Palermo, 26 dicembre 2008
Siciliane e siciliani che vivete fuori dalla Sicilia,
vi giunga il mio più affettuoso e caro augurio per il Santo Natale e il nuovo anno.
Pensando al mio primo Natale da presidente della Regione, più volte in questi giorni il mio pensiero è andato ai tanti siciliani che trascorreranno le festività lontani dai luoghi ove sono nati e vissuti e a quei pochi che, magari affrontando un lungo viaggio, torneranno qualche giorno per riabbracciare i propri cari.
A tutti auguro che questa ricorrenza sia l’occasione per vivere significativamente la gioia che ogni essere umano custodisce nel profondo del proprio cuore.
Questo Natale 2008 si presenta, purtroppo, sotto i segni di una crisi internazionale che sta già provocando non poche difficoltà.
Questa circostanza non deve impedirci di approfondire i valori più profondi su cui si fonda la nostra convivenza.
Innanzitutto la pace, di cui il mondo ha sempre più bisogno. Sono, purtroppo, sempre più numerose le zone in cui violenza e guerra sembrano farla da padrone.
Anche il Papa nel suo messaggio per la pace di quest’anno invita ad una più seria responsabilità, cui possiamo contribuire, in modo particolare quanti abbiamo responsabilità politiche o istituzionali, perché tutti possiamo essere protagonisti del nostro futuro.
Natale è anche la festa degli affetti. Potersi ritrovare attorno al presepe, di cui molti di voi forse conservano ancora le figurine portate tanti anni fa dalla Sicilia, o all’albero di Natale, non è appena un rito, ma un momento per riaffermare l’amore che ci lega ai familiari più cari.
Ed ancora l’importanza della solidarietà nei confronti di quanti hanno più bisogno e che proprio a Natale attendono da noi un gesto concreto di attenzione e aiuto. Facciamo in modo che il ricordo della nascita del Salvatore nella mangiatoia generi concreti gesti per alleviare la povertà e il bisogno di tanti che non hanno talora neanche l’essenziale per vivere.
Ed infine, ma non per importanza, il significato più profondo di questa festa, che è certamente la più cara per tutti. Con l’augurio che nella memoria dell’avvenimento che l’ha generata possa ripetersi per ciascuno di noi lo stesso avvenimento di pace e serenità che la rende ancora oggi presente e viva.
Nel futuro che stiamo costruendo in Sicilia vogliamo tener presente anche tutti voi e, soprattutto, i vostri figli, molti dei quali non conoscono la nostra splendida isola, ma che ciononostante riescono a rappresentarla grazie all’impegno e alla testimonianza che danno in ogni luogo in cui si trovano.
Con questi sentimenti vi rinnovo l’augurio di trascorrere un Santo Natale e che il nuovo anno porti a ciascuno di voi la pace e la serenità che il vostro cuore desidera.
On. Raffaele Lombardo
Presidente della Regione Siciliana
Siciliane e siciliani che vivete fuori dalla Sicilia,
vi giunga il mio più affettuoso e caro augurio per il Santo Natale e il nuovo anno.
Pensando al mio primo Natale da presidente della Regione, più volte in questi giorni il mio pensiero è andato ai tanti siciliani che trascorreranno le festività lontani dai luoghi ove sono nati e vissuti e a quei pochi che, magari affrontando un lungo viaggio, torneranno qualche giorno per riabbracciare i propri cari.
A tutti auguro che questa ricorrenza sia l’occasione per vivere significativamente la gioia che ogni essere umano custodisce nel profondo del proprio cuore.
Questo Natale 2008 si presenta, purtroppo, sotto i segni di una crisi internazionale che sta già provocando non poche difficoltà.
Questa circostanza non deve impedirci di approfondire i valori più profondi su cui si fonda la nostra convivenza.
Innanzitutto la pace, di cui il mondo ha sempre più bisogno. Sono, purtroppo, sempre più numerose le zone in cui violenza e guerra sembrano farla da padrone.
Anche il Papa nel suo messaggio per la pace di quest’anno invita ad una più seria responsabilità, cui possiamo contribuire, in modo particolare quanti abbiamo responsabilità politiche o istituzionali, perché tutti possiamo essere protagonisti del nostro futuro.
Natale è anche la festa degli affetti. Potersi ritrovare attorno al presepe, di cui molti di voi forse conservano ancora le figurine portate tanti anni fa dalla Sicilia, o all’albero di Natale, non è appena un rito, ma un momento per riaffermare l’amore che ci lega ai familiari più cari.
Ed ancora l’importanza della solidarietà nei confronti di quanti hanno più bisogno e che proprio a Natale attendono da noi un gesto concreto di attenzione e aiuto. Facciamo in modo che il ricordo della nascita del Salvatore nella mangiatoia generi concreti gesti per alleviare la povertà e il bisogno di tanti che non hanno talora neanche l’essenziale per vivere.
Ed infine, ma non per importanza, il significato più profondo di questa festa, che è certamente la più cara per tutti. Con l’augurio che nella memoria dell’avvenimento che l’ha generata possa ripetersi per ciascuno di noi lo stesso avvenimento di pace e serenità che la rende ancora oggi presente e viva.
Nel futuro che stiamo costruendo in Sicilia vogliamo tener presente anche tutti voi e, soprattutto, i vostri figli, molti dei quali non conoscono la nostra splendida isola, ma che ciononostante riescono a rappresentarla grazie all’impegno e alla testimonianza che danno in ogni luogo in cui si trovano.
Con questi sentimenti vi rinnovo l’augurio di trascorrere un Santo Natale e che il nuovo anno porti a ciascuno di voi la pace e la serenità che il vostro cuore desidera.
On. Raffaele Lombardo
Presidente della Regione Siciliana
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