Taormina, 16 ottobre 2008 - “Il bosco è un grande patrimonio del nostro territorio e dell’intero Paese. Abbiamo la necessità di implementare studi, ricerche e conoscenze sul sistema boschivo italiano e, in particolare, su quello regionale per fare in modo che si possa procedere tutti insieme alla tutela delle superfici boscate, che in Sicilia occupavano, nel passato, una gran parte del territorio ma che per ragioni diverse, dall’epoca dei romani in poi, sono state progressivamente disboscate”. Lo ha affermato l’assessore regionale per l’Agricoltura, Giovanni La Via, intervenendo all’apertura dei lavori del 3° congresso nazionale di selvicoltura a Taormina, che si concluderà domenica 19 ottobre. “Oggi, in un periodo nel quale, soprattutto nelle aree marginali si tende ad abbandonare l’attività agricola - ha continuato - è necessario recuperare la capacità di implementare e sviluppare il bosco. Nel contempo, però, non possiamo pensare che il bosco possa svolgere solo una funzione di tutela e di presidio del territorio, ma deve poter svolgere anche una funzione produttiva in modo da automantenersi e non gravare esclusivamente sulla collettività”. “Da Taormina parte un messaggio importante. In primo luogo siamo riusciti ad ottenere che il 3° congresso nazionale di selvicoltura si svolgesse in Sicilia. Dal dopoguerra ad oggi, questa è la terza occasione nella quale tutti gli esperti del settore si riuniscono per parlare e approfondire di questi temi che, soprattutto nella nostra Isola, al centro del Mediterraneo, acquisiscono una valenza fondamentale per prevenire e evitare fenomeni di desertificazione e di pericoloso cambiamento delle condizioni ambientali”. Fabio De Pasquale