locali, Giovanni Arnone, capo di gabinetto dell'assessorato e già dirigente responsabile del servizio Assetto del territorio e difesa del suolo, ha evidenziato la necessità di proseguire, dopo aver completato il Piano per l'assetto idrogeologico, nell'opera di prevenzione dai rischi e per lo sviluppo di altre attività volte ad aumentare il livello di conoscenza del territorio. “Oggi - ha aggiunto Arnone - la conoscenza territoriale si arricchisce di un nuovo importante strumento di lavoro che identifica le aree in cui il degrado delle terre e la desertificazione sono già in atto o possono costituire un problema. Essa permette di valutarne le criticità e di individuare gli strumenti di governo più idonei per una efficace azione di contrasto e di mitigazione del fenomeno, in un’ottica di sostenibilità ambientale, già a partire dalla nuova programmazione 2007-2013, in particolare per l’attuazione del POR FESR”.
La “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia”, realizzata in collaborazione tra l’assessorato regionale Territorio e Ambiente ed il Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo, costituisce un significativo passo avanti nella comprensione dei processi di alterazione e degrado dei suoli, riconducibili al più generale fenomeno della desertificazione della Sicilia e costituirà quella base di conoscenza indispensabile per elaborare le strategie di contrasto.
La Regione Siciliana, già alla fine del decennio scorso, aveva avvertito l’esigenza di comprendere bene il fenomeno della desertificazione per individuare adeguate strategie di contrasto.
Processi riconducibili a fenomenologie di desertificazione erano infatti emersi già alla fine degli anni ‘70. La Regione si dotò così di un primo strumento conoscitivo dei complessi fenomeni che conducono il territorio a desertificarsi, prendendo in considerazione alcuni parametri quali il clima, la vegetazione, l'uso del suolo. Alla luce delle ricerche e delle esperienze maturate a livello nazionale ed internazionale viene nuovamente affrontata la questione, introducendo altri parametri che contribuiscono ad aggravare i fenomeni antropoambientali che portano alla desertificazione. La siccità è spesso causa primaria della desertificazione che non è legata solamente al fattore climatico ma anche a fattori ambientali: morfologia, copertura vegetale, caratteristiche geologiche e geomorfologiche, pratiche agricole non sostenibili, uso massiccio di fertilizzanti, incendi boschivi, eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, irrigazione con acque saline che determinano inevitabili processi di salinizzazione, deforestazione, diffusione di specie esotiche, attività zootecniche.
“Secondo le stime più recenti - afferma Pietro Tolomeo, dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente - oltre un quarto delle terre del pianeta e più di un miliardo di persone in oltre 100 Paesi, sono minacciate dalla desertificazione, con costi economici enormi, imputabili alla perdita di produttività e quindi di reddito, valutabili in circa 64 miliardi di dollari ogni anno; ma la desertificazione provoca anche una perdita di biodiversità ed una sempre minore capacità di trattenere il carbonio. Lo studio messo a punto dall'assessorato e dall'Università di Palermo - conclude Tolomeo- consentirà alla Sicilia, ma anche alle istituzioni nazionali ed internazionali, di attuare tutte quelle azioni necessarie per recuperare e preservare il territorio”.
CULTURA: ANTINORO, “SALVI I FONDI PER IL TEATRO SICILIANO”
di Laura Compagnino
Palermo, 21 ottobre 2008 - Scongiurato il pericolo di perdere i finanziamenti destinati alle attività teatrali siciliane. Questo il risultato emerso al termine di una riunione svoltasi ieri presso l’assessorato regionale Beni Culturali, alla presenza dell’assessore regionale, Antonello Antinoro, e di oltre trenta rappresentanti di teatri e compagnie teatrali siciliani. L’assessore Antinoro, a breve, varerà il decreto relativo al piano di programmazione per il 2008 e saranno pubblicati il decreto e le circolari attuative della legge regionale n. 25 del 2007, al momento ancora inapplicata. A breve sarà dato il via libera anche all’istruttoria delle istanze ed al varo del piano degli interventi con relativo impegno di spesa
“Sin dal mio insediamento - ha dichiarato Antinoro - ho subito attivato il mio staff per dare corso alla legge in materia, rimasta inattuata. Prima di procedere alla pubblicazione del decreto attuativo e delle circolari ho ritenuto opportuno confrontarmi con gli operatori del teatro sui contenuti della norma e sulle modalità di erogazione dei contributi per il 2008”.
