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FEDERALISMO: LOMBARDO, LA SICILIA HA SOLO DA GUADAGNARE

Porto Empedocle, 4 ottobre 2008 - “Il federalismo fiscale ci consegnerà un’Italia con varie regioni che, liberamente, si autogoverneranno. La Sicilia non ci perderà, ma ci guadagnerà”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, intervenendo, a Porto Empedocle, all’assemblea degli Autonomisti Democratici. “Invito tutti - ha aggiunto Lombardo - a fare un raffronto tra il testo del disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri e le bozze precedenti. Nell’ultima stesura c’è la salvaguardia delle autonomie speciali, c’è la fiscalità di vantaggio o di sviluppo e ci sono le accise sulla raffinazione degli oli minerali. Si tratta di richieste avanzate dalla Sicilia alle quali il governo nazionale, con in testa il ministro Calderoli, ha dato precise risposte”. “Certo - ha precisato ancora il presidente della Regione - la strada da percorrere è ancora tanta. Ci sarà da sviluppare altre battaglie politiche per migliorare il tutto quando si passerà alla fase di attuazione del federalismo attraverso i decreti di attuazione. L’importante è arrivare a questo appuntamento con le carte in regola”. Lombardo si è soffermato anche sul piano di rientro della sanità. “Dobbiamo ridurre gli sprechi - ha sottolineato Lombardo - e, contemporaneamente, migliorare il servizio sanitario per i cittadini. I risparmi ci consentiranno di incamerare 900 milioni di euro dallo Stato, risorse che Roma fino ad oggi non ha erogato perché vogliono vedere attuato il nostro piano di rientro”. “Una volta completato il piano di rientro – ha concluso il presidente della Regione Siciliana - potremo inoltre attivare un mutuo di 2,8 miliardi di euro garantito dallo Stato. Si tratta di obiettivi troppo importanti che non ci lasceremo sfuggire”. Giulio Ambrosetti

TURISMO: LA SICILIA PRESENTE AL SALONE NAUTICO DI GENOVA

Palermo, 4 Ottobre 2008 - “E’ anche grazie alla rete dei porti turistici realizzata in questi anni che la Sicilia può puntare a raggiungere il primato nella nautica da diporto nel Mediterraneo. Le nostre infrastrutture si inquadrano in una strategia di più generale potenziamento del settore, con la creazione di un vero e proprio sistema logistico per la promozione turistica in questo importante segmento di mercato. La Sicilia deve al mare buona parte della fortuna e dal mare deve ripartire per riconquistare quel ruolo centrale che per secoli, grazie alla fortunata posizione geografica, ha avuto nel bacino del Mediterraneo”. Con queste parole il vicepresidente della Regione e assessore al turismo Titti Bufardeci spiega le ragione della presenza siciliana al Salone Nautico di Genova che si è inaugurato questa mattina e si concluderà domenica 12 ottobre.
“A questa importante kermesse internazionale – continua – ci presentiamo con servizi e infrastrutture di qualità nel settore della nautica da diporto. Proprio perché abbiamo scommesso su una strategia di sviluppo che vede nei porti i veri e propri cancelli d'ingresso al nostro immenso patrimonio culturale”. Il piano per lo sviluppo dei porti turistici in Sicilia comporterà una spesa complessiva di oltre 200 milioni di euro in buona parte provenienti da fondi Ue.
Piero Messina

BENI CULTURALI: CONVEGNO IN CANADA, UNA VETRINA PER IL NOSTRO PATRIMONIO

Palermo, 4 ottobre 2008 – Organizzato dall’ICOMOS Italia, (International Council on Monuments and Sites) con il sostegno dell’Ambasciata Italiana in Canada, dell’Istituto Italiano della Cultura in Canada e dell’assessorato regionale ai Beni culturali, si è svolto nei giorni scorsi a Quebec City il convengo sul tema: “Il Valore Sociale della Diversità Culturale – La Sicilia e le Unicità del suo Patrimonio”. Alla presenza di oltre 250 delegati, in rappresentanza di 180 paesi partecipanti alla 16ma assemblea mondiale dell’ICOMOS., il presidente Maurizio Di Stefano ha introdotto i lavori, con la relazione sul tema del Convegno. Sono seguiti gli interventi del Michel Petret, Presidente Internazionale ICOMOS, del Direttore del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO di Parigi Francesco Bandarin e dell’Ambasciatore Gabriele Sardo, che ha letto anche i messaggi del ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi e dall’assessore regionale ai Beni culturali Antonello Antinoro. Nel suo messaggio l’assessore Antinoro ha tra l’altro manifestato il ringraziamento all’ICOMOS e alle strutture del Ministero degli esteri in Canada per l’organizzazione del convegno, sottolineando “la stima nei confronti dei partecipanti allo stesso che dedicano la loro vita con passione alla cultura e alla conservazione dei beni culturali”.
Nell’occasione il Capo di Gabinetto Vicario dell’Assessore, Franco Scancarello, ha presentato il video realizzato da “Vision” di Palermo dove, in una suggestiva sequenza di immagini, sono illustrati cinque siti UNESCO siciliani e altri che - senza alcuna titubanza - potrebbero divenirlo. Il video è arricchito dall’illustrazione di alcuni prodotti dell’artigianato e delle arti siciliane e dalle procedure per la loro preparazione, nonché da altri elementi che esprimono la cultura siciliana. “Vogliamo stipulare – ha concluso Scancarello - un patto di collaborazione che ci aiuti a conservare e valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale materiale e immateriale, col coinvolgimento di istituzioni, enti e mecenati dell’intero globo, affinché diventi veramente patrimonio dell’umanità e rappresenti il biglietto da visita della Sicilia nel mondo”.
L’occasione è stata utile anche per discutere delle iniziative da intraprendere per incrementare i flussi di turismo culturale canadese verso la Sicilia.
Francesco Inguanti

POLITICHE EUROPEE: SEMINARIO ALLA REGIONE

Palermo, 4 ottobre 2008 - "La Sicilia nel Mediterraneo: il valore aggiunto della cooperazione europea e la sfida della competitività" è il tema del seminario che si terrà lunedì 6 ottobre presso la sala Alessi di Palazzo d’Orleans, organizzato dal dipartimento di Bruxelles. Interverranno: Fausta Corda, rappresentante della direzione Generale per la politica regionale della Commissione europea; Marinella Marino della Regione Calabria, a nome del Punto di Contatto nazionale del programma europeo di cooperazione interregionale INTERREG IV C; Carmela Cotrone, rappresentante della Regione Campania, titolare del Comitato nazionale del programma MED. Per la Regione Siciliana: Antonio Piceno, responsabile dell’Autorità di Gestione dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera ITALIA-MALTA e ITALIA-TUNISIA e Francesco Attaguile, dirigente Generale del dipartimento di Bruxelles e membro del comitato di Sorveglianza del Programma MED. Alle ore 11,00 è previsto un incontro con la stampa cui parteciperà il Presidente Raffaele Lombardo. L’iniziativa intende sensibilizzare gli attori siciliani, istituzionali e non, sulla necessità e opportunità strategica di orientarsi sempre più all'uso dei principali strumenti di cooperazione che l'Unione mette a disposizione a favore dello sviluppo regionale e locale integrato nello spazio mediterraneo, al fine di incoraggiare e stimolare il passaggio della Sicilia ad una logica di competitività, illustrando i benefici in termini di sviluppo, crescita ed occupazione derivanti dalla partecipazione ai programmi europei di cooperazione.
Francesco Inguanti

XXII^ Borsa di Studio 'Carmelo Miragliotta'

Capo d'Orlando, 4 ottobre 2008 - Si è svolta stamattina al liceo L. Piccolo di Capo d’Orlando la solenne cerimonia di consegna della ‘22^ Borsa di Studio Carmeluccio Miragliotta’, assegnata quest’anno allo studente Antonino Sapienza di Naso, che nel corso del trascorso anno scolastico ha frequentato la 5^ classee dello stesso liceo Lucio Piccolo: lo stesso frequentato da Carmelo Miragliotta. Una cerimonia solenne e commovente quella indetta, come ogni anno, dal Lions Club di Capo d’Orlando... (vai alla pagina)

DONAZIONE ORGANI: DOMANI XIV GIORNATA REGIONALE

PALERMO, 4 ott. 2008 – Avrà luogo domani a Villa Malfitano, con inizio alle ore 9,30 la “XIV Giornata annuale dei donatori di organi”, organizzata dalla Presidenza della Regione siciliana, dal titolo: “Donazione e trapianti: ruolo della comunicazione”. Dopo il saluto dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo e del neo rettore dell’Università di Palermo, Roberto La Galla., il direttore del centro nazionale trapianti, Nanni Costa e di quello regionale, Vito Sparacino illustreranno la situazione dei trapianti nella nostra regione. Seguirà un intervento su “Vontariato e comunicazione” di Ottorino Di Francesco, coordinatore del centro regionale trapianti e un altro su: “Gli aspetti etici dell’attività dei trapianti”, di Salvino Leone, presidente dell’Istituto di Studi Bioetici “Salvatore Privitera”. Modererà i lavori Carmelo Nicolosi., direttore di A.Z. Salute.
Alla manifestazione di quest’anno si darà voce ai protagonisti di alcune storie di trapiantati, attraverso le testimonianza di coloro che hanno donato o ricevuto un organo. Per questo motivo nella seconda parte della mattinata si alterneranno al microfono alcuni testimoni che hanno ricevuto o donato un organo. Francesco Inguanti

SELEZIONI EURODISNEY, BOOM DI CONTRATTI PER PARIGI

Palermo, 4 ottobre 2008 - Hanno avuto un successo superiore alle attese le selezioni per il parco di divertimenti di Eurodisney di Parigi, curate dal servizio Eures dell’assessorato al Lavoro. Alla fine dei tre giorni di colloqui, a Palermo dall’1 al 3 ottobre scorso, sono stati 164 i ragazzi che hanno firmato un contratto di lavoro, ben oltre, quindi, i 100 previsti. “È il numero più alto di contratti firmati nelle selezioni Eurodisney, negli ultimi anni, in tutta Italia – dice Gianfranco Badami, responsabile del servizio Eures della Sicilia - e, quest’anno, in Europa. A testimonianza della bravura dei ragazzi, così come hanno riconosciuto i selezionatori giunti a Palermo da Parigi”. I curriculum arrivati al servizio Eures per la selezione del personale per i servizi del Parco (accoglienza, camerieri, commessi nei negozi di souvenir, addetti alla reception, alle biglietterie e alle pulizie) erano stati 560, mentre i candidati che si sono presentati per i colloqui in lingua straniera sono stati 254. Il 10% circa dei candidati arrivava da città di altre regioni: Milano, Roma, Venezia, Bari, Napoli e Torino. Un giovane siciliano che lavora a Parigi come cameriere è volato a Palermo per sostenere il colloquio: ha superato la prova e tornerà in Francia per lavorare a Eurodisney. I contratti a tempo indeterminato sono 78, mentre quelli a tempo determinato, minimo sei mesi, sono 86. La scelta della durata del rapporto è stata dei ragazzi. I primi, partiranno a novembre, gli ultimi a febbraio prossimo. Per l’assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, “i giovani siciliani hanno dimostrato di avere la preparazione necessaria per affrontare il mercato internazionale del lavoro e la maturità per capire che questa può essere un’opportunità per accrescere il bagaglio di esperienze e professionalità da far fruttare al ritorno in Sicilia. Il servizio Eures - ha concluso l’assessore – ha confermato di essere una realtà affidabile per le imprese straniere che cercano personale in Sicilia e per i giovani che vogliono cogliere le opportunità di lavoro fuori dall’isola, dimostrando che le strutture pubbliche di selezione del personale sono efficienti ed efficaci”. Il prossimo 8 ottobre, a Catania, e il 10, a Palermo, si terranno le selezioni per il personale dello spettacolo del Parco. Per il capoluogo etneo si tratta della prima volta. Sono 350 i curriculum arrivati mentre per l’appuntamento di Palermo ne sono giunti 300. Stanislao Lauricina

