“Siamo a un punto di svolta – ha spiegato - e per questo motivo abbiamo un dovere in più: dobbiamo credere nel cambiamento della Sicilia e impegnarci tutti per esso. Per governare lo sviluppo di questa terra che necessita ancora di un grande impegno e di un grande amore. Le scadenze dei prossimi mesi, dei prossimi anni richiedono partecipazione, scelte e percorsi condivisi. Occorre da subito individuare i progetti e le linee di rilancio, le risorse finanziarie, gli investimenti, i soggetti pubblici e privati, definendo responsabilità e impegni di tutte le comunità nazionali, regionali, locali.
Un grande ruolo strategico sarà svolto dai fondi comunitari che non sono e non devono essere solo risorse finanziarie ma possono e devono essere metodo e regola per modernizzare la Sicilia e governare il suo sviluppo. Il P.O. FESR 2007/2013 è l'ultimo appuntamento e anche l'ultima occasione”.
Bufardeci ha anche ricordato quelle che saranno le linee guida per lo sviluppo turistico: “è necessario pianificare le scelte in sintonia con gli imprenditori del settore che hanno le capacità professionali, le competenze e soprattutto costituiscono la principale antenna per comprendere come si muove il mercato. Di sicuro punteremo sul turismo congressuale, sul completamento dell’offerta nella portualità turistica – che può diventare lo strumento per recuperare la risorsa mare come cardine per un ruolo centrale negli assetti euro mediterranei – e sulla promozione del golf per acquisire nicchie di utenti della fascia alta e medio alta”.
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