PALERMO, 21 nov 2008 - La Regione Siciliana ricorrerà alla Corte Costituzionale in merito al ridimensionamento scolastico previsto dal decreto del ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini. Oggi la giunta regionale ha votato all'unanimità la presentazione del ricorso dopo che l'assessore alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, ha illustrato la risposta al parere chiesto nei giorni scorsi all'Ufficio legislativo e legale. Quest'ultimo ha valutato favorevolmente la richiesta di ricorso contro la norma del decreto Gelmini che mette a rischio, in Sicilia, posti di lavoro, non tenendo conto della territorialità geografica e dei problemi legati alla viabilità e penalizzando maggiormente, pertanto, le zone disagiate. Il ridimensionamento voluto dal ministro Gelmini prevede nell’Isola il taglio di 200 dirigenti scolastici e di altrettanti dirigenti tecnico amministrativi su 1190 autonomie scolastiche presenti attualmente.
"La Regione - dichiara l'assessore - si oppone all'unanimità al ridimensionamento scolastico perché la Sicilia paga un prezzo troppo alto. In questa prima fase vengono tagliati 200 dirigenti scolastici ed altrettanti dirigenti tecnico-amministrativi, nella seconda, invece, ad essere penalizzati sarebbero gli insegnanti e ciò metterebbe in ginocchio il mondo della scuola. Noi - conclude Antinoro - siamo contro le riforme del Governo nazionale che vogliono indebolire la Sicilia e lavoriamo, invece, per fare crescere la nostra regione". Laura Compagnino