Palermo, 10 ottobre 2008 - L’assessore regionale alla Presidenza Giovanni Ilarda, di fronte all’ennesima accusa di “fannullonismo” lanciata ai regionali, prende carta e penna e scrive una lettera aperta ai dipendenti:
Sono profondamente convinto, per averlo verificato sul campo, che i lavoratori regionali sono dei siciliani che, come me, amano la propria Terra in maniera viscerale. Per questo sono sinceramente persuaso che la stragrande maggioranza di loro è, come da sempre sostengo, gente seria, rispettosa dei propri doveri e impegnata nella propria attività al servizio dei cittadini.
Per queste ragioni sono indignato per le generalizzate ed ingiuste accuse di “fannullonismo” che offendono me e la Sicilia ancor prima di Voi.
La rilevazione mensile delle assenze, se evidenzia un sensibile trend discendente, sta a dimostrare che vi è stata una precisa presa di coscienza proprio da parte dei lavoratori, a riprova dalla loro sensibilità e dal loro impegno, essendo comprensibile a chiunque voglia comprendere che un fenomeno che riguarda decine di migliaia di persone non può fare registrare una radicale inversione di tendenza senza il loro consenso.
A Voi e non a me va, quindi, il merito e la gratitudine dei cittadini
Da parte mia sarò sempre disponibile a qualsiasi confronto e a qualsiasi critica, purché leale, aperta e costruttiva.
Alla mia porta, come sempre, può bussare ciascuno di Voi in ogni momento, sia personalmente che per mezzo delle organizzazioni sindacali.
Con le stesse è già stata raggiunta, fra l’altro in questi giorni, una preliminare intesa per risolvere, la settimana prossima, le problematiche del FAMP. Un tema che mi sta particolarmente a cuore per una ragione elementare: è inammissibile che si debba lavorare “a credito” e aspettare un intero anno per il pagamento dello straordinario o di altre spettanze. Un tale sistema non funziona, non può continuare e deve cambiare.
Permettetemi di concludere con le parole che già in altre occasioni ho usato: “Sono e sarò sempre dalla Vostra parte, dalla parte dei lavoratori onesti e di tutti quei siciliani che amano la propria Terra e vogliono un cambiamento vero che assicuri il primato della legge, lo sviluppo e la serenità delle famiglie”.
Manlio Viola