L’assessore ha sottolineato l’impossibilità di far partire la parte programmatica della legge relativa al coinvolgimento degli enti locali e dell’osservatorio, previsti nella legge, “perché - ha detto - sarebbero necessari tempi troppo lunghi e si potrebbero perdere gli stanziamenti riservati dal legislatore regionale al settore, con il rischio di far chiudere i battenti a molti teatri e compagnie teatrali”.
“Consapevole dello stato di urgenza - ha proseguito Antinoro - ho ritenuto doveroso agire con tempestività, tanto che a breve procederò alla pubblicazione del decreto di programmazione per il 2008 ed a tutti gli adempimenti necessari”.
Nel corso della riunione è emersa l’esigenza di dedicare la necessaria attenzione sia alle compagnie che dispongono di strutture proprie, sia a quelle che invece ne sono prive, ma ritenute di eguale importanza, quale veicolo di diffusione culturale. L’assessore ha dichiarato che la prima applicazione della legge sarà l’occasione per avviare un censimento reale di tutte le attività teatrali siciliane e che all’inizio del prossimo anno si svolgerà la conferenza programmatica di settore, prevista dalla legge.
“Questo appuntamento - ha concluso Antinoro - darà l’opportunità di fare il punto sullo stato della norma e di ipotizzare, se necessario, anche ulteriori innovazioni che consentano al teatro siciliano di riconfermare il suo ruolo fondamentale nella nostra regione”.
Palermo, 21 ottobre 2008 - Scongiurato il pericolo di perdere i finanziamenti destinati alle attività teatrali siciliane. Questo il risultato emerso al termine di una riunione svoltasi ieri presso l’assessorato regionale Beni Culturali, alla presenza dell’assessore regionale, Antonello Antinoro, e di oltre trenta rappresentanti di teatri e compagnie teatrali siciliani. L’assessore Antinoro, a breve, varerà il decreto relativo al piano di programmazione per il 2008 e saranno pubblicati il decreto e le circolari attuative della legge regionale n. 25 del 2007, al momento ancora inapplicata. A breve sarà dato il via libera anche all’istruttoria delle istanze ed al varo del piano degli interventi con relativo impegno di spesa
“Sin dal mio insediamento - ha dichiarato Antinoro - ho subito attivato il mio staff per dare corso alla legge in materia, rimasta inattuata. Prima di procedere alla pubblicazione del decreto attuativo e delle circolari ho ritenuto opportuno confrontarmi con gli operatori del teatro sui contenuti della norma e sulle modalità di erogazione dei contributi per il 2008”.
L’assessore ha sottolineato l’impossibilità di far partire la parte programmatica della legge relativa al coinvolgimento degli enti locali e dell’osservatorio, previsti nella legge, “perché - ha detto - sarebbero necessari tempi troppo lunghi e si potrebbero perdere gli stanziamenti riservati dal legislatore regionale al settore, con il rischio di far chiudere i battenti a molti teatri e compagnie teatrali”.
“Consapevole dello stato di urgenza - ha proseguito Antinoro - ho ritenuto doveroso agire con tempestività, tanto che a breve procederò alla pubblicazione del decreto di programmazione per il 2008 ed a tutti gli adempimenti necessari”.
Nel corso della riunione è emersa l’esigenza di dedicare la necessaria attenzione sia alle compagnie che dispongono di strutture proprie, sia a quelle che invece ne sono prive, ma ritenute di eguale importanza, quale veicolo di diffusione culturale. L’assessore ha dichiarato che la prima applicazione della legge sarà l’occasione per avviare un censimento reale di tutte le attività teatrali siciliane e che all’inizio del prossimo anno si svolgerà la conferenza programmatica di settore, prevista dalla legge.
“Questo appuntamento - ha concluso Antinoro - darà l’opportunità di fare il punto sullo stato della norma e di ipotizzare, se necessario, anche ulteriori innovazioni che consentano al teatro siciliano di riconfermare il suo ruolo fondamentale nella nostra regione”.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA. ILARDA, “LARGA BANDA E INFORMATIZZAZIONE FONDAMENTO PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA SICILIA”
di Manlio Viola
Palermo, 21 ottobre 2008– “La larga banda e l’ITC (società dell’informazione) sono fondamentali per lo sviluppo del sistema economico in Sicilia”. Lo ha affermato l’assessore alla Presidenza con delega all’innovazione tecnologica in Sicilia Giovanni Ilarda intervenendo al convegno “Telecom Italia incontra le istituzioni e gli imprenditori” svoltosi stamani al castello Utveggio di Palermo.
“E’ un preciso impegno mio e del governo della Regione – ha proseguito Ilarda – fare leva in maniera forte sulle nuove tecnologie per lo sviluppo del sistema economico in Sicilia”.
