Palermo, 12 dicembre 2008 - “Non è stato un blitz ma una visita costruttiva e propositiva, la prima di una lunga serie, per dialogare con i cittadini ai quali bisogna dare risposte immediate e concrete”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, al termine della visita effettuata al pronto soccorso dell’ospedale Civico e dell’ospedale dei Bambini di Palermo.
“Mi sono messo nei panni del cittadino comune e ho visto cose buone e cose meno buone. Sento il dovere di scusarmi con i pazienti che patiscono grandi sofferenze e non ricevono servizi adeguati. Come massimo responsabile dell’assessorato, intendo farmi carico di tutto quello che non va prendendomene la piena responsabilità. Ho trovato situazioni di cattiva gestione dal punto di vista organizzativo e questo non è possibile in grandi strutture che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello. Non possiamo scaricare le colpe sulla burocrazia: alla gente certe cose non interessano, vuole solo un servizio efficiente e noi dobbiamo essere in grado di offrirlo. Le visite di oggi sono state certamente utili per verificare di persona certi problemi. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche con senso di responsabilità”.
Nel corso della visita l’assessore Russo ha parlato a lungo anche con medici e infermieri.
“Ho ascoltato le loro ragioni, sono consapevole che in Sicilia ci sono tanti operatori che vanno ringraziati e sostenuti per la loro abnegazione. Spesso le grandi professionalità vengono mortificate da un sistema che non funziona come dovrebbe. Mi auguro che queste scosse servano a far capire che ci vuole l’impegno di tutti per migliorare il sistema. Ecco perché dobbiamo continuare a trovare la forza per indignarci di fronte alle cose che non vanno”.
Russo ha confermato che il giro per gli ospedali siciliani continuerà nei prossimi giorni.
“Ho trascorso sei mesi nelle stanze dei palazzi e dell’assessorato perché c’era l’urgenza di prendere provvedimenti che evitassero il commissariamento della Sicilia. Ma non voglio perdere il contatto con la realtà di tutti i giorni e affronterò i problemi della sanità con lo stesso spirito con cui ho accettato l’incarico di governo e cioè quello di prendermi carico dei problemi della gente. Ho più volte sottolineato che il nuovo modello sanitario prevede tagli solo agli sprechi, le strutture inadeguate non saranno chiuse ma riconvertite, non vogliamo licenziare nessuno ma anzi riqualificare il personale. E soprattutto, con le economie che stiamo realizzando e con i soldi dei fondi europei, faremo cospicui investimenti sulle strutture ospedaliere, la maggior parte delle quali non risponde più ai moderni criteri di funzionalità”.
“Mi sono messo nei panni del cittadino comune e ho visto cose buone e cose meno buone. Sento il dovere di scusarmi con i pazienti che patiscono grandi sofferenze e non ricevono servizi adeguati. Come massimo responsabile dell’assessorato, intendo farmi carico di tutto quello che non va prendendomene la piena responsabilità. Ho trovato situazioni di cattiva gestione dal punto di vista organizzativo e questo non è possibile in grandi strutture che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello. Non possiamo scaricare le colpe sulla burocrazia: alla gente certe cose non interessano, vuole solo un servizio efficiente e noi dobbiamo essere in grado di offrirlo. Le visite di oggi sono state certamente utili per verificare di persona certi problemi. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche con senso di responsabilità”.
Nel corso della visita l’assessore Russo ha parlato a lungo anche con medici e infermieri.
“Ho ascoltato le loro ragioni, sono consapevole che in Sicilia ci sono tanti operatori che vanno ringraziati e sostenuti per la loro abnegazione. Spesso le grandi professionalità vengono mortificate da un sistema che non funziona come dovrebbe. Mi auguro che queste scosse servano a far capire che ci vuole l’impegno di tutti per migliorare il sistema. Ecco perché dobbiamo continuare a trovare la forza per indignarci di fronte alle cose che non vanno”.
Russo ha confermato che il giro per gli ospedali siciliani continuerà nei prossimi giorni.
“Ho trascorso sei mesi nelle stanze dei palazzi e dell’assessorato perché c’era l’urgenza di prendere provvedimenti che evitassero il commissariamento della Sicilia. Ma non voglio perdere il contatto con la realtà di tutti i giorni e affronterò i problemi della sanità con lo stesso spirito con cui ho accettato l’incarico di governo e cioè quello di prendermi carico dei problemi della gente. Ho più volte sottolineato che il nuovo modello sanitario prevede tagli solo agli sprechi, le strutture inadeguate non saranno chiuse ma riconvertite, non vogliamo licenziare nessuno ma anzi riqualificare il personale. E soprattutto, con le economie che stiamo realizzando e con i soldi dei fondi europei, faremo cospicui investimenti sulle strutture ospedaliere, la maggior parte delle quali non risponde più ai moderni criteri di funzionalità”.
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