Palermo, 15 novembre 2008 - “Si tratta di una falla, una delle tante di un sistema che deve essere necessariamente riorganizzato. Non è più accettabile che vengano pagate indennità per l’assistenza di persone decedute. Il fenomeno ha assunto proporzioni estremamente preoccupanti, con un danno di 14 milioni di euro, cifra che aggrava ulteriormente l’enorme deficit della sanità siciliana e che invece potrebbe essere utilizzata per opportuni investimenti”.
Lo ha detto l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, a proposito dei risultati dell’operazione della Guardia di Finanza secondo cui oltre 50.000 persone defunte risultavano ancora sotto assistenza sanitaria. “Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti - ha proseguito Russo - e ci stiamo muovendo in questo senso. Nel giro di poche settimane daremo vita ad una nuova anagrafe degli assistiti che sfruttando le più moderne tecnologie sarà costantemente collegata con le banche dati del ministero e dei comuni permettendo aggiornamenti in tempo reale e impedendo, con gli opportuni incroci, errori e “dimenticanze”. Spesso è difficile risalire alle reali responsabilità e probabilmente, in alcuni casi, ci sono state anche delle connivenze da parte dei singoli ma credo che il fenomeno sia dovuto principalmente a una cattiva organizzazione. Dunque anche l’assessore deve assumersi le proprie responsabilità e incidere sui processi organizzativi con la massima tempestività. Una buona sanità passa soprattutto da una razionale organizzazione”.
Guido Monastra
Lo ha detto l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, a proposito dei risultati dell’operazione della Guardia di Finanza secondo cui oltre 50.000 persone defunte risultavano ancora sotto assistenza sanitaria. “Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti - ha proseguito Russo - e ci stiamo muovendo in questo senso. Nel giro di poche settimane daremo vita ad una nuova anagrafe degli assistiti che sfruttando le più moderne tecnologie sarà costantemente collegata con le banche dati del ministero e dei comuni permettendo aggiornamenti in tempo reale e impedendo, con gli opportuni incroci, errori e “dimenticanze”. Spesso è difficile risalire alle reali responsabilità e probabilmente, in alcuni casi, ci sono state anche delle connivenze da parte dei singoli ma credo che il fenomeno sia dovuto principalmente a una cattiva organizzazione. Dunque anche l’assessore deve assumersi le proprie responsabilità e incidere sui processi organizzativi con la massima tempestività. Una buona sanità passa soprattutto da una razionale organizzazione”.
Guido Monastra
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