Prendendo le mosse dall’ultima relazione del Governatore della Banca d’Italia nella quale si afferma che il potenziale di crescita nel mezzogiorno ed al sud è superiore rispetto al resto del Paese l’assessore ha richiamato come punti strategici del programma di rilancio fondato sull’ITC alcune norme contenute nel disegno di legge sulla semplificazione amministrativa i cui articoli saranno esaminati proprio oggi dalla I commissione dell’Ars.
“Passaggi fondamentali dell’impianto normativo sono quelli che riguardano – secondo Ilarda – l’obbligatorio inserimento dell’informatica e della telematica nei piani formativi, l’obbligatoria costituzione in tutte le pubbliche amministrazioni operanti in Sicilia di Unità organizzative con l’attribuzione di compiti esclusivamente nel campo dell’informatica, l’obbligatorietà per i dipendenti dell’uso della posta elettronica e delle altre infrastrutture tecnologiche sia per le comunicazioni interne fra gli uffici che per l’interazione con i cittadini”
“Si tratta – secondo l’assessore – di punti molto qualificanti che nel panorama normativo italiano porranno, quando il ddl sarà approvato, l’amministrazione siciliana all’avanguardia sull’intero territorio nazionale”.
“E’ un modo per dare risposte più veloci ai cittadini, ridurre i costi, rendere l’impresa più competitiva e razionalizzare il modello organizzativo della Pubblica Amministrazione”.
Ilarda ha poi annunciato che “entro la fine dell’anno sarà attivato il nuovo sito web della Regione siciliana nel quale le pagine destinate all’utilizzo da parte degli stranieri come quelle di interesse turistico, saranno disponibili anche in inglese, e che entro questo mese gli uffici della Regione potranno utilizzare posta elettronica certificata”.
“Un risparmio secco, tangibile e immediato di oltre un milione di euro l’anno – ha concluso l’Assessore alla Presidenza – per effetto del quale è stata già proposta la corrispondente riduzione, in tutti gli assessorati, degli stanziamenti destinati alle spese postali”.
Alla tavola rotonda svoltasi all’interno del convegno, oltre al presidente della regione Raffaele Lombardo ed all’Assessore Ilarda, hanno preso parte Gabriele Galateri di Genola Presidente di Telecom Italia, Mauro Nanni direttore Top Clients e ICT Services di Telecom Italia, Barbara Cittadini per la sanità privata e gli amministratori delegati Alfredo Barbaro della “Pietro Barbaro”, Agostino Randazzo del “Gruppo Randazzo”, Stefano Rantuccio della Wind Jet.
Palermo, 21 ottobre 2008– “La larga banda e l’ITC (società dell’informazione) sono fondamentali per lo sviluppo del sistema economico in Sicilia”. Lo ha affermato l’assessore alla Presidenza con delega all’innovazione tecnologica in Sicilia Giovanni Ilarda intervenendo al convegno “Telecom Italia incontra le istituzioni e gli imprenditori” svoltosi stamani al castello Utveggio di Palermo.
“E’ un preciso impegno mio e del governo della Regione – ha proseguito Ilarda – fare leva in maniera forte sulle nuove tecnologie per lo sviluppo del sistema economico in Sicilia”.
Prendendo le mosse dall’ultima relazione del Governatore della Banca d’Italia nella quale si afferma che il potenziale di crescita nel mezzogiorno ed al sud è superiore rispetto al resto del Paese l’assessore ha richiamato come punti strategici del programma di rilancio fondato sull’ITC alcune norme contenute nel disegno di legge sulla semplificazione amministrativa i cui articoli saranno esaminati proprio oggi dalla I commissione dell’Ars.
“Passaggi fondamentali dell’impianto normativo sono quelli che riguardano – secondo Ilarda – l’obbligatorio inserimento dell’informatica e della telematica nei piani formativi, l’obbligatoria costituzione in tutte le pubbliche amministrazioni operanti in Sicilia di Unità organizzative con l’attribuzione di compiti esclusivamente nel campo dell’informatica, l’obbligatorietà per i dipendenti dell’uso della posta elettronica e delle altre infrastrutture tecnologiche sia per le comunicazioni interne fra gli uffici che per l’interazione con i cittadini”
“Si tratta – secondo l’assessore – di punti molto qualificanti che nel panorama normativo italiano porranno, quando il ddl sarà approvato, l’amministrazione siciliana all’avanguardia sull’intero territorio nazionale”.
“E’ un modo per dare risposte più veloci ai cittadini, ridurre i costi, rendere l’impresa più competitiva e razionalizzare il modello organizzativo della Pubblica Amministrazione”.
