di Fabio De Pasquale
Palermo, 6 novembre 2008 - “Sulle orme del pistacchio passando per la Sicilia” è il titolo del convegno internazionale che si terrà domani, 7 novembre, dalle ore 9.30, al Castello Nelson di Bronte. Organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dal Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma, il meeting vuole fare il punto sulla situazione del comparto del pistacchio e sugli sviluppi futuri. Ad aprire i lavori saranno il sindaco di Bronte, Giuseppe Firrarello, il presidente della Provincia regionale di Catania, Giuseppe Castiglione, il presidente del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), Romualdo Coviello e il dirigente dell’assessorato regionale all’Agricoltura, Paolo Girgenti. Prevista la partecipazione di esperti provenienti dalla Grecia e dalla Bulgaria. A concludere i lavori sarà l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via. La produzione di pistacchio siciliano - spiega l’assessore - non ha l'importanza di quella iraniana, californiana o turca, tuttavia si tratta di un'entità talmente specifica da renderla inimitabile. L'oro verde di Bronte, pur ottenuto in condizioni pedoclimatiche che rendono difficile la competizione con gli altri paesi produttori, sul piano dei costi di produzione, ha un mercato di nicchia e spunta prezzi più elevati, per le peculiari caratteristiche gustative. Ma è anche merito delle capacità imprenditoriali dei pistacchicoltori e della fantasia dell'artigianato locale, che ha saputo valorizzare il pistacchio verde siciliano”. La coltivazione di pistacchio in Sicilia ha un’estensione di oltre quattromila ettari, il 95% della superficie nazionale, con una produzione lorda vendibile di 20 milioni di euro. “Dando il proprio supporto a questa iniziativa di valenza internazionale, la Regione siciliana, ancora una volta - aggiunge l’assessore - ha voluto dare un segnale chiaro circa la volontà di sostenere, promuovere e difendere un settore produttivo importante non solo per l’economia di tante famiglie, ma anche per il ruolo ambientale che la coltivazione del pistacchio gioca nella difesa di aree altrimenti destinate all’abbandono”.
Palermo, 6 novembre 2008 - “Sulle orme del pistacchio passando per la Sicilia” è il titolo del convegno internazionale che si terrà domani, 7 novembre, dalle ore 9.30, al Castello Nelson di Bronte. Organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dal Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma, il meeting vuole fare il punto sulla situazione del comparto del pistacchio e sugli sviluppi futuri. Ad aprire i lavori saranno il sindaco di Bronte, Giuseppe Firrarello, il presidente della Provincia regionale di Catania, Giuseppe Castiglione, il presidente del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), Romualdo Coviello e il dirigente dell’assessorato regionale all’Agricoltura, Paolo Girgenti. Prevista la partecipazione di esperti provenienti dalla Grecia e dalla Bulgaria. A concludere i lavori sarà l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via. La produzione di pistacchio siciliano - spiega l’assessore - non ha l'importanza di quella iraniana, californiana o turca, tuttavia si tratta di un'entità talmente specifica da renderla inimitabile. L'oro verde di Bronte, pur ottenuto in condizioni pedoclimatiche che rendono difficile la competizione con gli altri paesi produttori, sul piano dei costi di produzione, ha un mercato di nicchia e spunta prezzi più elevati, per le peculiari caratteristiche gustative. Ma è anche merito delle capacità imprenditoriali dei pistacchicoltori e della fantasia dell'artigianato locale, che ha saputo valorizzare il pistacchio verde siciliano”. La coltivazione di pistacchio in Sicilia ha un’estensione di oltre quattromila ettari, il 95% della superficie nazionale, con una produzione lorda vendibile di 20 milioni di euro. “Dando il proprio supporto a questa iniziativa di valenza internazionale, la Regione siciliana, ancora una volta - aggiunge l’assessore - ha voluto dare un segnale chiaro circa la volontà di sostenere, promuovere e difendere un settore produttivo importante non solo per l’economia di tante famiglie, ma anche per il ruolo ambientale che la coltivazione del pistacchio gioca nella difesa di aree altrimenti destinate all’abbandono”.
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