FNS: LA RIFORMA FEDERALISTA NON PUO' ESSERE ESTESA ALLA SICILIA

LA RIFORMA IN SENSO FEDERALISTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA NON PUO' ESSERE ESTESA AUTOMATICAMENTE ALLA SICILIA. ESISTE, INFATTI, UN PACTUM BILATERALE CHE FA DELLO STATUTO SICILIANO UN UNICUM NON RIFORMABILE CHE DA' ALLA REGIONE SICILIANA UN RUOLO PARITARIO RISPETTO ALLO STATO
Palermo, 4 Ottobre 2008 - La riforma in senso federalista della Repubblica italiana non può trascurare la esigenza giuridico-costituzionale, oltre che politica, della piena attuazione dello Statuto Speciale di Autonomia per la Regione Siciliana. Uno Statuto, quello Siciliano, che ha radici federaliste e che è fondato su un "PACTUM", oggi non modificabile, perchè storicamente ed istituzionalmente legato alle vicende storiche della lotta del Popolo Siciliano per l'Indipendenza della Sicilia. Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ritengono che sia sbagliato, oltre che politicamente sleale, considerare, pertanto, la Regione Siciliana alla stregua delle altre Regioni, a statuto ordinario o a statuto speciale che queste siano. Piaccia o non piaccia: lo Statuto Siciliano è un UNICUM e come tale va rispettato. Ne consegue che la riforma in senso federalista va trattata, - esclusivamente per le parti che la Regione Siciliana riterrà utili alla Sicilia, - come evoluzione naturale del contenuto della "propria"Carta Costituzional-Statutaria. E dovrà essere discussa e concordata in modo bilaterale fra i Rappresentanti del Governo della Repubblica Italiana e i Rappresentanti della nostra Regione. Ovviamente, soltanto dopo che lo Satuto sarà stato applicato integralmente. E dopo che l'Alta Corte per la Regione Siciliana sarà stata ripristinata e sarà tornata in possesso delle proprie funzioni istituzionali. Ogni iniziativa, - ancorquando adottata con legge costituzionale,- che vada contro i valori, contro le ragioni giuridico-costituzionali, contro la maestà del Diritto, contro il PACTUM, sarebbe priva di valore giuridico, in uno Stato di Diritto quale quello italiano vuole essere. Va da sè una piccola riflessione. La "trovata" di "mangiare" l'Autonomia Speciale della Regione Siciliana, con il pretesto della riforma federalista in corso, ricorda molto la "trovata" di Ferdinando di Borbone, allorchè questi, nel 1816, con il pretesto della istituzione del Regno delle Due Sicilie, si "mangiò" lo Stato Indipendente e Sovrano del Regno di Sicilia. E quest'ultimo, - guarda caso, - aveva pure uno "STATUTO COSTITUZIONALE" speciale ed unico. GIUSEPPE SCIANO', Segretario Politico FNS

Prof. suicida: «C’è un complotto della Procura»

(Il Giornale, 4 ottobre 2008) - Sono scritti in una lettera, ora agli atti della procura di Patti, i motivi che hanno spinto al suicidio Adolfo Parmaliana, 50 anni, noto e stimato docente universitario messinese, autore di numerose denunce contro la mala amministrazione e i legami tra la massoneria, le cosche mafiose della provincia e i colletti bianchi. Nella missiva, sequestrata dai carabinieri, il professore, che si è lanciato da un viadotto dell’autostrada, avrebbe denunciato una sorta di complotto ordito contro di lui dai vertici della procura di Barcellona Pozzo di Gotto che, recentemente, l’aveva rinviato a giudizio per diffamazione.

(Ansa, 3 ottobre 2008) - MAFIA: DOCENTE SUICIDA, IN UNA LETTERA DENUNCE ALLA 'CUPOLA DEI GIUDICI'
PALERMO - Sono scritti in una lettera, ora agli atti della procura di Patti, i motivi che hanno spinto al suicidio Adolfo Parmaliana, 50 anni, noto e stimato docente universitario messinese, autore di numerose denunce contro la mala amministrazione e i legami tra la massoneria, le cosche mafiose della provincia e i colletti bianchi. Nella missiva, sequestrata dai carabinieri, il professore - un passato attivissimo nel Pci, prima, e poi nei Ds - avrebbe denunciato una sorta di complotto ordito contro di lui dai vertici della procura di Barcellona Pozzo di Gotto che, recentemente, l'aveva rinviato a giudizio per diffamazione. "Per lui è stato un colpo durissimo - dice il suo legale, l'avvocato Fabio Repici - Si è sentito tradito dalla giustizia". Nella lettera, Parmaliana punterebbe il dito contro una sorta di "cupola giudiziaria" colpevole, in passato, di avere ignorato le sue denunce su collusioni tra cosche e insospettabili amministratori; ora di averlo punito con un rinvio a giudizio illegittimo, proprio per le battaglie di legalità combattute anche contro certa magistratura. Il docente avrebbe dovuto rispondere davanti ai giudici delle accuse mosse all'ex vicesindaco di Terme Vigliatore, paese in cui viveva, e di due manifesti affissi in paese dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. "Giustizia è fatta - scrisse nel 2005 il professore - gli onesti hanno vinto". "In nessun caso - dice l'avvocato - il mio cliente fece nomi. Le querele sporte contro di lui, inoltre, erano tutte fuori termine e, nonostante ciò, è arrivato il rinvio a giudizio". "Parmaliana era totalmente sfiduciato dalla giustizia barcellonese", continua il legale. Una sfiducia, che - a dire del penalista - l'avrebbe spinto a organizzare il suicidio in modo tale da far ricadere la competenza territoriale su eventuali indagini, non sulla Procura di Barcellona, ma su quella di Patti. Lo proverebbe il fatto che il docente avrebbe scelto di morire buttandosi da un viadotto nel territorio del comune di Patti. Terme Vigliatore darà domani il suo saluto al concittadino da tempo isolato, dicono gli amici, anche da alcuni ex compagni di partito che non avrebbero gradito i suoi attacchi all'ex sindaco diessino Bartolo Cipriano. "E' un'altra vittima di Cosa nostra - commenta il parlamentare del Pd Giuseppe Lumia che ne ricorda le battaglie - bisognerà fare una riflessione seria su cosa è avvenuto in quel territorio, su quanto è stato fatto dalla stessa procura di Barcellona Pozzo di Gotto".

Aprile: Parmaliana, la mafia uccide ancora

Gioiosa Marea: SS 113 resoconto di assemblea pubblica

(3 OTTOBRE 2008)
Giorno 23 Febbraio 2008, presso l’auditorium comunale di Gioiosa Marea si è svolta l’assemblea popolare indetta dalle associazioni riunite per affrontare il problema connesso alla chiusura della s.s.113 in località Schino.
La riunione ha avuto lo scopo, a larga votazione, di individuare le iniziative da intraprendere per la soluzione del problema.
Tutta la cittadinanza presente in massa, ha manifestato il suo malessere e la sua stanchezza per l’attuale situazione di grave disagio in cui versa il paese.
Sono state approvate le seguenti iniziative da intraprendere:

Richiesta al Sindaco di porsi con fascia tricolore e mettersi alla testa di un movimento cittadino per rimuovere la frana e iniziare i lavori, e mettere in atto azione legale ai danni dell’Anas per il recupero degli oneri scaturenti.
Indire una manifestazione di protesta a Palermo in occasione della conferenza di servizio tra Anas, Protezione Civile nazionale e regionale. Nel caso in cui tale conferenza non dovesse avere luogo entro otto giorni, si terrà una manifestazione di protesta a Palermo presso la Regione Siciliana.
Occupazione dell’aula consiliare e consiglio comunale permanente.
Di dare mandato alle associazioni di predisporre gli atti per la class action (recupero dei danni contro i firmatari del protocollo d’intesa).
E’ stato dato mandato alle associazioni di fare un esposto alla Procura della Repubblica per le responsabilità civili e penali nei confronti dei degli enti firmatari del protocollo presso il viceministro Capodicasa.
Nel corso dell’assemblea è venuta fuori la necessità inderogabile di porre un ulteriore richiesta per la realizzazione del mini-svincolo e avere finalmente una valida alternativa ai disagi della 113.
Gioiosa Marea, 23 febbraio 2008
Le Associazioni Riunite
( Lacig- Adic-Piccole e Medie Imprese- Arci-Acli-Rangers Intenational

FEDERALISMO, LOMBARDO: “SVOLTA SIGNIFICATIVA PER UNIFICARE PAESE”

Capri, 3 ottobre 2008 –“Abbiamo sempre creduto alla riforma federalista, convinti che buona parte delle ragioni del divario tra nord e sud vanno ricercate nel centralismo e nelle sue degenerazioni. Congratulazioni a Bossi e alla Lega e al presidente Berlusconi per la tenacia, la coerenza, la determinazione: la riforma sarà una svolta più significativa che non il passaggio all’unificazione forzata del Paese, pagata lacrime e sangue soprattutto dal popolo meridionale”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffale Lombardo, al convegno di Confindustria a Capri. “Lavoreremo – ha continuato Lombardo - per un federalismo equo e solidale che rafforzi le autonomie speciali, presidio non di privilegi, ma di storie, identità e potenzialità diverse. Un federalismo che porti a uguali condizioni di partenza per tutte le regioni, che assicuri una fiscalità di sviluppo e di coesione, che acceleri la ripresa del sud, e che l’Europa dovrà consentire. Siamo pronti – ha concluso il presidente della Regione - ad affrontare una fase storica di sacrifici e di assunzione di responsabilità, cui si accompagnerà la valorizzazione delle nostre risorse, soprattutto quelle umane, e che segnerà la fine di un secolare saccheggio e porterà alla vera unità del Paese”. Gregorio Arena

FEDERALISMO, LOMBARDO: “REGIONE RESTITUIRA’ RISORSE DESTINATE A CATANIA”

CAPRI – “La Regione Siciliana restituirà al Tesoro i 140 milioni che il Governo nazionale ha stanziato per il comune di Catania”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffale Lombardo, al convegno di Confindustria a Capri. “E’ la prima risposta – ha spiegato Lombardo - che il Governo regionale intende dare adeguandosi fin da subito al nuovo stile imposto dal federalismo fiscale. Verificheremo se quei 140 milioni erano destinati alla Sicilia: altrimenti, se le risorse avevano altre destinazioni, prendiamo l’impegno di restituirli entro due anni. Non vogliamo in nessun modo che si pensi a questo stanziamento come ad un regalo per una città siciliana”. Gregorio Arena

PROGRAMMAZIONE: GABRIELLA PALOCCI LASCIA LA DIREZIONE REGIONALE

Palermo, 3 ottobre 2008 - Gabriella Palocci, dirigente generale della Programmazione, ha concluso il suo impegno professionale presso la Regione Siciliana. Alla risoluzione del rapporto, precedentemente richiesto dalla stessa nella scorsa primavera e a cui Lombardo aveva chiesto di soprassedere, si è giunti consensualmente oggi, dopo un incontro col Presidente. Lombardo ha manifestato l’apprezzamento e il ringraziamento di tutto il Governo regionale “per la dedizione e il qualificato impegno espresso in tanti anni di duro lavoro, in un settore strategico per tutta l’economia regionale”. “Gabriella Palocci ha espresso nella sua attività – ha detto Lombardo – energia, competenze e rigore universalmente riconosciute, anche in sede comunitaria, riuscendo a conseguire qualificati e lusinghieri risultati, proprio nel settore dei Fondi strutturali dove avevamo accumulato più ritardi”. Francesco Inguanti

Valle del Mela: la TAT chiede i danni ambientali

Milano lì 8 settembre 2008

Agenzia Europea dell'Ambiente
European Environment Agency
1050 Copenhagen K- Denmark
- Centro Europeo per la Prevenzione e
- il Controllo delle Malattie(ECDC)
European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC)
United Nations Regional Information Centre (UNRIC) 1040 Brussels- Belgium- UNRIC Website
MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA
DEL TERRITORIO E DEL MARE
Via Cristoforo Colombo 44 - 00147-ROMA
DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE
PEC DGSalvaguardia.
AL Ministero per i Beni e le Attività Culturali
D. G. per la Qualità e la Tutela del Paesaggio l’Architettura e
l’Arte Contemporanee -Servizio II – Qualità del Paesaggio – ROMA
Al Presidente della Regione Sicilia- PALERMO
All’Assessore Regionale INDUSTRIA On. P. Gianni
All’Assessore Regionale del TERRITORIO e dell’AMBIENTE
On. G. Sorbello - Servizio II – VIA/VAS - PALERMO
All’Assessore Provinciale Al TERRITORIO Gaetano Duca
c/o Provincia Regionale di Messina
All’Assessore Provinciale All’AMBIENTE Pietro Petrella
c/o Provincia Regionale di Messina
Al Sindaco del Comune di Monforte San Giorgio (ME)
Al Presidente Consorzio A.S.I.-MESSINA
ARPA SICILIA - PALERMO
DIREZIONE GENERALE A.U.S.L. 5 – MESSINA
CODACONS – ROMA-CATANIA
W.W.F.- ROMA-SICILIA
LEGAMBIENTE-ROMA
M.A.N.- MESSINA
UNITI CONTRO LA SNAM- Monforte Marina (ME)

OGGETTO: Cosa Scaricano ?

