Palermo, 20 dicembre 2008 - Prende il via il piano industriale per l’innovazione e l’e-government in Sicilia presentato la scorsa settimana dall’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda. E’ pronta la prima circolare che applica quanto previsto dal piano in materia di liberalizzazione della posa di fibre ottiche e di incremento della banda larga in Sicilia.
La direttiva, che sarà diramata lunedì, stabilisce che la normativa statale in materia, che fa parte della manovra economica dell’estate scorsa, è immediatamente applicabile in Sicilia e che, quindi, “gli interventi di installazione di reti e impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica sono realizzabili mediante semplice denuncia di inizio attività; per la posa della fibra nei cavidotti l'operatore della comunicazione può utilizzare senza oneri le infrastrutture civili di proprietà pubblica o dei concessionari pubblici; i soggetti pubblici non possono opporsi alla installazione nella loro proprietà di reti e impianti interrati di comunicazione elettronica”.
La direttiva ha lo scopo, dice Ilarda, di agevolare le iniziative aventi ad oggetto gli investimenti di settore sul territorio e le rilevanti ricadute collegate all’indotto.
“Si tratta – commenta l’Assessore Ilarda – di una vera e propria liberalizzazione nella posa delle reti a banda larga. Una attività che, una volta svincolata dai mille lacci di una eccessiva burocrazia, consentirà l’incremento degli investimenti per la realizzazione delle reti con le conseguenti importanti ricadute occupazionali e, nel medio termine, l’incremento della concorrenza fra gli operatori, una sempre maggiore offerta internet e, dunque, l’abbattimento del divario digitale”.
“Un uso più ampio delle nuove tecnologie (alle quali la crescita di produttività registrata tra il 1995 e il 2000 è imputabile nella misura del 40%) - scrive nella sua direttiva l’assessore alla Presidenza - ha, infatti, un rilevante influsso positivo sia sulla competitività che sulla società in generale, migliorando la qualità della vita attraverso l’erogazione di un numero maggiore di servizi di migliore qualità a un maggior numero di persone. Secondo i dati ISTAT 2008 il digital divide nazionale è particolarmente rilevante, con uno squilibrio territoriale significativo fra nord e sud, oscillante, quanto all'uso del pc, dal 49,5% delle Regioni del Nord al 37.7% di quelle del Sud e per Internet dal 45%, al 32.6%”.
“Per il superamento di un tale gap – aggiunge Ilarda - e al fine di incentivare l’impiego delle tecnologie informatiche anche per l’attività delle imprese, la penetrazione della banda larga risulta di rilevanza strategica, trattandosi di uno strumento indispensabile per la diffusione dei collegamenti internet che in Sicilia sono diffusi in ambito familiare nella misura del 24%, contro una media nazionale del 35%, e nelle imprese in una percentuale pari al 18,4%, contro una media nazionale del 29,1%”.
La circolare, corredata di grafici, è rivolta a diversi rami dell’amministrazione regionale, a comuni e province, con carattere esplicativo e divulgativo “per ogni opportuna iniziativa applicativa nei confronti degli uffici dipendenti interessati, al fine di semplificare, agevolare e accelerare l’attuazione delle iniziative e degli investimenti sul territorio riguardanti la realizzazione di reti a larga banda”.
Il prossimo passo nell’attuazione del piano industriale per l’e-government e l’innovazione in Sicilia (che è integralmente consultabile su internet alla pagina principale del sito ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it) sarà, dichiara l’assessore alla Presidenza, l’applicazione della PEC (posta elettronica certificata).
La direttiva, che sarà diramata lunedì, stabilisce che la normativa statale in materia, che fa parte della manovra economica dell’estate scorsa, è immediatamente applicabile in Sicilia e che, quindi, “gli interventi di installazione di reti e impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica sono realizzabili mediante semplice denuncia di inizio attività; per la posa della fibra nei cavidotti l'operatore della comunicazione può utilizzare senza oneri le infrastrutture civili di proprietà pubblica o dei concessionari pubblici; i soggetti pubblici non possono opporsi alla installazione nella loro proprietà di reti e impianti interrati di comunicazione elettronica”.
La direttiva ha lo scopo, dice Ilarda, di agevolare le iniziative aventi ad oggetto gli investimenti di settore sul territorio e le rilevanti ricadute collegate all’indotto.
“Si tratta – commenta l’Assessore Ilarda – di una vera e propria liberalizzazione nella posa delle reti a banda larga. Una attività che, una volta svincolata dai mille lacci di una eccessiva burocrazia, consentirà l’incremento degli investimenti per la realizzazione delle reti con le conseguenti importanti ricadute occupazionali e, nel medio termine, l’incremento della concorrenza fra gli operatori, una sempre maggiore offerta internet e, dunque, l’abbattimento del divario digitale”.
“Un uso più ampio delle nuove tecnologie (alle quali la crescita di produttività registrata tra il 1995 e il 2000 è imputabile nella misura del 40%) - scrive nella sua direttiva l’assessore alla Presidenza - ha, infatti, un rilevante influsso positivo sia sulla competitività che sulla società in generale, migliorando la qualità della vita attraverso l’erogazione di un numero maggiore di servizi di migliore qualità a un maggior numero di persone. Secondo i dati ISTAT 2008 il digital divide nazionale è particolarmente rilevante, con uno squilibrio territoriale significativo fra nord e sud, oscillante, quanto all'uso del pc, dal 49,5% delle Regioni del Nord al 37.7% di quelle del Sud e per Internet dal 45%, al 32.6%”.
“Per il superamento di un tale gap – aggiunge Ilarda - e al fine di incentivare l’impiego delle tecnologie informatiche anche per l’attività delle imprese, la penetrazione della banda larga risulta di rilevanza strategica, trattandosi di uno strumento indispensabile per la diffusione dei collegamenti internet che in Sicilia sono diffusi in ambito familiare nella misura del 24%, contro una media nazionale del 35%, e nelle imprese in una percentuale pari al 18,4%, contro una media nazionale del 29,1%”.
La circolare, corredata di grafici, è rivolta a diversi rami dell’amministrazione regionale, a comuni e province, con carattere esplicativo e divulgativo “per ogni opportuna iniziativa applicativa nei confronti degli uffici dipendenti interessati, al fine di semplificare, agevolare e accelerare l’attuazione delle iniziative e degli investimenti sul territorio riguardanti la realizzazione di reti a larga banda”.
Il prossimo passo nell’attuazione del piano industriale per l’e-government e l’innovazione in Sicilia (che è integralmente consultabile su internet alla pagina principale del sito ufficiale della Regione www.regione.sicilia.it) sarà, dichiara l’assessore alla Presidenza, l’applicazione della PEC (posta elettronica certificata).
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