Ilarda ha poi annunciato che “entro la fine dell’anno sarà attivato il nuovo sito web della Regione siciliana nel quale le pagine destinate all’utilizzo da parte degli stranieri come quelle di interesse turistico, saranno disponibili anche in inglese, e che entro questo mese gli uffici della Regione potranno utilizzare posta elettronica certificata”.
“Un risparmio secco, tangibile e immediato di oltre un milione di euro l’anno – ha concluso l’Assessore alla Presidenza – per effetto del quale è stata già proposta la corrispondente riduzione, in tutti gli assessorati, degli stanziamenti destinati alle spese postali”.
Alla tavola rotonda svoltasi all’interno del convegno, oltre al presidente della regione Raffaele Lombardo ed all’Assessore Ilarda, hanno preso parte Gabriele Galateri di Genola Presidente di Telecom Italia, Mauro Nanni direttore Top Clients e ICT Services di Telecom Italia, Barbara Cittadini per la sanità privata e gli amministratori delegati Alfredo Barbaro della “Pietro Barbaro”, Agostino Randazzo del “Gruppo Randazzo”, Stefano Rantuccio della Wind Jet.
PESCA. AI BATTELLI SICILIANI GASOLIO AL 50% E STAZIONAMENTO GRATUITO NELLE BANCHINE EGIZIANE
di Stefania Sgarlata
Palermo, 21 ottobre 2008 – Il presidente del Consiglio dei ministri egiziano, Ahmad Nazif, ha accolto favorevolmente la richiesta dell'assessore alla Cooperazione e Pesca, Roberto Di Mauro di ridurre, per sei pescherecci siciliani, il prezzo del carburante del 50 per cento (meno di 30 centesimi di euro a litro) rispetto al prezzo internazionale. Il riconoscimento era propedeutico al via libera per l'esecuzione di tutti gli altri accordi contenuti nel protocollo d'intesa siglato il 13 agosto tra la Regione siciliana, il distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo, il ministero egiziano all’Agricoltura e l’Unione Egiziana delle Cooperative per le Risorse Acquatiche Viventi.
L'assessore Di Mauro compiaciuto del risultato precisa che “oltre agli impegni assunti in agosto con la Regione siciliana, e al riconoscimento del rifornimento del gasolio abbattuto del 50 per cento, le istituzioni egiziane hanno voluto omaggiare lo stazionamento gratuito nei porti di pesca egiziani per i sei battelli interessati, nello spirito di un partenariato di pace e di integrazione tra paesi vicini”. “Saremo immediatamente operativi, afferma Di Mauro. Per il governo, questi primi tre mesi di pesca marina sperimentale nelle acque egiziane del Mediterraneo dovranno essere la premessa per un progetto futuro maturo e solido di cooperazione e di sviluppo. Sulla base dei risultati in termini di benefici e fattibilità valuteremo la possibilità di concretizzare forme di joint ventures per una vera politica del mare in materia di pesca industriale”. I termini degli impegni assunti in agosto sono: sei pescherecci italiani del Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo potranno esplorare e pescare nell’acque egiziane del Mediterraneo profonde da 500 a 1000 metri; l’Ente Generale Egiziano per lo Sviluppo delle Risorse Ittiche rilascerà un’autorizzazione temporanea trimestrale, ma rinnovabile tacitamente fra le due parti; ciascun peschereccio verserà 1000,00 euro per ogni autorizzazione come quota che l’Egitto verserà nel al Consiglio generale della pesca nel Mediterraneo (G.F.C.M); un minimo di tre pescatori egiziani per ogni peschereccio, nominati dall’Unione Egiziana delle Cooperative, saranno formati per la pesca nelle acque profonde e percepiranno un quarto della produzione. Hanno firmato il protocollo: per l'Italia, l'assessore Roberto Di Mauro e il presidente del distretto Giovanni Tumbiolo; per l’Egitto, il viceministro egiziano dell’Agricoltura, Awwad Ibrahim, e il presidente dell’Unione delle Cooperative, Mohamed Aly ElFaky.
Didascalia foto: da sinistra, il dirigente regionale Maurizio Agnese, il presidente del distretto Giovanni Tumbiolo, l'assessore alla Pesca Roberto Di Mauro, il viceministro all'Agricoltura, Awwad Ibrahim, e il presidente dell'Unione delle cooperative, Mohamed Aly Elfaky
RIFIUTI: INTESA GOVERNO - ENTI LOCALI SU RIFORMA ATO
di Gregorio Arena
Palermo, 21 ottobre 2008 - Governo ed enti locali hanno raggiunto oggi a Palazzo d'Orleans una intesa che potrebbe garantire un rapido percorso legislativo alla riforma del sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia elaborata dalla giunta regionale. La bozza del disegno di legge predisposta dal governo, dopo aver ottenuto il parere favorevole di Unione Province, Anci e Asael, sarà infatti oggetto di un incontro con i capigruppo dell'Assemblea regionale siciliana, su richiesta proprio dalle associazioni degli enti locali dell’isola.