Dalla foto in allegato si può rilevare in che condizioni ho trovato la mia auto la mattina del 19/08/2007, malgrado i cartelli assicurano che le emissioni sono sotto soglia.
Non mi pare una cosa da trascurare, questi veleni contaminano tutto l’ambiente, le campagne e forse anche l’acqua – Per eliminare le macchie non è stato sufficiente il semplice lavaggio, ho dovuto ricorrere alla carrozzeria – Il luogo ove era parcheggiata l’auto è la abitazione che uso nel periodo estivo, parte alta di Pace del Mela, antico borgo, caratterizzato da alcuni edifici antichi e che domina il lacerante spettacolo industriale della Valle del Mela – Ho sostenuto e tutt’ora sostengo l’operato della TSC , ho vissuto le esperienze ed i confronti credo, più significativi per attenuare tale triste realtà, tante promesse, inutili impegni, tanto da fa apparire vero il detto “la mamma degli imbroglioni è sempre incinta”. Basta con le inutili promesse, occorre una vera azione efficace , chiediamo i danni e fermiamo l’inquinamento- Chiediamo i danni al patrimonio ed alla salute, chiediamo che i responsabili si attivino per una vera ambientalizzazione degli impianti e che da un ampio confronto emerga un piano di risanamento da tutti condiviso, chiediamo che le istituzioni locali e regionali svolgano in modo responsabile il loro compito-
Chi inquina commette un grave reato chi lo permette diventa complice.. L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona con grave squilibrio con i cicli naturali esistenti.
Inquinamento: locale e globale. Siamo in presenza di un inquinamento a livello locale che coinvolge un livello globale. Siamo in presenza di emissioni con probabile tossicità cronica :
sostanze cancerogene, in grado di provocare il cancro. Alcune sostanze scientificamente dimostrate essere cancerogene, fibre di amianto, composti del cromo esavalente, cloruro di vinile, benzo(a)pirene (un tipo di diossina, catrame nel fumo di sigarette, raggi X e UV;
sostanze teratogene, in grado di provocare malformazione sui feti; tra queste: mercurio metile, composti del piombo, alcool, dietilstilbestrol (DES), talidomide, raggi X; sostanze mutagene, in grado di innescare delle mutazioni che possono portare al cancro; tra queste: composti di piombo e mercurio, benzo(a)pirene, gas nervino, raggi X e UV. Si teme la presenza di sostanze tossiche nell'atmosfera: arsenico, amianto, benzene, cadmio, tetracloruro di carbonio, cromo, diossano, dibromuro e dicloruro di etilene, piombo inorganico nichel, nitrosoammine, percloroetilene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), cloruro di vinile, clorofluorocarburi (CFC).
Si teme la presenza di agenti inquinanti nell'aria quali il particolato prodotto dalle combustioni con conseguenze definibili “nanopatologie”. Vai a: Navigazione, cerca
Le nanopatologie sono patologie indotte dall'inalazione, dall'ingestione o, comunque, dall'ingresso di particelle inorganiche non biodegradabili e non biocompatibili, di dimensioni micro- e nanometriche, nell'organismo umano o animale. Il termine fu coniato nel 1999 dalla dott.ssa Antonietta M. Gatti dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia e fu, nella sua versione inglese, il titolo di un progetto europeo ("Nanopathology") da lei ideato e coordinato tra il 2002 e il 2005.
Alcuni effetti sulla salute causati dal particolato fine (sia di natura organica che inorganica) sono già noti da tempo. La pneumoconiosi in genere (asbestosi, silicosi, talcosi, ecc.) o il mesotelioma nelle sue forme pleurica e perritoneale sono tra questi. Numerosi studi epidemiologici hanno infatti mostrato una chiara correlazione tra malattie cardiovascolari e respiratorie, da un lato, e quantità e concentrazione nell'ambiente di particelle (particulate matter, PM) di diametro aerodinamico medio inferiore a 10 micron (PM10) o a 2,5 micron (PM2,5). Esistono ampie prove che dimostrano come la facilita' con cui il particolato entra nell'organismo dipenda in massima parte dalle sue dimensioni, al diminuire delle quali corrispondono maggiori quote d'ingresso.
Indizi epidemiologici
La novita' della ricerca, la sua ancora scarsa diffusione, pur con l'interesse in grande aumento, e il fatto che il nanoparticolato (non liquido o idrosolubile) sia in grandissima parte di origine antropica assai recente fanno si' che non esistano studi epidemiologici estesi sull'argomento, richiedendo questi tempi assai lunghi. Esistono, comunque, lavori (citati) sulle malattie cardiovascolari e dell'apparato respiratorio, cosi' come diverse ricerche condotte intorno ad inceneritori di rifiuti, grandi produttori di nanopolveri. Tutti questi denunciano un aumento di diverse patologie, particolarmente di natura oncologica.
Recentemente abbiamo avuto a che fare con elaborati come “studio impatto ambientale” o ancor meglio “Valutazione Impatto Ambientale”, e mi sembra opportuno chiarirne il concetto.
Vai a: Navigazione, cerca
La valutazione di impatto ambientale (VIA) è uno strumento di supporto per l'autorità decisionale finalizzato a individuare, descrivere e valutare in termini monetari gli effetti dell'attuazione o meno di un determinato progetto. Consiste in una procedura di tipo tecnico - amministrativo, svolta dalla pubblica amministrazione o chi per essa, basandosi sia su informazioni fornite dal proponente un determinato progetto, sia sulla consulenza data da altre strutture della pubblica amministrazione, nonché dalla partecipazione di gruppi sociali appartenenti alla comunità.
In questo contesto con "impatto ambientale" si intende l'insieme degli effetti causati da un evento, un'azione o un comportamento sull'ambiente nel suo complesso (non necessariamente ambiente naturale). L'impatto ambientale - da non confondere quindi con inquinamento o degrado - mostra quali effetti può produrre una modifica, non necessariamente negativa, all'ambiente circostante inteso in senso lato (sociale, economico ecc.). Si cerca cioè di prevedere quali saranno i costi ed i benefici (valutati in termini strettamente monetari) nel caso in cui si verifichino delle modifiche di uno stato di fatto.
Procedura
La procedura di VIA è un insieme di:
dati tecnico-scientifici su stato, struttura e funzionamento dell'ambiente;
dati su caratteristiche economiche e tecnologiche dei progetti;
previsioni sul comportamento dell'ambiente e interazioni tra progetto e componenti ambientali;
procedure tecnico-amministrative;
istanze partecipative e decisionali (partecipazione pubblica);
sintesi e confronto fra costo del progetto e dei suoi impatti e benefici diretti/indiretti del progetto.
Nella VIA sono valutati e computati effetti diretti o indiretti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi.La VIA viene effettuata considerando i seguenti fattori ambientali, anche in correlazione tra di loro:
essere umano, fauna e flora
suolo, acqua, aria, fattori climatici e paesaggio
beni materiali e patrimonio culturale.
È evidente che, dovendo confrontare in termini monetari benefici e danni apportati da un progetto a questi fattori, un aspetto molto delicato è l'attribuzione di un valore economico ad essi. Per fare un esempio semplificato, nella VIA di una attività molto inquinante andrà dato un valore economico all'aumento dei posti di lavoro così come al probabile aumento di malattie nei residenti, ed i due valori espressi in € andranno confrontati.
Procedura di verifica (screening)
La procedura di verifica o screening è una procedura tecnica - amministrativa volta ad effettuare una valutazione preliminare della significatività dell'impatto ambientale di un progetto, determinando se lo stesso richieda, in relazione alle possibili ripercussioni sull'ambiente, lo svolgimento successivo della procedura di valutazione dell'impatto ambientale.
Procedura di delimitazione del campo d'indagine (scoping)
L'analisi costi-benefici (cost-benefit analysis), in microeconomia, economia pubblica ed economia industriale, indica genericamente l'insieme delle tecniche di valutazione dei progetti di investimento basate sulla misurazione e la comparazione di tutti i costi e i benefici direttamente e indirettamente ricollegabili agli stessi.
L'analisi viene condotta in genere riportando ogni unità di input in unità di costi elementari e ogni unità di output in unità di benefici elementari. Ad ognuna di queste unità si tenta poi di dare un valore quanto il più possibile oggettivo, rendendolo in tal modo misurabile e confrontabile. Il costo totale, di conseguenza, è la somma dei valori delle singole unità di costi elementari, mentre il beneficio totale è, analogamente, la somma dei valori delle singole unità di benefici elementari.
Il VIA della centrale di compressione SNAM di Monforte Marina, ad esempio ci sembrava un po’ limitata, sia per lo screening che per lo scoping ed inoltre non abbiamo rilevato alcuna istanza partecipativa e decisionale (partecipazione pubblica). In riferimento alla recente conversazione telefonica con l’Ass.re provinciale all’Ambiente Sig. Petrella siamo ancora in attesa di ricevere dallo stesso i risultati dell’incontro con i Sindaci avvenuto il 4 settembre cm, desideriamo capire se la sua è una iniziativa di soccorso o di pianificazione, desideriamo ancora sapere nell’ambito di quale strategia egli si muove e se è sempre valida la sua affermazione “la centrale di compressione non si farà”- In merito alla azione del risarcimento si informa che azione analoga è stata fatta a Taranto e che ha visto la condanna dei dirigenti del siderurgico per inquinamento ambientale. Il Comitato “Taranto Futura” ritiene “inspiegabile” il comportamento della Provincia e del Comune per aver ritirato la costituzione di parte civile, a fronte di ciò ha deciso di avvalersi dell’art. 3 del Testo unico Enti Locali, secondo cui ciascun elettore può far valer in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano proprio a Comune e Provincia. Speriamo di non trovarci nella medesima condizione . Il Vice Presidente, Arch. Salvatore Crisafulli
RASSEGNA STAMPA

PROGETTO "DIRITTO DI TUTTI AL TURISMO"

