Palermo, 24 ottobre 2008 - “Il restauro della Villa del Casale di Piazza Armerina è uno dei più grandi e complessi d'Europa e dell'intero bacino del Mediterraneo. Abbiamo completato la ricostruzione, la ripulitura e il consolidamento di circa 120 milioni di tessere di mosaico. Considerato che usufruiamo dei fondi delle risorse liberate di Agenda 2000 e, quindi, non abbiamo più vincoli di tempo, prevediamo di concludere i lavori e di inaugurare la villa, riportata ai fasti originari, entro la prossima estate”.
Scongiurato l'ultimatum del 31 dicembre, data in cui dovevano concludersi i lavori per non perdere i finanziamenti del POR, il direttore del Centro regionale di Restauro Guido Meli, in una intervista al TgWeb (www.regione.sicilia.it/tgweb) detta i tempi per restituire alla Sicilia, completamente rinnovata, la Villa romana del Casale, visitata ogni anno da oltre mezzo milione di persone.
Come spiega Meli, affiancato nel corso di un sopralluogo a piazza Armerina dall’Alto commissario per la Villa del Casale Vittorio Sgarbi, “il sito dovrà chiudere da novembre a febbraio per le operazioni di smontaggio dell'attuale copertura e la contemporanea collocazione della nuova struttura ventilata con elementi in legno, realizzata per non disturbare l'ambiente circostante”.
Negli altri servizi del TgWeb si parla del disegno di legge di riforma della polizia locale, del piano anti desertificazione messo a punto dalla Regione, dei confortanti risultati della campagna promozionale della pesca di Bivona, ormai prossima al riconoscimento Igp (Identificazione geografica protetta) e delle manifestazioni del Columbus day che hanno offerto l’occasione per discutere delle condizioni dei nostri emigrati e delle nuove possibilità d’impresa delle aziende siciliane nel mercato statunitense.
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