Parallelamente il governo – che all'incontro di oggi era rappresentato dall'assessore regionale all'Ambiente Giuseppe Sorbello e dai dirigenti dell'Agenzia per i rifiuti, Felice Crosta e Salvo Raciti – si è dichiarato disponibile a ritirare il decreto 127/2008, che impone ai consigli comunali alcuni adempimenti che la nuova riforma rende inutili.
Il testo attuale, secondo i rappresentanti degli enti locali siciliani, affronta in maniera organica tutta la problematica del ciclo dei rifiuti, dal riordino degli ambiti, alla rideterminazione di poteri, competenze e responsabilità.
Nella nuova architettura del sistema di gestione dei rifiuti, torna centrale il ruolo delle municipalità: verranno sciolte le attuali società d'ambito, per far posto a consorzi di comuni amministrati dai sindaci.
L'individuazione degli ambiti – secondo la proposta del governo – terrà conto dei risultati conseguiti in alcune realtà locali e si farà carico delle specificità dei comuni capoluogo delle aree metropolitane.
Le assemblee dei sindaci saranno presiedute dai presidenti delle province e si occuperanno di programmazione e di organizzazione. I consorzi saranno invece guidati da un sindaco e saranno responsabili della gestione del servizio.
Ogni comune ne valuterà la qualità e l'efficienza sulla base di una carta dei servizi. E ogni sindaco relazionerà periodicamente in consiglio comunale sull'andamento della gestione.
La fase di transizione dal vecchio sistema al nuovo, prevede alcune misure di accompagnamento che serviranno a superare l'attuale fase di empasse.
E' previsto un sistema di incentivi a comuni e cittadini che permetterà di portare la raccolta differenziata dei rifiuti a livelli accettabili. Si darà corso allo snellimento di alcune procedure soprattutto in materia di autorizzazioni. Sono previsti infine dei meccanismi che permetteranno di superare le problematiche economico-finanziarie che hanno paralizzato il sistema degli Ato fin dalla fase di avvio.
Palermo, 21 ottobre 2008 - Governo ed enti locali hanno raggiunto oggi a Palazzo d'Orleans una intesa che potrebbe garantire un rapido percorso legislativo alla riforma del sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia elaborata dalla giunta regionale. La bozza del disegno di legge predisposta dal governo, dopo aver ottenuto il parere favorevole di Unione Province, Anci e Asael, sarà infatti oggetto di un incontro con i capigruppo dell'Assemblea regionale siciliana, su richiesta proprio dalle associazioni degli enti locali dell’isola.
Parallelamente il governo – che all'incontro di oggi era rappresentato dall'assessore regionale all'Ambiente Giuseppe Sorbello e dai dirigenti dell'Agenzia per i rifiuti, Felice Crosta e Salvo Raciti – si è dichiarato disponibile a ritirare il decreto 127/2008, che impone ai consigli comunali alcuni adempimenti che la nuova riforma rende inutili.
Il testo attuale, secondo i rappresentanti degli enti locali siciliani, affronta in maniera organica tutta la problematica del ciclo dei rifiuti, dal riordino degli ambiti, alla rideterminazione di poteri, competenze e responsabilità.
Nella nuova architettura del sistema di gestione dei rifiuti, torna centrale il ruolo delle municipalità: verranno sciolte le attuali società d'ambito, per far posto a consorzi di comuni amministrati dai sindaci.
L'individuazione degli ambiti – secondo la proposta del governo – terrà conto dei risultati conseguiti in alcune realtà locali e si farà carico delle specificità dei comuni capoluogo delle aree metropolitane.
Le assemblee dei sindaci saranno presiedute dai presidenti delle province e si occuperanno di programmazione e di organizzazione. I consorzi saranno invece guidati da un sindaco e saranno responsabili della gestione del servizio.
Ogni comune ne valuterà la qualità e l'efficienza sulla base di una carta dei servizi. E ogni sindaco relazionerà periodicamente in consiglio comunale sull'andamento della gestione.
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E' previsto un sistema di incentivi a comuni e cittadini che permetterà di portare la raccolta differenziata dei rifiuti a livelli accettabili. Si darà corso allo snellimento di alcune procedure soprattutto in materia di autorizzazioni. Sono previsti infine dei meccanismi che permetteranno di superare le problematiche economico-finanziarie che hanno paralizzato il sistema degli Ato fin dalla fase di avvio.