Italiani nel mondo / GIOVANI CAMPEGGIATORI E ADULTI ITALO-ARGENTINI PROTAGONISTI DEL PROGETTO "DIRITTO DI TUTTI AL TURISMO" PROMOSSO DALL’ISTITUTO REGIONALE SICILIANO FERNANDO SANTI
PALERMO02/10/2008 - Sono giunti lunedì scorso, 29 settembre, in Sicilia, i giovani campeggiatori italo-argentini, per la gran parte originari dei comuni dei Nebrodi e delle Madonie, i quali per circa due settimane fruiscono del soggiorno presso la Tenuta Luogo Marchese sita nel territorio di Pollina (PA), nel cuore del Parco delle Madonie. È un’iniziativa di turismo sociale che utilizza la combinazione mare-monti e fa così conoscere l’ambiente e la natura del Parco delle Madonie e del Parco dei Nebrodi, il mare e la meravigliosa costa compresa tra il messinese e il palermitano (Tindari, Capo d’Orlando, Brolo, S. Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Finale di Pollina, Cefalù, Lascari, Campofelice di Roccella, ecc.).L’iniziativa, che rientra nel progetto "Diritto di tutti al turismo", è patrocinata dalla Regione Siciliana, che ha affidato l’organizzazione all’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, organismo riconosciuto dalla Regione quale operatore di turismo sociale e destinatario della legge regionale 55/80 e 38/84 a favore dei siciliani all’estero.I giovani, anche quest’anno, effettueranno escursioni di vario tipo: quelle legate al turismo delle radici (Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Gagliano Castelferrato, Vittoria), al turismo culturale (Cefalù, Monreale, Palermo, Piazza Armerina, Santo Stefano di Camastra, Tindari, Siracusa) e al turismo ambientale (Castelbuono, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Isnello).Domenica 5 ottobre giungerà in Sicilia un secondo gruppo di adulti italo-argentino, i quali fruiranno di un soggiorno di circa 7 giorni presso l’Hotel S. Lucia Le Sabbie d’Oro di Cefalù. Gli stessi effettueranno numerose escursioni, alcune congiunte con i giovani italo-argentini, come quella che si effettuerà nella stessa giornata di domenica 5 ottobre, quando saranno ricevuti dal sindaco di Castel di Lucio e dalle altre rappresentanze istituzionali presenti e parteciperanno alla Festa del Patrono San Placido, guidati da Marcela Mammana, originaria di Castel di Lucio, presidente dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi in Argentina e componente del Comites di Cordoba, città nella quale vivono oltre trentamila persone, messinesi e palermitani, originarie di Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, S. Stefano di Camastra, Gangi, Tusa, Geraci Siculo, San Mauro Castelverde e Pollina.Altra significative iniziative comuni, legate al turismo di ritorno, si terranno martedì 7 ottobre a Vittoria, quando le due comitive, che comprendono anche siciliani residenti a Mar del Plata, che si sta gemellando con la città di Vittoria, saranno ricevuti dal sindaco Giuseppe Nicosia, mentre mercoledì 8 ottobre, dopo essere stati ricevuti dalle rappresentanze istituzionali di Enna, incontreranno il sindaco di Gagliano Castelferrato, che, al pari dei sindaci di Enna, Villarosa, Regalbuto, Pietraperzia, esprime una forte comunità in Argentina. Sia i giovani campeggiatori sia gli adulti beneficiari del turismo sociale saranno ricevuti lunedì 6 ottobre a Palermo, a Palazzo Comitini, dal presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti.Il presidente Avanti è stato invitato in Argentina, unitamente ad una rappresentanza dei comuni e della provincia di Palermo, nelle città di Rosario, Cordoba, Mar del Plata e Buenos Aires, ove l’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi anche nell’edizione 2008 della Fiera Internazionale del Turismo gestirà uno stand situato nell’area internazionale della Fiera, che si terrà dall’1 al 4 novembre prossimi.Il presidente della Provincia di Palermo è stato invitato, altresì, a partecipare al convegno che si terrà a Buenos Aires domenica 2 novembre all’Auditorium della FIT sul tema "Turismo sostenibile, turismo sociale, diritto di tutti al turismo", con la presenza di rappresentanze istituzionali e operatori del turismo dell’Argentina, del Brasile del Sud e dell’Uruguay. (aise)

SCOMMESSE IPPICHE, GERMANA' SOLLECITA INTERVENTI URGENTI

L’on. Nino Germanà, neo deputato di Brolo del PDL, succeduto al padre Basilio, è tra i firmatari di una interpellanza urgente a due Ministri riguardo le scommesse ippiche

"I Ministri in indirizzo (il Ministro dell'economia e delle finanze e quello delle politiche agricole, alimentari e forestali ndr) non ritengono urgente, per i profili di rispettiva competenza, adottare i provvedimenti necessari alla tutela e salvaguardia del mercato nazionale delle scommesse ippiche, delle relative entrate erariali e dell'intera filiera produttiva attraverso opportuni interventi sulla struttura distributiva del prodotto scommesse, in particolare prevedendo di allargare la presenza delle scommesse ippiche ai negozi già autorizzati alle scommesse sportive"?È quanto si chiede con un'interpellanza urgente che vede come prima firma quella del deputato Giuseppe Francesco Maria Marinello, seguita da quelle dei colleghi alla Camera Marinello, Gioacchino Alfano, Romele, Mario Pepe (Pdl), Tortoli, Traversa, Misuraca, Pagano, Angela Napoli, Garagnani, Grimaldi, Moroni, Marsilio, Giudice, Iannarilli, Mistrello Destro, Vitali, Zorzato, Vincenzo Antonio Fontana, Corsaro, Franzoso, Toccafondi, Gregorio Fontana, Lainati, Germanà, Cicu, Bernardo, Torrisi, Gibiino, Porcu, Lisi, Laboccetta, Mariarosaria Rossi, Lorenzin, Berardi, Scalia, Pizzolante, De Girolamo, Milanato, Patarino, Costa. amr - 19/09/2008 - 16:04

S. Angelo di Brolo: L`Italia di oggi e la Germania dei naziskin

17 settembre 2008 -I fatti di Milano e quelli di S.Angelo di Brolo sono solo in culmine di un clima politico preparato per mesi dai politici e dai media. Un clima in grado di mobilitare dal nulla una folla di duecento persone un paese con 3.000 abitanti contro un “nemico” fittizio. Un giornalisto tedesco che da anni vive in Italia, racconta le agghiaccianti analogie con i primi anni `90 nella Germania della riunificazione, quando i naziskin diedero vita ad una serie di atti gravissimi, compresi i tre giorni di pogrom a Rostock, pericolosamente minimizzati di Roman Herzog

Vedere le immagini del 16 settembre 2008 (e quelli che mi conoscono bene sanno che spesso non mi fido affatto delle immagini) di S. Angelo di Brolo (paese in provincia di Messina) era troppo.
Hanno attivato il profondo desiderio di esprimermi subito in confronto a quello che resta della sempre debole forza alternativa in questo paese, che ho scelto come mia base di esprimermi come straniero, anche se straniero privilegiato, perché tedesco.
Gli avvenimenti degli ultimi mesi in italia con la punta dell’iceberg di questi ultimi giorni, cioè il raid razzista della popolazione di S. Angelo di Brolo contro un pullman con 100 richiedenti di asilo della Somalia e l’assassino dell’ Italiano Abdul originario del Burkina Faso a Milano mi ricordano troppo una realtà che ho cercato di lasciare di dietro, che però corre di dietro di me, sicuramente perché è soltanto un immagine della realtà umana che non ha confini.
Queste immagini mi fanno ricordare quello che ho vissuto in Germania negli anni 90 e che pensavo fosse superato, o che fosse una cosa ben tedesca, per la sua rigidità. Vedo nuovamente che non è per niente così. È peggio ancora, perché sappiamo bene che è soltanto la punta dell’iceberg, sappiamo che da anni si muore in Italia per violenza razzista e fascista.
E sappiamo pure, che l`Italia è un paese che mai ha fatto i conti con il suo passato fascista, un paese dove la gloriosa “resistenza” ha reso possibile alla sinistra di togliersi il peso di dover fare i conti con il fascismo. È soltanto per questo che una riattivazione del fascismo, come quella che viviamo in questi giorni, e come si viveva negli anni `70 già una volta in questo paese, è possibile.
Quando dopo la caduta del muro nella nuova Germania sorgono i primi problemi economici a causa della “unificazione”, cioè della rottamazione della base produttiva del socialismo reale da parte dalle grandi multinazionali dell’ovest, i primi a sfruttare la situazione sono i movimenti della destra, non soltanto della estrema destra nazista e neonazista, ma pure la cosiddetta destra democratica. Il nemico è subito identificato, sono gli “stranieri” i colpevoli per tutto il male che accade. È un meccanismo psicologicamente povero, assai semplice ma molto efficace che i politici di qualsiasi ora hanno sempre saputo e sanno ancora strumentalizzare. Quando nel settembre 1991 si tentava di bruciare vivi i primi “stranieri” (o come si suole dire qua “extracomunitari”) a Hoyerswerda attaccati dalla popolazione del paese comandato da un gruppo neonazista, un piccolo paese come S. Angelo di Brolo vicino Berlino, stavo all’estero, lavorando nel quotidiano argentino Pagina/12.
Sentivo una rabbia ma sopra tutto una enorme impotenza, quando entravo di mattina nella redazione e chiedevo al mio capo di «internacionales» di scrivere l’ editoriale. Me lo concedeva e ricordo che scrivevo dell’ enorme paura che avevo in confronto a quello, che stava allora ancora per venire. Quello che succedeva a Hoyerswerda era un fanale, l’inizio di una ondata di violenza neonazista e di estremismo di governo che durava tutti gli anni `90 e che tuttora non è finito (perché non finiscono mai queste ondate soltanto se si dedica meno attenzione). Non mi ha soddisfatto il fatto che ho avuto molta ragione. Invece sapevo che scrivere è poco, o meglio detto niente in confronto a certe realtà troppo violente perché fisiche. Volevo esserci in Germania per fronteggiare quello che accadeva, fisicamente, assieme agli altri ben decisi. Ma rimaneva soltanto l’impotenza e il giornale dove lavoravo.
Tornato in Germania un anno dopo non mancavano opportunità di assistere a ben peggio durante gli anni. Erano gli anni quando continuamente venivano ammazzati in Germania una decina di “stranieri” per mese (ora sono “soltanto due decine l’anno, ma non si riporta più, perché “motivi razzisti non ci sono…”).
Quando bruciavano i grattaceli di Rostock Lichtenhagen nell`agosto del 1992 mentre all’inizio la televisione regionale, poi quella nazionale e dopo un giorno quella internazionale trasmettevano le immagini in diretta sugli schermi degli spettatori di tutto il mondo, ci volevano poche ore per mobilitare un gruppo ben deciso di alcuni centinaia di persone da Berlino che ci recavamo sul posto. Arrivato lì cercavamo di “difendere” gli immigrati, 400 richiedenti asilo in un CPA e abitanti comuni, 115 persone di non-origine tedesca che vivevano da anni in blocchi di cemento stile Librino (quartiere popolare di Catania) al di fuori della città accanto al CPA. Ma le tremila persone della popolazione di Rostock che avevano ascoltato da settimane il discorso dei politici che parlavano di sicurezza, di stranieri che arrivano in massa, che tolgono il “nostro” lavoro (quelli della destra neonazista aggiungevano chiaramente che strappano le “nostre” donne etc.), quelle tremila persone assieme a ben 400 neonazisti armati erano troppo decisi.
Con le nostre due o tre cento persone non siamo riusciti a combinare quasi niente, eppure solo per miracolo in questi giorni non c’era nessun morto sebbene centinaia di feriti, perché la folla dopo aver assediato i grattaceli gridando “fuori tutti gli stranieri” aveva prima attaccato gli stessi e soprattutto le finestre con delle pietre e tiri di pistola, per mettere finalmente fuoco al primo piano al grido “vi bruciamo tutti”. Mi ricordo bene del sentimento di impotenza che avevamo tutti, quanti in quei giorni e del pensiero che avevamo in molti: così deve essere stato nel ’33…
Durava tre giorni il pogrom di Rostock Lichtenhagen, mentre la polizia assisteva ai fatti dall’inizio non intervenendo, perché “in pochi” e per paura della folla (e perché stava ben d’accordo con quello che succedeva, così come i politici) attivandosi però subito contro noi che eravamo venuti per “difendere i migranti”. Eppure in quest’occasione come in tanti altri della “nuova Germania” fino ad oggi i politici, sociologi, psicologi, la chiesa, i media, eccetera non si stancavano e non si stancano mai di ripetere continuamente, che non si tratta di avvenimenti razzisti o di ideologia politica. Come ora anche in Italia. A Milano oppure a S. Angelo di Brolo. Mentre il neofascismo prende tranquillamente la sua strada, tutti sempre non si accorgono di niente. La cecità sembra uno dei mali più grandi dell’umanità, sopratutto della cosiddetta “sinistra”.
Come qua in Italia allora, a Milano dove non si trovano elementi razzisti. Oppure a S. Angelo di Brolo dove la popolazione ripetendo le frasi ben preparate dai politici, chiedeva sempre e di nuovo, “chi garantisce la “sicurezza” della popolazione”, di un paese di 3.000 abitanti se si facesse venire 100 migranti richiedenti asilo del Somalia, soprattutto donne, per soggiornare in una struttura inefficiente, spostati dal centro affollato di Lampedusa. Sicurezza di cosa? E contro cosa?
Ragazzi, non scherziamo. Quello che viviamo oggi in Italia è molto più brutto di quanto Famiglia Cristiana o altri pensano. In questo paese viene preparato e attivato da mesi da politici fascisti, sopportato dalla ex-sinistra che vuole essere centro, un clima razzista di violenza contro il diverso che si mette subito in pratica. Lo dimostrano tutti quanti i fatti, dai campi rom di Napoli bruciati, agli attacchi contro omosessuali in tutto il paese, le iniziative di “sicurezza” locale che sono piuttosto squadriglie, il filo spinato intorno al CPA di Lampedusa eccetera, eccetera, eccetera.
Non è che è un pericolo, ha già vinto questo clima, funziona, è in grado di mobilitare dal nulla una folla di duecento persone di un paese con 3.000 abitanti contro un “nemico” liberamente scelto, che pensano essere colpevole per tutto quello che non hanno. In Italia il fascismo sta al governo, in un paese non-cosciente del suo passato fascista e dei legami fra il regime di Mussolini e la repubblica del dopoguerra, eppure una opposizione non c’è, e nessuno sembra preparato, e pochi sembrano riuscire a comprendere quello che accade.
Quanto ci vuole? Quanto ci vuole per arrivare ad attacchi stile Rostock Lichtenhagen? E quanto ci vuole per fare uscire quello che resta della gente che pensa dalla loro riservatezza?Qua in questo paese ci vuole coraggio, molto coraggio e gente in grado di reagire praticamente, subito. Non c’è più tempo di organizzarsi o discutere. È l’ora della pratica, così pochi che siamo, ma è l’ora della pratica. Non dormite troppo. Roman Herzog FONTE
Roman Herzog (nato il 5 aprile 1934) è un politico tedesco (CDU) ed è stato il Presidente della Germania dal 1994 al 1999. He was the first President of the Federal Republic of Germany to be elected to office after the reunification of Germany that took place in 1990, and the second person to serve as all-German head of State since the end of WWII. Egli è stato il primo Presidente della Repubblica federale di Germania ad essere eletto per ufficio dopo la riunificazione della Germania che ha avuto luogo nel 1990, e la seconda persona a servire come tutti i tedesco-capo di Stato dopo la fine della seconda guerra mondiale.
N. B. – Il ns. blog intende alimentare un dibattito positivo per il comprensorio di cui la nostra località fa parte. In questa ottica pubblica articoli di opinione, come in questo caso, quando ravvisa autorevolezza o forte motivazione, senza che ciò debba essere motivo di condivisione. In questo caso la nostra conoscenza della comunità di S. Angelo di Brolo, civilissima e accogliente, e durezza delle parole di un ex capo di Stato quale Herzog è stato, ci inducono a pubblicare per intero l’articolo.

