Palermo, 9 ottobre 2008 - “Non capisco a quale Piano energetico regionale si riferiscano i due esponenti della Cgil che oggi, non so se in malafede o per scarsa informazione, mi attaccano”. Questo il commento dell'assessore all'industria, Pippo Gianni, alla nota di Antonio Riolo e Alfio La Rosa, della Cgil, che parlano di un presunto piano energetico esitato in solitudine dall'assessore all'Industria. “Sicuramente - chiarisce Gianni - non parlano del Piano che, sotto la mia guida, in collaborazione e con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, dalle organizzazioni sindacali alle associazioni ambientaliste, dalle organizzazioni politiche alla commissione parlamentare di riferimento, i miei uffici stanno predisponendo, colmando in soli 4 mesi dal mio insediamento un ritardo decennale”. “Siccome sono buono e non voglio fare dietrologie - aggiunge l’assessore - credo che i due esponenti del sindacato si siano fatti trarre in inganno e, confusi, si riferiscano alle linee di indirizzo propedeutiche al Piano, emanate la scorsa settimana”. “Se è così - dice ancora Gianni - è bene spiegare che le linee di indirizzo sono state emanate proprio per colmare un vuoto e anticipare gli obiettivi e le prime linee di indirizzo in materia di politica energetica che, come è ben spiegato nella premessa dell'atto, costituiranno materia di approfondimento all'interno del Piano energetico, di imminente approvazione”. “Tutto questo - precisa l'assessore Gianni - nel rispetto del Protocollo di Kyoto, del protocollo di legalità, dei principi di autonomia speciale della Regione Siciliana, del modello organizzativo del federalismo fiscale, delle direttive Comunitarie in materia e tenendo presente l'obiettivo di contemperare i contrapposti interessi pubblici afferenti la salvaguardia della salute umana, del paesaggio e dell'ambiente con quelli inerenti la libera iniziativa economica, i riflessi occupazionali ed il mutamento del regime giuridico del settore energia”. “Vorrei, pertanto, invitare i due esponenti della Cgil - conclude Gianni - ad evitare di farsi strumento di maldipancia altrui esprimendo giudizi affrettati. Si informino, magari confrontandosi con i vertici del sindacato di riferimento, e poi dopo, su basi certe e veritiere, sono pronto a discutere e ad accogliere anche i loro suggerimenti costruttivi in grado di migliorare il Piano che ci apprestiamo a varare”.
Santina Scolaro