SANITA’: GARE D’APPALTO E ANTIMAFIA, RUSSO CIRCOLARI ANTISPRECHI
di Guido Monastra
Palermo, 21 ottobre 2008 - L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha firmato due importanti circolari, dirette ai direttori generali delle Ausl e delle Aziende ospedaliere, su gare d’appalto, contratti assicurativi e applicazione delle norme antimafia. La prima circolare prevede la possibilità di sospendere le gare d’appalto per l’acquisto di beni e servizi non direttamente correlati all’erogazione di prestazioni sanitarie, ovviamente prima “dell’intervenuta aggiudicazione che determina l’insorgere di precise posizioni di diritto soggettivo”. Tutto ciò in vista dell’imminente riordino della rete ospedaliera e del servizio sanitario regionale che modificherà sostanzialmente i fabbisogni delle Aziende che saranno accorpate o rifunzionalizzate. E’ inoltre in corso un’indagine interna per fare chiarezza sui contratti esistenti in materia di servizi assicurativi e brokeraggio che fanno registrare notevoli e ingiustificate disomogeneità. I direttori delle Aziende dovranno produrre all’assessorato una relazione urgente sui contratti esistenti e su quelli in fase di aggiudicazione: un monitoraggio che si rende necessario anche in considerazione dei forti aumenti di spesa registrati negli ultimi anni in questo settore. L’obiettivo è quello di bandire una gara centralizzata che permetta un abbattimento dei costi.
Con un’altra circolare, l’assessore Russo invita i manager all’adeguamento e al rispetto della normativa antimafia con lo scopo “di salvaguardare il mondo degli appalti pubblici dalla concorrenza di imprese che operano con risorse economiche o con modalità operative illecite o comunque estranee alle ordinarie dinamiche di mercato” e aggiunge che “risulta necessario ogni possibile controllo nei confronti di soggetti indiziati di mafiosità o coinvolti in tentativi di infiltrazione mafiosa”. La circolare, poi, precisa alcuni aspetti tecnici e temporali riguardanti la richiesta della certificazione antimafia da parte della pubblica amministrazione. “Le circolari che ho firmato – spiega Russo – servono a ribadire l’impegno a favore della legalità e del rispetto delle regole e testimoniano il nostro costante sforzo nel tagliare gli sprechi. Interverremo in tutti i settori per ottenere risparmi significativi senza tuttavia incidere sulla qualità dell’offerta sanitaria”.
Palermo, 21 ottobre 2008 - L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha firmato due importanti circolari, dirette ai direttori generali delle Ausl e delle Aziende ospedaliere, su gare d’appalto, contratti assicurativi e applicazione delle norme antimafia. La prima circolare prevede la possibilità di sospendere le gare d’appalto per l’acquisto di beni e servizi non direttamente correlati all’erogazione di prestazioni sanitarie, ovviamente prima “dell’intervenuta aggiudicazione che determina l’insorgere di precise posizioni di diritto soggettivo”. Tutto ciò in vista dell’imminente riordino della rete ospedaliera e del servizio sanitario regionale che modificherà sostanzialmente i fabbisogni delle Aziende che saranno accorpate o rifunzionalizzate. E’ inoltre in corso un’indagine interna per fare chiarezza sui contratti esistenti in materia di servizi assicurativi e brokeraggio che fanno registrare notevoli e ingiustificate disomogeneità. I direttori delle Aziende dovranno produrre all’assessorato una relazione urgente sui contratti esistenti e su quelli in fase di aggiudicazione: un monitoraggio che si rende necessario anche in considerazione dei forti aumenti di spesa registrati negli ultimi anni in questo settore. L’obiettivo è quello di bandire una gara centralizzata che permetta un abbattimento dei costi.
Con un’altra circolare, l’assessore Russo invita i manager all’adeguamento e al rispetto della normativa antimafia con lo scopo “di salvaguardare il mondo degli appalti pubblici dalla concorrenza di imprese che operano con risorse economiche o con modalità operative illecite o comunque estranee alle ordinarie dinamiche di mercato” e aggiunge che “risulta necessario ogni possibile controllo nei confronti di soggetti indiziati di mafiosità o coinvolti in tentativi di infiltrazione mafiosa”. La circolare, poi, precisa alcuni aspetti tecnici e temporali riguardanti la richiesta della certificazione antimafia da parte della pubblica amministrazione. “Le circolari che ho firmato – spiega Russo – servono a ribadire l’impegno a favore della legalità e del rispetto delle regole e testimoniano il nostro costante sforzo nel tagliare gli sprechi. Interverremo in tutti i settori per ottenere risparmi significativi senza tuttavia incidere sulla qualità dell’offerta sanitaria”.