SANITA’: RUSSO, POSITIVA LA CONFERENZA PER LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

Palermo, 2 ottobre 2008 - L’ARS ha istituisce la conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale. “La sua approvazione all’unanimità è certamente un segnale di buon auspicio per il futuro - detto oggi l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, dopo la sua approvazione della legge ed è, soprattutto, il segnale che quando si mettono in campo buone idee il consenso prescinde dalle divisioni dei partiti”. “La soddisfazione - aggiunge Russo - è maggiore perché si tratta della mia prima proposta di legge. Sarebbe anche il caso di dire “meglio tardi che mai”, considerato che la conferenza permanente nasce con 16 anni di ritardo rispetto alla previsione nazionale. Questa legge realizza e permette una capillare partecipazione delle autonomie locali con le quali instaurare un intenso e importante confronto, così come avevo annunciato tre mesi fa in aula nel corso del dibattito sulla sanità”. La “Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale” sarà un organismo rappresentativo delle autonomie locali con specifiche competenze consultive sia nell’ambito della programmazione sanitaria, sia nei procedimenti di valutazione e di revoca dei direttori generali delle Ausl e delle Aziende ospedaliere. Sarà composta dall’assessore regionale alla Sanità e da quello alla Famiglia e alle Politiche sociali; dai presidenti delle conferenze dei sindaci dei comuni ricompresi nell’ambito territoriale delle Ausl; da un rappresentante dell’Anci (associazione dei comuni) e uno dell’Urps (unione delle province). La partecipazione alle sedute della Conferenza è a titolo gratuito. Tra i compiti del neonato organismo c’è quello di esprimere parere obbligatorio sul progetto del Piano sanitario regionale (formulando eventualmente osservazioni e proposte) e sui programmi regionali di edilizia sanitaria e dotazioni tecnologiche connessi con l’attuazione del Piano sanitario regionale. La conferenza, inoltre, partecipa alla verifica della realizzazione dei piani attuativi locali delle Aziende ospedaliere.
Guido Monastra

LAVORI PUBBLICI: GENTILE RISPONDE A DI BENEDETTO, “STIAMO PREDISPONENDO IL PIANO; INFONDATI I TIMORI DEL PD”

Palermo, 2 ottobre 2008 - L'assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Gentile, in risposta all'interrogazione del deputato del Pd all’Assemblea regionale, Giacomo Di Benedetto, sui mutui casa e sulle ragioni per le quali non è stato ancora varato il relativo provvedimento, dichiara che “il bando è in fase di predisposizione, in considerazione, tra l’altro, del breve tempo trascorso dal mio insediamento”. “Il bando - prosegue Gentile - sarà pubblicato subito dopo le necessarie riflessioni su una norma non priva di diverse interpretazioni”. L’assessore Gentile assicura, inoltre, che “non esiste il rischio di perdere le risorse: si tratta di contributi in conto interessi la cui annualità 2008 potrà essere trasferita all’anno successivo”. “Il problema della casa - conclude Gentile - è molto avvertito dal governo regionale e in tale direzione si muove la nostra azione politica e amministrativa, nel rispetto delle risorse disponibili e delle competenze. Noi crediamo e puntiamo verso tale iniziativa, perché mette in moto cantieri, occupazione ed economia, ed apprezzo che i rappresentanti del Pd la pensino allo stesso modo”.
Luisa Miccichè

TRASPORTI: BUFARDECI “PER TRATTE AEREE SOCIALI GARA DA 18 MILIONI”

Palermo, 2 Ottobre 2008 - “Non è vero che non si trovano le risorse per i collegamenti aerei con le isole minori. Lo dimostra il risultato della conferenza di servizio che proprio l'altro ieri ha dato il via libera all'Enac per le gare che affideranno le tratte aeree sociali dalle isole minori e da Trapani. Si tratta di importi notevolmente superiori ai dieci milioni di euro di cui parla il vicesindaco di Lampedusa”. E' la replica del vicepresidente della Regione siciliana Titti Bufardeci alla senatrice Angela Maraventano. “Per il bando di gara Stato e Regione siciliana metteranno a disposizione oltre 18 milioni di euro – continua Bufardeci – e saranno introdotte misure per evitare disservizi, escludendo tra l'altro la possibilità di rescissione unilaterale del contratto da parte del vettore aggiudicatario. Si procederà con due soli lotti di gara, uno per gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria, l'altro per i collegamenti da Trapani”. Piero Messina

TRASPORTI: BUFARDECI “PER TRATTE AEREE SOCIALI GARA DA 18 MILIONI”

Palermo, 2 Ottobre 2008 - “Non è vero che non si trovano le risorse per i collegamenti aerei con le isole minori. Lo dimostra il risultato della conferenza di servizio che proprio l'altro ieri ha dato il via libera all'Enac per le gare che affideranno le tratte aeree sociali dalle isole minori e da Trapani. Si tratta di importi notevolmente superiori ai dieci milioni di euro di cui parla il vicesindaco di Lampedusa”. E' la replica del vicepresidente della Regione siciliana Titti Bufardeci alla senatrice Angela Maraventano. “Per il bando di gara Stato e Regione siciliana metteranno a disposizione oltre 18 milioni di euro – continua Bufardeci – e saranno introdotte misure per evitare disservizi, escludendo tra l'altro la possibilità di rescissione unilaterale del contratto da parte del vettore aggiudicatario. Si procederà con due soli lotti di gara, uno per gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria, l'altro per i collegamenti da Trapani”. Piero Messina

Il 10 ottobre Messina su Rai Tre coi suoi 'bravi ragazzi'

Venerdì 10 ottobre “Farò strada” all’interno del programma TrebisondaSarà Arezzo, con la Giostra del Saracino e con il carnevale dell’Orciolaia, ad aprire, venerdì 10 ottobre, le trasmissioni pomeridiane di Rai Tre rivolte ai ragazzi.“Farò strada” è la prima puntata di una serie settimanale che proseguirà con ambientazioni e riprese effettuate in numerose città italiane tra cui, nelle prime puntate Messina, Avezzano e Milano.È stata la produzione Rai, considerate le bellezze artistiche dell’ambientazione, a decidere di dare il via alla serie iniziando proprio da Arezzo. Così sul piccolo schermo, in quella che una volta era “La TV dei ragazzi”, i bambini di tutta Italia vedranno in azione la macchina in cartapesta di Topolino del Carnevale dell'Orciolaia condotta da Gianfrancesco Chiericoni, il popolare araldo della Giostra, diventato per l’occasione lo “zio mago” di Rita, la bambina protagonista scelta durante la giornata di provini fatti al teatro Pietro Aretino.Le riprese effettuate nello scorso mese di luglio per le strade cittadine, in piazza del Duomo, al Prato, a palazzo Alberti, alla scuola Pio Borri e, ovviamente, nella splendida cornice di Piazza Grande, hanno visto la collaborazione dell’ufficio Turismo Giostra del Saracino e Folklore del Comune di Arezzo, degli agenti della Polizia Municipale, dell’associazione Sbandieratori di Arezzo, del Gruppo Musici della Giostra del Saracino, del Quartiere di Porta Crucifera e degli organizzatori del Carnevale Aretino dell’Orciolaia.La trasmissione “Farò strada” porterà i piccoli spettatori ad Arezzo e, attraverso il racconto di Rita, mostrerà le bellezze della città, facendo conoscere più da vicino anche la Giostra del Saracino. Rai e FONTE

FEDERALISMO: CIMINO, PROCEDA IL CAMMINO DELLA RIFORMA FEDERALISTA

Roma, 02 ottobre 2008 - “Bisogna andare avanti in questa grande riforma federalista del Paese, salvaguardando le autonomie, soprattutto le specialità, e consapevoli che così verrà realizzato un importante progetto di governo che condurrà verso una più efficiente amministrazione del territorio. Il progetto federalista non si deve fermare. Come regione speciale guardiamo alla riforma con fiducia perché vedremo riconosciuti alcuni aspetti fondamentali della nostra autonomia.” Questo il commento dell’assessore al Bilancio della Regione siciliana, Michele Cimino, che oggi ha partecipato alla riunione della conferenza delle Regioni. Luigi Sarullo

SORBELLO E VINCIULLO: ATTIVATE PROCEDURE PER PASSERELLA TORRENTE CALCINARA

Palermo, 2 ottobre 2008 – Si potrà realizzare la passerella di collegamento pedonale sul torrente Calcinara, in località Serramenzana nel territorio del Comune di Sortino, grazie all'intervento dell'assessore regionale al Territorio, Giuseppe Sorbello, che ha permesso l'attivazione delle procedure tecniche e amministrative. Soddisfatto per l'intervento di Sorbello il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, che aveva presentato un'interrogazione parlamentare.
Questa mattina, Sorbello e Vinciullo hanno invitato il sindaco di Sortino, Paolo De Luca, a convocare una conferenza di servizio propedeutica per approvare il progetto e bandire la gara per la realizzazione dell'opera. “Non appena sarà convocata la conferenza di servizi - afferma l'assessore Sorbello - si potrà in breve tempo approvare il progetto e bandire la gara per la realizzazione di un'opera di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico ed economico di Sortino”. Enzo Fricano

