Palermo, 19 novembre 2008 - La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giovanni La Via, ha approvato la delibera che dichiara la grave crisi del settore agrumicolo in Sicilia a seguito di diverse calamità naturali negli anni 2007/2008, verificatesi in alcuni comuni delle province di Palermo, Catania, Messina e Siracusa.
“La delibera - spiega l’assessore La Via - sarà ora inoltrata al ministero per le Politiche agricole e forestali in modo tale da poter far sospendere le sanzioni previste, dai regolamenti comunitari, a carico dei produttori che, per cause di forza maggiore, non sono riusciti a rispettare i contratti di fornitura di agrumi con le imprese di trasformazione”.
Secondo la stima degli uffici dell’assessorato il danno per gli agricoltori, nella campagna 2007/2008 è stato superiore al 40%.
In particolare, gli eventi naturali che hanno causato danni alle produzioni riguardano i venti sciroccali che hanno colpito: la provincia di Messina, dal 19 giugno al 30 agosto 2007, limitatamente alla produzione di limoni; la provincia di Palermo (Altavilla Milicia, Bagheria, Campofelice di Roccella, Casteldaccia, Collesano, Ficarazzi, Lascari, Marineo, Misilmeri, Palermo, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia, Villabate, Villafrati), dal 18 al 27 giugno 2007, solo per la produzione di mandarini; la provincia di Siracusa (Buccheri, Buscemi, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Lentini, Palazzolo Acreide), dal 23 al 26 giugno 2007, limitatamente alle produzioni agrumicole.
Ed ancora le alte temperature che dal 22 al 27 giugno 2007 hanno coinvolto la provincia di Catania (Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Caltagirone, Castel di Judica, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Licodia Eubea, Mascali, Mascalucia, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Piedimonte, Ramacca, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Vizzini, Zafferana Etnea), per le produzioni agrumicole.
E poi le piogge alluvionali: del 2 e 3 novembre 2007, in provincia di Siracusa (Avola e Noto) per le colture agrumicole; del 25 ottobre 2007, in provincia di Messina (Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Scaletta Zanclea), per le colture agrumicole.
E ancora le gelate: dal 16 al 19 febbraio 2008 in provincia di Catania (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castel di Judica, Catania, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Randazzo, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Scordia), per le colture agrumicole; dal 17 al 19 febbraio 2008, in provincia di Siracusa (Francofone, Lentini e Carlentini), per le colture agrumicole. Fabio De Pasquale
“La delibera - spiega l’assessore La Via - sarà ora inoltrata al ministero per le Politiche agricole e forestali in modo tale da poter far sospendere le sanzioni previste, dai regolamenti comunitari, a carico dei produttori che, per cause di forza maggiore, non sono riusciti a rispettare i contratti di fornitura di agrumi con le imprese di trasformazione”.
Secondo la stima degli uffici dell’assessorato il danno per gli agricoltori, nella campagna 2007/2008 è stato superiore al 40%.
In particolare, gli eventi naturali che hanno causato danni alle produzioni riguardano i venti sciroccali che hanno colpito: la provincia di Messina, dal 19 giugno al 30 agosto 2007, limitatamente alla produzione di limoni; la provincia di Palermo (Altavilla Milicia, Bagheria, Campofelice di Roccella, Casteldaccia, Collesano, Ficarazzi, Lascari, Marineo, Misilmeri, Palermo, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia, Villabate, Villafrati), dal 18 al 27 giugno 2007, solo per la produzione di mandarini; la provincia di Siracusa (Buccheri, Buscemi, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Lentini, Palazzolo Acreide), dal 23 al 26 giugno 2007, limitatamente alle produzioni agrumicole.
Ed ancora le alte temperature che dal 22 al 27 giugno 2007 hanno coinvolto la provincia di Catania (Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Caltagirone, Castel di Judica, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Licodia Eubea, Mascali, Mascalucia, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Piedimonte, Ramacca, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Vizzini, Zafferana Etnea), per le produzioni agrumicole.
E poi le piogge alluvionali: del 2 e 3 novembre 2007, in provincia di Siracusa (Avola e Noto) per le colture agrumicole; del 25 ottobre 2007, in provincia di Messina (Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Scaletta Zanclea), per le colture agrumicole.
E ancora le gelate: dal 16 al 19 febbraio 2008 in provincia di Catania (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castel di Judica, Catania, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Randazzo, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Scordia), per le colture agrumicole; dal 17 al 19 febbraio 2008, in provincia di Siracusa (Francofone, Lentini e Carlentini), per le colture agrumicole. Fabio De Pasquale
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