BENI CULTURALI: ACCORDO FRA SICILIA E REGIONE DEL CAIRO
Palermo, 20 ottobre 2008 – Il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il Governatore del Cairo Abd El AzimWazir, a Palermo per partecipare al convegno internazionale sui mosaici, hanno firmato a palazzo d’Orleans un protocollo d’intesa in tema di restauro che consentirà il recupero di importanti beni architettonici della capitale egiziana attraverso le competenze e la professionalità di giovani siciliani. “Si tratta di un accordo particolarmente importante - ha affermato Lombardo - che si affianca ad altre analoghe iniziative recentemente intraprese dal governo regionale con i paesi della sponda sud del Mediterraneo, in settori strategici come la pesca e il commercio. Questa nuova collaborazione consentirà di allargare il nostro campo d’interesse favorendo anche iniziative imprenditoriali nel turismo”. “Il Ministero della cultura egiziano ha già avviato un rapporto con l’Italia - ha spiegato il governatore Abd El AzimWazir - ma i tempi di realizzazione si sono rivelati molto lunghi. Inoltre, non riguardavano edifici del Cairo. Con questo protocollo, invece, potremo investire sulle ricchezze storiche della città e favorire uno scambio tra professionalità del settore del restauro”. Il protocollo è frutto del lavoro sinergico tra il Centro regionale di restauro diretto da Guido Meli e Motris, un’attività di ricerca realizzata dal Collegio Universitario Arces, su iniziativa della Presidenza della Regione Siciliana, il cui comitato tecnico scientifico è presieduto da Leonardo Urbani. Il protocollo prevede, tra l’altro, il restauro di un edificio storico del centro del Cairo sotto la guida di giovani laureati siciliani e la possibilità che sette giovani egiziani vengano a studiare all’università palermitana, unica finora a rilasciare una laurea specifica in questo campo. ''Speriamo - ha spiegato l’assessore regionale ai Beni culturali Antonello Antinoro - che accordi di questo genere spingano i due Governi ad investire ulteriormente nel campo del restauro, un campo nel quale la Sicilia può offrire la sua consolidata e ampiamente riconosciuta esperienza”. Francesco Inguanti
AGRICOLTURA: CRESCE FATTURATO PESCA DI BIVONA
Palermo, 20 ottobre 2008 - Un fatturato che sfiora i 6 milioni di euro e una produzione che si aggira sulle 50mila tonnellate l'anno. E' ormai un lontano ricordo la crisi di mercato all'inizio degli anni Duemila, con gran parte del prodotto che restava invenduto e quello venduto che non copriva le spese. Per la pesca bianca di Bivona, negli ultimi due anni, si sono aperti nuovi canali di commercializzazione su scala nazionale. E questo grazie alla campagna di promozione finanziata dall'assessorato regionale all'Agricoltura. I risultati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sala consiliare del comune di Bivona, in provincia di Agrigento. “Abbiamo utilizzato – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via – un piccolo supporto finanziario per fare promozione e comunicazione sulla pesca con grandi risultati. E' stato un lodevole esempio che bisogna replicare con gli strumenti che il Programma di sviluppo rurale 2007/2013 ci mette a disposizione. La Regione è quindi al fianco dei produttori per la valorizzazione dei prodotti tipici di grande qualità della nostra offerta agroalimentare”.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il dirigente dell’assessorato regionale all'Agricoltura, Fabrizio Viola, oltre ai sindaci dei comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina, San Biagio Platani, Lucca Sicula, Burgio e Villafranca Sicula. La coltivazione del pesco nasce a Bivona nei primi anni '50. Era limitata a dimensione di giardino per uso familiare. L'area di coltivazione rappresenta oggi quasi il 14 per cento dell'intera superficie destinata alla coltura del pesco in Sicilia, circa 600 ettari a cavallo tra le province di Agrigento e Palermo. Il sostegno finanziario della Regione è servito per una campagna pubblicitaria su reti televisive nazionali oltre alla promozione assistita con hostess in una trentina di punti vendita della grande distribuzione in tutta Italia. Grandi quantità di pesche di Bivona hanno, infatti, invaso i reparti di ortofrutta all'interno degli ipermercati, consentendo, con una grafica accattivante, con affissioni varie che riportavano lo slogan, un merchandising di forte impatto visivo.
