Palermo, 1 dicembre 2008 – La seconda tappa del Forum del Mediterraneo si è conclusa con la sottoscrizione di un accordo italo-tunisino per lo sviluppo e la tutela della filiera ittica. L’intesa prevede anche la promozione della figura femminile nel Mediterraneo nel dialogo interculturale tra le due sponde del Mediterraneo. Frutto del loro impegno emerso nel corso di una task force realizzata con il contributo dell’Osservatorio regionale della pesca.
L’assessore regionale Roberto Di Mauro ha sottolineato il ruolo rilevante della Sicilia in campo nazionale, che “assorbe il 30 per cento in termini di fatturato rispetto all’intero Paese”.
“Oggi - ha aggiunto - il distretto di Mazara ha dato riprova delle capacità del suo osservatorio nel mettere insieme i rappresentanti dei Paesi del bacino. E così si è raggiunto un prezioso risultato”.
Il presidente del distretto regionale della pesca, Giovanni Tumbiolo, ha ricordato che “attraverso l’osservatorio l’intesa potrà essere estesa non soltanto alle altre filiere produttive e in tutti gli altri campi, ma anche agli altri Paesi della riva sud del Mediterraneo”.
L’accordo prevede la cooperazione per la sicurezza delle imbarcazioni nell’area marina tunisina, la tutela del pescato e di quella fetta di mare attraverso piani di gestione condivisi come, per esempio, l’accordo per un periodo coincidente di fermo biologico.
Saranno individuati nuovi fondi comuni per stipulare contratti di programma internazionali, anche multilaterali, da utilizzare per sfruttare più razionalmente le risorse.
A proposito dell’impegno delle donne l’accordo prevede anche la realizzazione di un network tutto al femminile per favorire il dialogo e l’integrazione nei vari settori e per avvicinare i paesi delle due sponde.
Il protocollo è stato sottoscritto per l’Italia da Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto regionale della pesca, per la Tunisia da Noureddine Ben Ayed, segretario generale della pesca dell’Utap (Unione tunisina dell'agricoltura e della pesca). Sono intervenuti l’assessore Di Mauro, il segretario di Stato tunisino della pesca, Abderrazak Daaloul, e Mnadia Majoul, vicepresidente della federazione tunisina dei piccoli mestieri (Utica). Stefania Sgarlata
L’assessore regionale Roberto Di Mauro ha sottolineato il ruolo rilevante della Sicilia in campo nazionale, che “assorbe il 30 per cento in termini di fatturato rispetto all’intero Paese”.
“Oggi - ha aggiunto - il distretto di Mazara ha dato riprova delle capacità del suo osservatorio nel mettere insieme i rappresentanti dei Paesi del bacino. E così si è raggiunto un prezioso risultato”.
Il presidente del distretto regionale della pesca, Giovanni Tumbiolo, ha ricordato che “attraverso l’osservatorio l’intesa potrà essere estesa non soltanto alle altre filiere produttive e in tutti gli altri campi, ma anche agli altri Paesi della riva sud del Mediterraneo”.
L’accordo prevede la cooperazione per la sicurezza delle imbarcazioni nell’area marina tunisina, la tutela del pescato e di quella fetta di mare attraverso piani di gestione condivisi come, per esempio, l’accordo per un periodo coincidente di fermo biologico.
Saranno individuati nuovi fondi comuni per stipulare contratti di programma internazionali, anche multilaterali, da utilizzare per sfruttare più razionalmente le risorse.
A proposito dell’impegno delle donne l’accordo prevede anche la realizzazione di un network tutto al femminile per favorire il dialogo e l’integrazione nei vari settori e per avvicinare i paesi delle due sponde.
Il protocollo è stato sottoscritto per l’Italia da Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto regionale della pesca, per la Tunisia da Noureddine Ben Ayed, segretario generale della pesca dell’Utap (Unione tunisina dell'agricoltura e della pesca). Sono intervenuti l’assessore Di Mauro, il segretario di Stato tunisino della pesca, Abderrazak Daaloul, e Mnadia Majoul, vicepresidente della federazione tunisina dei piccoli mestieri (Utica). Stefania Sgarlata
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