Messina “provincia babba”: domenica sera a "Blunotte" su Rai Tre

Messina, 2 ottobre 2008 - Il noto programma di Carlo Lucarelli tenterà di far luce sui misteri della città peloritana dello Stretto: da Graziella Campagna alla città verminaio, da Beppe Alfano a Matteo Bottari. E così "l'enigma Messina" arriva in Rai con Carlo Lucarelli e la puntata (inizio alle ore 21.00 di domenica 5 ottobre sulla terza rete) di Blu notte, giunto ormai alla sua nona edizione.Lucarelli cercherà di far lue sui misteri messinesi con una puntata dal titolo: "Messina, un enigma da decifrare" tramite le storie dimenticate di Graziella Campagna, Beppe Alfano e Matteo Bottari, rispettivamente una giovane 17enne, un giornalista e un professore di medicina uccisi perchè combattevano i poteri forti della criminalità organizzata, della politica e dell'università: una trasmissione che ci porterà a capire cosa accade tra i covi di mafia e le stanze dei poteri della città e della provincia di Messina. Peppe Caridi

Messina, Hotel Hilton: presto i pagamenti

Anticipo sullo stipendio di agosto entro mercoledì prossimo. Saldo della mensilità entro il 15 ottobre. E’ questo l’impegno della EuroCostruzioni Srl, proprietaria dell’Hotel Hilton di Portorosa, dopo l’incontro avvenuto oggi con i segretari della Fisascat Cisl di Messina, Pancrazio Di Leo e Francesco Rubino e in presenza della RSA.La Fisascat Cisl di Messina aveva chiesto l’incontro a seguito della proclamazione dello stato di agitazione delle maestranze per trovare una soluzione alla mancata erogazione degli stipendi ai circa 180 lavoratori della struttura alberghiera.La proprietà dell’Hilton ha sottolineato, nel corso del vertice, le difficoltà di mancanza di liquidità riscontrate a “seguito di una evidente e palese ostilità verso la struttura e le sue operazioni”, si legge nel verbale d’accordo. “Prendiamo atto della disponibilità al pagamento di un anticipo della mensilità di agosto – dichiarano Di Leo e Rubino – ma sottolineano la necessità che la proprietà adempia puntualmente e con regolarità ai pagamenti delle retribuzioni. Apprendiamo con soddisfazione che l’Hilton di Portorosa proseguirà la propria attività anche durante il periodo invernale, garantendo occupazione e lavoro per il comprensorio. Questo è un evidente segnale che la struttura alberghiera di Portorosa è attiva e produce utili, grazie anche al lavoro e alla serietà dei dipendenti”.

TURISMO: A CORLEONE CONVEGNO INTERNAZIONALE SU FEDERICO II

Palermo, 2 ottobre 2008 - Si terrà domani, venerdì 3 ottobre, al centro multimediale di Corleone il convegno internazionale dal titolo “Federico II e i centri minori della Sicilia”. L'incontro fa parte degli “Itinerari federiciani”, progetto sostenuto e organizzato dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana. Il convegno si articola per temi che vanno dall'analisi dei ”Problemi di storia dell'insediamento nella Sicilia di Federico II”, allo studio della Periferia e dei centri minori nella documentazione cancelleresca. La sessione pomeridiana è dedicata agli insediamenti degli ordini militari nella Sicilia dell'epoca (Templari e Teutonici) a Malta nell'età di Federico II, al territorio di Castelvetrano nell'età dello Stupor Mundi e alla storia di Corleone da Federico II all’età aragonese. Il programma delle manifestazioni proseguirà nel pomeriggio a Corleone con la rappresentazione storica “Correva l'anno 1237. Oddone de Camerana e i lombardi a Corleone”. Gli “Itinerari federiciani” si concluderanno a fine ottobre e hanno per obiettivo il rilancio della proposta turistico culturale della Sicilia. In questo caso, poi, il legame tra promozione turistica e valori culturali è tutto nel segno dello Stupor Mondi. Per questo motivo gli “itinerari” attraversano i luoghi dove Federico II ha regnato ed ha lasciato la sua impronta.
Piero Messina

Arenzano: niente Inno di Mameli, è colpa di Sindoni

«Non vi ho chiesto di intonare le note di Faccetta nera o Giovinezza o, ancora, Bandiera rossa». No, Giuseppe Mina, consigliere di minoranza (Lista Biasotti) del comune di Arenzano - e candidato sindaco di centrodestra alle passate elezioni - lunedì sera, durante la seduta del consiglio comunale, ha fatto ben altra proposta: «Iniziare ogni seduta del consiglio comunale sulle note dell'inno di Mameli, per ricordare sempre e a tutti che l'Italia è unita e lo resterà sempre». Tutti a favore, ma la mozione viene respinta. Una decisione presa dopo due ore di consiglio dedicate all'assestamento del bilancio comunale. Questioni tecniche che hanno visto i quattro membri della Pdl di Arenzano uscire dall'aula per protestare, ha spiegato il capogruppo Massimo Ponzano (Fi), «contro i continui ritardi coi quali la maggioranza invia le informazioni all'opposizione». Divisioni che non sono state superate dalla proposta di Mina. Una idea, spiega il consigliere, «maturata dopo quella incresciosa disputa sull'unità di Italia lanciata lo scorso luglio dal sindaco siciliano di Capo D'Orlando, Enzo Sindoni, che ha distrutto a picconate la targa intitolata a Giuseppe Garibaldi». Tanto più, aggiunge il consigliere, che tale gesto è stato avvalorato dallo stesso presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo («adesso bisogna cancellare Cavour, qualche siciliano come Crispi che fece sparare sul popolo e Nino Bixio») determinato a portare avanti la lotta, e con tempi ben precisi. «A settembre abbatteremo i simboli di un'impostura chiamata unità d'Italia», è stata la sfida lanciata da Palermo a voce di Lombardo. E proprio nel consiglio comunale di settembre Mina era ben deciso a raccogliere la sfida dall'altro lato del Tirreno, in provincia di Genova, patria dell'inno e luogo in cui le parole «Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta» vengono intonate per la prima volta (era il 10 dicembre del 1947 di fronte al santuario di Oregina). «La maggioranza si riconosce nei valori costituzionali quindi è indubbio che tutti noi della maggioranza di centrosinistra condividiamo le motivazioni del consigliere Mina», spiega la consigliera Giulia Gambino che vota contro. «Condivido lo spirito del consigliere ma la risposta migliore sarebbe non militare in quei partiti che promettono di fare cose indicibili col tricolore», spiega dall'estrema sinistra (opposizione in aula) Alessandro Sintoni. Astenuto. Tocca al vice sindaco Francesco Vernazza fare da portavoce di tutta la maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Luigi Gambino: «Apprezzo molto il senso e lo spirito con cui ha sollevato questa volontà ma ci sono valori che devono essere difesi e diffusi in modo più incisivo della semplice trasmissione dell'inno», spiega, subito prima della bocciatura definitiva dell'ordine del giorno presentato da Mina, il vicesindaco secondo il quale «l'inno di Mameli, per il rispetto che merita, dovrebbe essere addirittura centellinato perché altrimenti si svaluterà». Fonte

Obesità Day a Patti e Capo d’Orlando e obesità da crisi

Si svolgerà il 10 ottobre prossimo, contemporaneamente a Capo d’Orlando e Patti, la giornata denominata ‘Obesity Day’, iniziativa del Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi). Organizzatrice è la prof. Edvige Pagano, responsabile del Provveditorato agli Studi di Messina, in collaborazione con i dirigenti degli Istituti per l’Agricoltura di Patti, Maria Flavia Scavello, e di Capo d’Orlando, Vincenzo Ettari e con i rappresentanti e i medici dell’ADI.

OBESITA', ARRIVA QUELLA DA CRISI
ROMA - Arriva l'obesità da crisi economica, con i carrelli della spesa sempre più poveri, nei quali i cibi sono sempre più economici e ricchi di grassi. "L'alimentazione meno costosa va spesso a discapito della qualità e cercare di spendere meno può paradossalmente portare a ingrassare", ha osservato il presidente dell'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), Giuseppe Fatati, presentando a Roma l'Obesity Day, in programma per il 10 ottobre. Con porte aperte dei servizi di dietetica dell'Adi (www.obesityday.org), sarà la giornata dedicata a prevenzione e cura dell'obesità, un problema in deciso aumento in Italia. Secondo i dati più recenti disponibili, quelli del Progetto Cuore dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), è obeso il 18% degli uomini e il 22% delle donne. Più colpito il Sud (19% e 31%). Tra le cause, secondo Fatati, la cattiva alimentazione è ai primi posti, insieme con uno stile di vita sedentario. Nei "nuovi" carrelli della spesa - ha aggiunto - diminuiscono gli alimenti tipici della dieta mediterranea: "Calano i consumi di frutta, verdura e olio d'oliva" e aumentano i cibi confezionati, più ricchi di grassi e zuccheri. Per gli esperti, è comunque possibile spendere meno e mangiare in modo sano: "si calcola che l'italiano medio getta circa il 30% di ciò che acquista", ha detto Fatati. Tornare a fare la vecchia lista della spesa può aiutare a "resistere" alle tentazioni del supermercato ed evita acquisti in eccesso. E' anche utile - ha concluso - scegliere frutta e verdura di stagione, pesce azzurro, ridurre il consumo di carne preferendo i legumi.


RIGUARDA 38 LUCANE SU 100, RECORD IN ITALIA - E' la Basilicata la regione italiana con la più alta percentuale di donne obese: il 38%, infatti, ha gravi problemi di peso, rispetto a una media nazionale del 22. Per per quanto riguarda gli uomini, invece, il tasso è leggermente inferiore a quello italiano, con 16 casi su cento contro i 18 italiani. I dati sono stati resi noti, in un comunicato, dal presidente dell'Adi, sulla base delle cifre fornite dall' Istituto superiore della Sanità. Il numero di obesi, ha evidenziato Fatati, è "un vero e proprio paradosso della crisi economica: più gli italiani tirano la cinghia e più ingrassano. Anche in Basilicata è colpa del modo di fare la spesa, che tiene conto più dello scontrino che della salute". Fonte Ansa

Previsioni di Cannella: Capo d’Orlando rimarrà in A

Fermo, 1 ottobre 2008 - Commissariamento della Fip; riunione della Camera di arbitrato del Coni per i ricorsi di Napoli e Capo d’Orlando; campionato a 16 o a 17 squadre: di questo parliamo con l’Ad della Premiata, Marco Cannella, che è anche membro del Consiglio della Lega, nonché della Fip, in qualità di delegato della Lega stessa: "Purtroppo – afferma - stiamo attraversando un momento di incertezza, con la Lega che deve subire certi deliberati della Fip".
A cosa si riferisce? "A due questioni: l’eliminazione di Capo d’Orlando e Napoli, che ancora sono sub judice e domani (oggi ndr) si decide; la modifica, con il voto contrario di noi della Lega, della convenzione fatta 4 mesi fa". Di che si tratta? "Che dal prossimo anno i giocatori extracomunitari passerebbero da 4 a 3. Per una piccola società sarebbe una penalizzazione pazzesca: si potrebbe prendere un comunitario in più, ma ad un costo maggiore". Quale la decisone ipotizzabile della Camera di arbitrato? "Le ultime notizie dicono che forse Capo d’Orlando potrebbe farcela, per cui si prospetterebbe un campionato a 17". Tra le ipotesi non c’è un campionato a 16 senza retrocessioni? "Se ne è parlato. Ma un campionato a 16 senza retrocessioni potrebbe passare solo se coniugato con un progetto ad ampio raggio. Ad esempio se si fa un certo discorso sulla convenzione, se si rimette in discussione il ranking… Quest’ultimo per favorire squadre che hanno effettuato determinati investimenti, costruito e consolidato qualcosa, squadre a cui dare una sorte di paracadute".
Si spieghi meglio: "Facciamo l’esempio nostro: se un anno, dopo tutto quello che abbiamo fatto, sbagliassimo la stagione, ci ritroveremmo in Legadue. Come successo a Varese. Allora a questi tipi di società bisognerebbe dare la possibilità di recuperare. Quindi, se c’è un progetto potrebbe anche passare il campionato a 16, però un conto è arrivarci con un piano prestabilito, un altro subirlo, dopo aver programmato per una stagione a 18. In ogni modo le società stanno affrontando con equilibrio tutte le questioni, non ultima quella di bloccare le retrocessioni". Le società più piccole sono le più interessate? "E’ logico. In questo momento sono quelle che tremano un po’ di più". La Premiata è collegata con le altre squadre? "Costantemente. Adesso però bisognerà capire cosa succederà perché si parla tanto di 16 e poi magari ci troveremo a 17, con Capo d’Orlando forse penalizzata e una sola retrocessione". Cosa dice della nomina di Meneghin a commissario della Fip? "Meneghin non ha bisogno di commenti. Fa parte della storia del nostro basket. Potrebbe essere l’uomo giusto per questa complessa situazione".
Silvio Sebastiani Fonte: Il Resto del Carlino
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/fermo/2008/10/01/122169-capo_orlando_rimarra.shtml

