Palermo, 10 ottobre 2008
PALERMO – Un mutuo di due miliardi e 800 milioni di euro sarà attivato per la sanità siciliana con il quale sarà possibile ripianare i debiti pregressi ed evitare il pagamento di cospicui interessi passivi. È il frutto di una valutazione positiva, espressa nel corso di un incontro tecnico a Roma, del lavoro svolto dall’assessore Massimo Russo.
I dirigenti dei Ministeri dell’Economia e della Salute hanno, infatti, accettato la relazione dell’advisor Kpmg a seguito dell’attività di ricognizione e riconciliazione del debito. I primi ottocento milioni circa saranno sbloccati subito. Gli altri due miliardi circa arriveranno entro la fine dell’anno: la misura permetterà risparmi di circa settanta milioni di euro per il mancato pagamento di interessi passivi oltre alle spese legali legate a iniziative giudiziarie dovute al ritardo nei pagamenti.
I tecnici, che hanno affrontato anche la situazione di altre regioni italiane in crisi, hanno espresso apprezzamento per l’avvio delle manovre strutturali, portate avanti negli ultimi mesi dalla Sicilia. In particolare, è stato valutato positivamente il disegno di legge che prevede il riordino del sistema sanitario regionale (rete ospedaliera, territoriale e ristrutturazione delle Aziende), e della rete dei laboratori pubblici e privati.
I funzionari, inoltre, hanno preso atto dei due provvedimenti, previsti dal piano di rientro, che riguardano la fissazione dei tetti di spesa per le strutture convenzionate esterne e per la case di cura che porteranno risparmi per circa cento milioni di euro.
Su alcuni punti, invece, gli esperti ministeriali hanno sollevato qualche perplessità perché la Regione non è stata in grado di dimostrare l’effettiva capacità di realizzare i risparmi previsti in termini di personale e nel campo degli acquisti di beni e servizi.
Guido Monastra