La nuova scommessa, adesso, sia chiama Igp (Identificazione geografica protetta), per la quale il Comune di Bivona ha già avviato l'iter. Il riconoscimento rappresenta un'ulteriore occasione di crescita per la produzione. “Tutti i prodotti a marchio Dop e Igp – afferma La Via – si prestano a essere tutelati essendo fortemente differenziati e con un marchio comunitario. Su questi prodotti riverseremo le risorse della misura 133 del Programma di sviluppo rurale, che consentirà, per i prodotti a marchio comunitario, di concedere ai consorzi di tutela un contributo fino al 70 per cento delle spese ammissibili per le azioni di promozione e comunicazione”.
Fabio De Pasquale
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il dirigente dell’assessorato regionale all'Agricoltura, Fabrizio Viola, oltre ai sindaci dei comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina, San Biagio Platani, Lucca Sicula, Burgio e Villafranca Sicula. La coltivazione del pesco nasce a Bivona nei primi anni '50. Era limitata a dimensione di giardino per uso familiare. L'area di coltivazione rappresenta oggi quasi il 14 per cento dell'intera superficie destinata alla coltura del pesco in Sicilia, circa 600 ettari a cavallo tra le province di Agrigento e Palermo. Il sostegno finanziario della Regione è servito per una campagna pubblicitaria su reti televisive nazionali oltre alla promozione assistita con hostess in una trentina di punti vendita della grande distribuzione in tutta Italia. Grandi quantità di pesche di Bivona hanno, infatti, invaso i reparti di ortofrutta all'interno degli ipermercati, consentendo, con una grafica accattivante, con affissioni varie che riportavano lo slogan, un merchandising di forte impatto visivo.
La nuova scommessa, adesso, sia chiama Igp (Identificazione geografica protetta), per la quale il Comune di Bivona ha già avviato l'iter. Il riconoscimento rappresenta un'ulteriore occasione di crescita per la produzione. “Tutti i prodotti a marchio Dop e Igp – afferma La Via – si prestano a essere tutelati essendo fortemente differenziati e con un marchio comunitario. Su questi prodotti riverseremo le risorse della misura 133 del Programma di sviluppo rurale, che consentirà, per i prodotti a marchio comunitario, di concedere ai consorzi di tutela un contributo fino al 70 per cento delle spese ammissibili per le azioni di promozione e comunicazione”.
Fabio De Pasquale
AMBIENTE: DOMANI ALL'ARS LA PRESENTAZIONE DELLA “CARTA DELLA VULNERABILITÀ ALLA DESERTIFICAZIONE DELLA SICILIA”
Palermo, 20 ottobre 2008 – La “Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia” con le attività svolte e le azioni per sensibilizzare i cittadini al tema della tutela del territorio e della lotta alla desertificazione, saranno presentate alla stampa domani, martedì 21, alle 10,30 nella Sala Gialla dell'Assemblea Regionale Siciliana dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello. La ‘Carta’ nasce da una collaborazione tra l’assessorato regionale Territorio e Ambiente ed il dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo.
“La pubblicazione - dice Sorbello - rappresenta un nuovo e ulteriore contributo scientifico e un significativo passo avanti nella comprensione dei processi di alterazione e degrado dei suoli, riconducibili al più generale fenomeno della desertificazione della Sicilia e costituirà quella base di conoscenza basilare per elaborare le strategie di contrasto”. Nel corso dell'incontro, al quale saranno presenti anche Pietro Tolomeo, dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente e Giovanni Arnone, capo di gabinetto dell'assessorato e già dirigente responsabile del servizio Assetto del territorio e difesa del suolo, verranno anche presentate una brochure divulgativa sui vulcani attivi siciliani, una rubrica e un block-notes sui Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) della Sicilia, realizzati in occasione dell'Anno Internazionale del Pianeta Terra. Enzo Fricano
“La pubblicazione - dice Sorbello - rappresenta un nuovo e ulteriore contributo scientifico e un significativo passo avanti nella comprensione dei processi di alterazione e degrado dei suoli, riconducibili al più generale fenomeno della desertificazione della Sicilia e costituirà quella base di conoscenza basilare per elaborare le strategie di contrasto”. Nel corso dell'incontro, al quale saranno presenti anche Pietro Tolomeo, dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente e Giovanni Arnone, capo di gabinetto dell'assessorato e già dirigente responsabile del servizio Assetto del territorio e difesa del suolo, verranno anche presentate una brochure divulgativa sui vulcani attivi siciliani, una rubrica e un block-notes sui Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) della Sicilia, realizzati in occasione dell'Anno Internazionale del Pianeta Terra. Enzo Fricano
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