Immigrati. L'Aduc boccia S. Angelo di Brolo

Immigrati. Secondo l'Aduc non sempre le comunita' locali mostrano solidarieta', come a Sant'Angelo di Brolo, dove lo scorso 16 settembre l'arrivo di un centinaio di richiedenti asilo ha scatenato le proteste dei residenti, che hanno tentato di bloccare l'autobus con a bordo gli stranieri. (Dire Sociale)

Piu' sbarchi, piu' richieste d'asilo, piu' centri di accoglienza. L'equazione e' semplice. Nei primi otto mesi del 2008 sono sbarcati 20.271 migranti contro i 12.419 dello stesso periodo nel 2007. Non solo. Rispetto allo scorso anno, sono nettamente aumentati i richiedenti asilo, in particolare somali, a scapito di una sempre minore presenza di marocchini, egiziani e tunisini sulle barche al largo di Lampedusa. E questi richiedenti asilo vanno accolti - lo prevedono le direttive europee sull'asilo recepite all'inizio dell'anno - per il periodo necessario alle dieci Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato. Ovvero da due a sei mesi, a seconda delle regioni. Per far fronte all'incremento delle richieste d'asilo, negli ultimi mesi il governo ha aperto in tutta Italia 44 nuovi centri di accoglienza, grazie allo stato di emergenza nazionale proclamato il 25 luglio dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Oltre duemila persone sono state ospitate in alberghi, vecchie proprieta' del demanio e strutture private. Tutte appaltate al terzo settore. Finora non si sapeva nemmeno dove si trovassero e da chi fossero gestiti. Ora l'osservatorio Fortress Europe ha messo on line una mappa aggiornata al 5 settembre con 37 dei nuovi centri aperti in Piemonte, Friuli, Toscana, Lombardia, Lazio, Marche e Sicilia. La lista degli enti gestori e' lunga. Si va dal Comune di Ancona, che ospita 100 richiedenti asilo negli hotel Lori e Le Terrazze, alla Arciconfraternita del S.S.Sacramento, che a Roma gestisce 484 posti letto. In alcuni casi sono gli stessi enti gestori dei Cara (Centri accoglienza richiedenti asilo) ordinari ad avere l'appalto dei centri destinati all'emergenza. Succede a Siracusa con l'Alma Mater e a Trapani con la Cooperativa Insieme. Lo stesso accade con la Croce rossa italiana, che gestisce il Cara-Cpa (Centro prima accoglienza) di Foggia e ha avuto in appalto i centri emergenziali a Roma, Palermo, Milano, Marina di Massa, Mantova e Torino, arrivando a gestire un totale di 2.116 posti letto. La maggior parte dei nuovi centri (21) si trovano in Sicilia.I 2.471 posti disponibili nei nuovi centri, si vanno ad aggiungere ai 4.169 dei 10 centri di prima accoglienza (Cpsa Cda) e ai 980 posti dei sei centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara). I richiedenti asilo vi saranno ospitati per alcuni mesi, in attesa del verdetto della Commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato. Le Prefetture rimborsano una quota di circa 50 euro al giorno per ogni ospite.Piu' o meno il doppio di quanto lo Stato paga (25-30 euro al giorno a persona) alle associazioni e ai 120 comuni che aderiscono allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che accoglie una parte dei rifugiati, dopo il riconoscimento del loro status (3.000 posti a fronte di oltre 7.726 rifugiati riconosciuti - asilo o protezione umanitaria - nel 2007).Non sempre la qualita' dei nuovi centri e' buona. È il caso dei 117 richiedenti asilo ospitati durante l'estate nei locali della scuola alberghiera di Aviano, in provincia di Pordenone, e poi sfrattati a inizio settembre prima che ricominciassero le lezioni. E non sempre le comunita' locali mostrano solidarieta'.Come a Sant'Angelo di Brolo, in provincia di Messina, dove lo scorso 16 settembre l'arrivo di un centinaio di richiedenti asilo ha scatenato le proteste dei residenti, che hanno tentato di bloccare l'autobus con a bordo gli stranieri. (Dire Sociale)

Comunicato Stampa Gruppo Pizzino 'Radio Call'

Gliaca di Piraino, 1 Ottobre 2008 - Per correttezza e lealtà nei confronti dei dipendenti del gruppo Pizzino, e per trasparenza assoluta nei confronti del dovere e diritto d'informazione, fino ad oggi tenacemente difeso, la Società preme a dare dei chiarimenti in risposta al comunicato ultimo diramato dalla Presidenza della Regione Siciliana e sottoscritto dall'Assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, in data 1.10.2008. Quanto all'attivazione e precettazione del responsabile della task force del governo regionale per l'occupazione, Salvatore Cianciolo, il tutto dietro mandato del Presidente della Regione Sicilia, l'ultimo incontro col medesimo risale proprio a giorno 24 del luglio scorso; a seguito di quest'ultimo il Dott. Cianciolo è stato prontamente contattato il giorno immediatamente successivo dal Sig. Pizzino, al fine di affrontare la problematica Radio Call Service con la dovuta attenzione del caso, come egli stesso si era ripromesso di fare; né in occasione di tale richiesta di colloquio, né nei giorni, e settimane, e mesi a seguire, il Dott. Cianciolo si è mai reso disponibile, nemmeno telefonicamente, nei confronti del Sig. Pizzino; piuttosto, si è premurato di intervenire nel programma radiofonico Ditelo a RGS del 13 settembre scorso, nel corso del quale sono state rese delle informazioni assolutamente inesatte e forvianti. Quanto alla richiesta di rateizzazione, di cui lo stesso Dott. Cianciolo ha discusso nel corso della trasmissione radiofonica, come già precisato con nota inviata alla stessa direzione del Giornale di Sicilia, evidentemente poco attenzionata, la Società ha ricevuto comunicazione dalla Serit Sicilia SpA in data 18.09.2008, con la quale (c.t.) ...si attesta che l'istanza di dilazione- prot. 295/398/2008 del 4/08/2008- presentata per tutti i carichi di debito iscritti a ruolo nei riguardi di Codesta Ditta, risulta, dalla disamina della documentazione ad essa allegata, formalmente regolare. Si comunica, altresì, che si provvederà a trasmettere, entro i termini previsti per la definizione dell'avviato procedimento amministrativo, il provvedimento finale rappresentato dal relativo piano di ammortamento.... Sarebbe più opportuno e professionale che il Dott. Cianciolo, e con quest'ultimo anche l'Ass. re Incardona, si informassero sull'effettivo stato dei fatti e, qualora fossero al corrente di comunicazioni interne non pervenute alla Ditta, che ne informassero i diretti interessati, piuttosto che procedere alla stesura di comunicati a mezzo stampa equivoci ed infondati.
Relativamente alla crisi di liquidità di cui si fa cenno nel comunicato de qua, quanto alla società Radio Call Service, essa è riconducibile alla mancata erogazione dei crediti vantati dalla Società nei confronti della Regione Sicilia ex L.R. 27/91, circa unmilioneduecentomila euro complessivamente intesi; mancanza, questa, riconducibile all'incapienza di fondi utili della stessa Regione nel finanziare un Progetto dalla stessa approvato. Sarebbe in tale circostanza opportuno informare che nello scorso mese di settembre il Tribunale Ordinario di Catania ha condannato la Regione Sicilia al pagamento dei suddetti crediti, con ulteriore condanna al pagamento dei danni subiti a seguito del ritardo nell'erogazione dei crediti stessi, ed al pagamento degli interessi sui medesimi (vedasi La Stampa, sabato 20 Settembre 2008). Come già ricordato nelle precedenti occasioni, la Società è in corso di Appello presso il CGA di Palermo per far valere il proprio diritto alla riscossione di tali crediti che altra Autorità Giudiziaria ha evidentemente già dichiarato legittimi e sostanzialmente fondati. A quest'ultimi si aggiungano i crediti commerciali, per circa un milione di euro, che la Società vanta nei confronti dei propri clienti, prevalentemente Enti Pubblici ed Aziende Sanitarie Locali, che, per le motivazioni a tutti noti, risultano carenti di liquidità, dunque, impossibilitati nel pagare i servizi dalla Società in questione resi.
Quanto al gruppo Pizzino nella sua interezza, le gravi difficoltà, cui faceva cenno il Dott. Cianciolo nella sua intervista, non richiedono, come già esposto nel luglio scorso, alcun intervento straordinario, ma un normale ed ordinario finanziamento industriale il quale consentirebbe, non solo la possibilità di mantenere intatto il livello occupazionale produttivo attuale, ma, addirittura, l'assorbimento della mobilità creatasi nel circondario territoriale negli anni precedenti, il tutto come da Progetto di riconversione industriale sottoposto in tutte le sedi competenti.
Il gruppo Pizzino informa, infine, che non seguirà più al rilascio di interviste, o comunicati a mezzo stampa, o ad altri interventi pubblici che mal si adatterebbero alla trattazione di una tematica così delicata quale quella che interessa il posto di lavoro di ben 60 persone, soprattutto nel rispetto di quest'ultime e delle rispettive famiglie. Prega che le Istituzioni tutte facciano lo stesso, piuttosto che interloquire con i diretti interessati in via unilaterale e per interposto mezzo, quali interviste radiofoniche o comunicati stampa, e si attivino compiendo i passi di loro competenza con atti ufficiali e istituzionalmente validi, data la massima disponibilità ed impegno che il gruppo Pizzino ha sinora dimostrato nell'affrontare le suddette problematiche, che si ritiene meritino una trattazione reale nelle sedi più opportune e congeniali alla rilevanza del caso.

