Palermo, 31 dicembre 2008 - “Il 2009 deve essere per la Sicilia l’anno della programmazione responsabile, con l’obiettivo di far compiere alla nostra regione quel necessario salto di qualità sulla gestione dei fondi europei, risorsa necessaria per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione siciliana e assessore al turismo e ai trasporti Titti Bufardeci, nel corso della conferenza stampa di fine anno che si è svolta questa mattina a Siracusa.
“Siamo a un punto di svolta – ha spiegato - e per questo motivo abbiamo un dovere in più: dobbiamo credere nel cambiamento della Sicilia e impegnarci tutti per esso. Per governare lo sviluppo di questa terra che necessita ancora di un grande impegno e di un grande amore. Le scadenze dei prossimi mesi, dei prossimi anni richiedono partecipazione, scelte e percorsi condivisi. Occorre da subito individuare i progetti e le linee di rilancio, le risorse finanziarie, gli investimenti, i soggetti pubblici e privati, definendo responsabilità e impegni di tutte le comunità nazionali, regionali, locali.
Un grande ruolo strategico sarà svolto dai fondi comunitari che non sono e non devono essere solo risorse finanziarie ma possono e devono essere metodo e regola per modernizzare la Sicilia e governare il suo sviluppo. Il P.O. FESR 2007/2013 è l'ultimo appuntamento e anche l'ultima occasione”.
Bufardeci ha anche ricordato quelle che saranno le linee guida per lo sviluppo turistico: “è necessario pianificare le scelte in sintonia con gli imprenditori del settore che hanno le capacità professionali, le competenze e soprattutto costituiscono la principale antenna per comprendere come si muove il mercato. Di sicuro punteremo sul turismo congressuale, sul completamento dell’offerta nella portualità turistica – che può diventare lo strumento per recuperare la risorsa mare come cardine per un ruolo centrale negli assetti euro mediterranei – e sulla promozione del golf per acquisire nicchie di utenti della fascia alta e medio alta”.
“Siamo a un punto di svolta – ha spiegato - e per questo motivo abbiamo un dovere in più: dobbiamo credere nel cambiamento della Sicilia e impegnarci tutti per esso. Per governare lo sviluppo di questa terra che necessita ancora di un grande impegno e di un grande amore. Le scadenze dei prossimi mesi, dei prossimi anni richiedono partecipazione, scelte e percorsi condivisi. Occorre da subito individuare i progetti e le linee di rilancio, le risorse finanziarie, gli investimenti, i soggetti pubblici e privati, definendo responsabilità e impegni di tutte le comunità nazionali, regionali, locali.
Un grande ruolo strategico sarà svolto dai fondi comunitari che non sono e non devono essere solo risorse finanziarie ma possono e devono essere metodo e regola per modernizzare la Sicilia e governare il suo sviluppo. Il P.O. FESR 2007/2013 è l'ultimo appuntamento e anche l'ultima occasione”.
Bufardeci ha anche ricordato quelle che saranno le linee guida per lo sviluppo turistico: “è necessario pianificare le scelte in sintonia con gli imprenditori del settore che hanno le capacità professionali, le competenze e soprattutto costituiscono la principale antenna per comprendere come si muove il mercato. Di sicuro punteremo sul turismo congressuale, sul completamento dell’offerta nella portualità turistica – che può diventare lo strumento per recuperare la risorsa mare come cardine per un ruolo centrale negli assetti euro mediterranei – e sulla promozione del golf per acquisire nicchie di utenti della fascia alta e medio alta”.
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