Michela Pizzino
portavoce del Gruppo Pizzino

ENERGIA, GIANNI: “DA IMPRESE TUTELA AMBIENTE E RITORNI ECONOMICI PER I SICILIANI”

Palermo, 1 ottobre 2008 - “La Regione Siciliana ha una forte rilevanza sotto il profilo energetico per la presenza di 7 centrali termoelettriche, 2 gasdotti transnazionali, impianti petrolchimici, giacimenti di idrocarburi e intende dare un apporto alla soluzione della crisi della produzione di energia, tenuto conto che le industrie petrolchimiche già contribuiscono per il 40% alla raffinazione del greggio a livello nazionale. Il tutto tutelando e salvaguardando l’ambiente e il paesaggio e sempre che da queste attività derivino congrue entrate a favore dell'erario regionale”. Lo ha detto l’assessore regionale all'industria, Pippo Gianni, presentando il decreto che detta le linee guida alla base di tutta la politica energetica regionale. “Per perseguire l'obiettivo di una politica energetica regionale volta a garantire sicurezza, flessibilità e continuità agli approvvigionamenti energetici – ha continuato l’assessore Gianni - si è proceduto all’approvazione di linee di indirizzo, in attesa dell'adozione della pianificazione energetica regionale nel rispetto degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto, dal protocollo di Legalità stipulato il 12 luglio del 2005 e dei principi di autonomia riconosciuti dallo Statuto Speciale della Regione siciliana”. Gli obiettivi del piano, in conformità con le fonti comunitarie, nazionali e statutarie sono il rispetto della liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica, del gas e degli idrocarburi per lo sviluppo economico sostenibile del territorio in sintonia con la tutela dei diritti della salute, dell’ambiente e del paesaggio; la diversificazione della produzione energetica (eolico, fotovoltaico, biocarburanti, rigassificatori, nucleare); la valorizzazione e la gestione razionale delle risorse energetiche rinnovabili compresi i biocombustibili e i biogas; la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti (con l’implementazione di tecnologie innovative per le centrali fortemente inquinanti); la riduzione del costo dell’energia per la comunità regionale; la sicurezza sugli approvvigionamenti; l’incentivazione della ricerca ed innovazione tecnologica nel settore energetico; il potenziamento della distribuzione dell'energia attraverso il miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture (chiusura dell’anello ad alta tensione). Oltre a questi obiettivi l’assessore all’Industria potrà stipulare accordi finalizzati all’attuazione delle misure di compensazione e del riequilibrio ambientale, anche da parte dello Stato, per le aree dissestate del territorio siciliano e promuovere intese con Terna ed Enel Distribuzione, per assicurare capacità e sicurezza delle reti di trasmissione e distribuzione. Il piano si distingue inoltre per una serie di premialità che consentiranno di approvare prioritariamente i progetti che prevedono il recupero di cave dismesse, la creazione di filiera produttiva (stabilimenti, o fabbriche per la costruzione dei componenti) e la creazione di centri di ricerca
Santina Scolaro

LA GIURISPRUDENZA MARITTIMA IN SICILIA DAL 2000 AL 2008 IN CD-ROM

IL PLAUSO DELL’ASSESSORE SORBELLO

Palermo, 1 ottobre 2008 - La giurisprudenza marittima in Sicilia, nel periodo tra il 2000 e il 2008, è stata raccolta in un CD-ROM e in seguito sarà disponibile anche in un sito internet. L’importante antologia è stata realizzata grazie ad una convenzione tra l’assessorato regionale Territorio e Ambiente e il Centro siciliano per gli studi di diritto marittimo ed aereo: sono state raccolte, elaborate e pubblicate le documentazioni sulla giurisprudenza siciliana dei giudici civili, penali, amministrativi ed amministrativo-contabili in tema di fasce costiere, ambiente marino ed altri settori di interesse marittimistico. “Un lavoro certosino - ha commentato l’assessore Sorbello - di raccolta e di elaborazione delle rassegne di giurisprudenza civile, penale e amministrativa, e delle note delle sentenze che ne fanno una banca dati di tutta la giurisprudenza marittima in Sicilia. Si tratta di uno strumento utilissimo non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini con l’auspicio che l’opera possa servire anche per un effettivo sviluppo della cultura della marittimità dell’isola. Un ringraziamento particolare - conclude l’assessore – vorrei indirizzarlo ai magistrati autori delle rassegne di base e a quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera”. La rassegna non riguarda soltanto gli aspetti giuridici relativi alla gestione del demanio marittimo ma si occupa anche di numerosi altri profili. Le sentenze, incisivamente richiamate e commentate dall’autore, si riferiscono alla natura del bene demaniale, alle complesse procedure di delimitazione e a quelle sulle concessioni ed autorizzazioni. Una particolare importanza rivestono gli indirizzi in tema di esercizio del potere sanzionatorio e di determinazione delle indennità in tema di occupazione abusiva e di provvedimenti in sanatoria. Le altre materie richiamate comprendono questioni relative all’inquinamento marino e alla tutela dell’ambiente marino in generale, alle controversie connesse con la salvaguardia delle coste, alle limitazioni dell’attività edilizia, alle gestioni portuali, al lavoro marittimo e portuale e alla pesca.
Enzo Fricano

SANITA’: INCONTRO A ROMA TRA LA REGIONE E LA UIL MEDICI

Roma, 1 ottobre 2008 - Si è tenuto oggi, nella sede di Roma della Regione Siciliana, un incontro tra il rappresentante del Presidente Lombardo, consulente per i rapporti con le istituzioni, onorevole Vito Li Causi, e Sergio Ricci del responsabile per il Lazio della Uil medici.
“La sanità, con la riforma federalista - ha commentato Li Causi - è il più grande tra i temi che l’Italia deve affrontare nell’immediato e non si arriverebbe a conclusioni apprezzabili, tanto su uno quanto sull’altro tema, senza un confronto costante anche con i rappresentanti sindacali. Durante l’incontro, chiesto dalla Uil, si è parlato delle iniziative attivate dalla Regione Siciliana in ambito sanitario con uno spaccato sulle competenze, attuali e future, dei medici. Il dialogo avviato dal Presidente Lombardo con i sindacati siciliani proseguirà anche a livello nazionale e presto incontreremo anche il segretario generale della Uil Fpl, Carlo Fiordaliso”.
Luigi Sarullo

Studi sui geositi del territorio di Alcara Li Fusi

1 ottobre 2008 - Il 3 e 4 ottobre ad Alcara Li Fusi interverranno i maggiori geologi della Sicilia per analizzarne i fenomeni franosi dei geositi del territorio di Alcara Li Fusi, definito atipico, di tipo dolomitico rispetto al tessuto collinare proprio della SiciliaDue giorni di convegni - studio - escursioni per analizzare il rischio del dissesto idrogeologico in Sicilia, con particolare riferimento all’area dei Nebrodi. “Classificazione e metodologie per la valutazione della pericolosità e del rischio frane”, è il titolo della XXIV Giornata di Studi e Laboratorio che si terrà il 3 e 4 ottobre nella splendida cornice del Comune di Alcara Li Fusi, all’interno del Salone San Giovanni. Il congresso è stato promosso dall’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia e dalla Società Italiana Geologia Ambientale - SIGEA, con il patrocinio del Comune di Alcara Li Fusi, e dell’Ente Parco dei Nebrodi. Partner dell’evento l’INTEA Srl Informatica, territorio e ambiente. La due giorni prenderà inizio Venerdì 3 ottobre con la registrazione dei partecipanti e si concluderà Sabato 4 con un’escursione sul territorio.Tra i relatori interverranno il Commissario dell’Ente Parco dei Nebrodi, Antonio Ceraolo, il Presidente dell’Ordine dei Geologi, Gian Vito Graziano, e il vice presidente, Michele Gerbino, il consigliere dell’ordine, Enzo Pinizzotto, il Presidente della Sigea Sicilia, Biagio Privitera, il Geomorfologo dell’Università Roma, Tre Claudio Puglisi. Nel pomeriggio di venerdì, relazioneranno l’esperto SIT/GIS sulla pericolosità del rischio frana, Bernardini De Cristoforo e il Dirigente del Servizio Rischi Idrogeologici della Protezione Civile, Giuseppe Basile. A fare gli onori di casa il sindaco di Alcara Li Fusi, Giuseppe Spinello. Il congresso prevede un importante incontro tra i maggiori geologi della Sicilia. Nel corso della due giorni saranno studiati, alcuni siti di notevole interesse per analizzarne i fenomeni franosi dei geositi del territorio di Alcara Li Fusi, definito dagli esperti, atipico, di tipo dolomitico rispetto al tessuto collinare proprio della Sicilia.“L’area di Alcara Li Fusi - chiarisce il vice Presidente dell’ordine Geologi, Michele Gerbino - rappresenta una palestra sugli studi geomorfologici in cui ci sono tutti i tipi di dissesti e frane di crollo del costone roccioso che minaccia il centro abitato, e altre frane complesse che interessano, per la loro estensione, altre vaste porzioni di territorio alcarese”. “La missione del geologo – spiega il commissario del Parco dei Nebrodi Antonio Ceraolo – è quella di studiare i fenomeni evolutivi della geomorfologia del territorio, ma fare in modo di conservare intatto il paesaggio ambientale senza alterare gli equilibri della natura”. Tra gli obiettivi più ambiziosi del Comune di Alcara e del Parco dei Nebrodi è lo sviluppo di un turismo di nicchia incentrato sul geoturismo culturale.
Tutte le info
Le ultime notizie:-
Puliamo il Mondo ha centrato l'obiettivo, importante la collaborazione dell’Ente Parco dei Nebrodi e la presenza delle scuole (29 Set 08)- Parco dei Nebrodi - Consegnati i lavori di recupero e riuso di Palazzo Virzì a Bronte (26 Set 08)- “Puliamo il mondo”: entra nel vivo sui Nebrodi la kermesse itinerante di Legambiente e Parco (25 Set 08)Tutte le notizieda PR Nebrodi
Fonte: http://www.parks.it:80/news/dettaglio.php?id=3927

ARCHEOLOGIA: IMPORTANTI SCOPERTE AD USTICA

Palermo, 1 ottobre 2008 - Eccezionali scoperte archeologiche ad Ustica grazie ad una nuova campagna di scavi realizzata dalla Soprintendenza di Palermo nell’ambito del POR 2000-2006 e diretta da Francesca Spatafora, Direttore del Servizio Archeologico della stessa Soprintendenza.
Nel corso delle nuove indagini, iniziate a maggio ed appena concluse, sono venute alla luce testimonianze straordinarie nel villaggio preistorico dei Faraglioni riferibili alla Media Età del Bronzo, ad un periodo, cioè, compreso tra il 1400 ed il 1200 a.C. Il villaggio, cinto da una possente fortificazione caratterizzata, all’esterno, da torrioni e contrafforti semicircolari, è costituito da capanne e recinti costruiti con blocchi di pietra lavica: le strutture, di forma circolare o rettangolare, si distribuiscono lungo assi viari larghi circa mt 1, che, collegati tra
loro, formano un tessuto urbano regolare. A tale organizzazione, che di per sé costituisce per l’epoca un fatto eccezionale, si associa l’estrema ricchezza della suppellettile domestica rinvenuta, per lo più integra, all’interno delle abitazioni: centinaia di vasi d’impasto lavorati a mano vennero infatti lasciati sui pavimenti delle capanne, abbandonate all’improvviso per una calamità naturale, probabilmente un maremoto che sconvolse la vita dell’isola mutandone anche l’assetto geomorfologico.
Tra i reperti più significativi ricordiamo le numerose piastre di terracotta a quattro spicchi, utilizzate come focolari, gli alari, le grandi coppe su alto piede a tromba, le scodelle, gli attingitoi, gli orci e gli orcioli per contenere liquidi e derrate alimentari, le grandi teglie a fondo piano e anse a maniglia interne, le pentole e i contenitori di varia foggia per la conservazione degli alimenti ma anche alcune forme miniaturistiche (pentolini, coppette, etc.) destinate probabilmente al gioco dei bambini. In particolare si segnala il ritrovamento di un piccolo vano probabilmente utilizzato come officina per la lavorazione dei metalli, attività documentata anche dal ritrovamento di numerose matrici di fusione per la realizzazione di attrezzi e utensili di bronzo. Di grande interesse si è poi rivelato lo scavo della parte interna della possente fortificazione: un lungo camminamento correva, infatti, lungo tutto il filo interno del muro di cinta, a sua volta disimpegnato dall’abitato grazie ad un percorso viario largo circa un metro che lo separava dalle capanne. Il finanziamento comunitario ha permesso anche la sistemazione didattica dell’area archeologica, adesso dotata di una ricca pannellistica esplicativa sia lungo il percorso di visita che all’interno dei piccoli edifici all’ingresso del parco dove, tra le altre cose, è stato realizzato, con i materiali tradizionali, un modello di capanna circolare a scala reale (1:1) con gli arredi interni che, certamente, renderà più facilmente leggibili i resti delle capanne della media età del bronzo riportate alla luce nel villaggio preistorico dei Faraglioni. “I ritrovamenti avvenuti ad Ustica - dichiara l’assessore Antinoro - rappresentano l’ennesima conferma della ricchezza del territorio siciliano ed in questo caso di un’isola che andrebbe maggiormente valorizzata. Stiamo ponendo grande attenzione alla valorizzazione dei siti poco conosciuti e lo stiamo facendo anche all’interno della pianificazione dei fondi del POR”. Il prossimo 3 ottobre ad Ustica, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali, Antonello Antinoro e del Sindaco di Ustica, Aldo Messina, verranno presentati i lavori di scavo, restauro e sistemazione dell’area archeologica da parte del Soprintendente di Palermo, Adele Mormino e del Direttore del Servizio Archeologico della Soprintendenza, Francesca Spatafora.
Laura Compagnino
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