di Manlio Viola
Palermo, 21 novembre 2008- Significativa svolta nei criteri di impiego delle risorse regionali destinate alle iniziative di solidarietà o di cooperazione internazionale. L’ha impressa l’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda con una apposita direttiva.
“In una recente inchiesta giornalistica dedicata all’attività di cooperazione internazionale delle Regioni italiane – si legge nella direttiva - non sono state risparmiate pesanti censure con riguardo a numerose iniziative come quelle, tanto per citarne alcune di altre regioni, concernenti lo studio delle rondini del Katanga o l’analisi delle problematiche relative al bosco secco del Perù”.
“In un contesto congiunturale caratterizzato da una profonda crisi che investe anche i Paesi economicamente più evoluti – scrive Ilarda - tali notizie di stampa non possono non suscitare la reazione indignata del cittadino contribuente e, ancor più, di chi è privo, addirittura, di un posto di lavoro. Senza nulla togliere all’alto valore morale e sociale di numerose e importanti iniziative umanitarie che sono state realizzate anche con il contributo dalla Regione Siciliana, mi sembra quasi superfluo dover sottolineare che certe altre iniziative, che possono apparire utili a qualcuno, risultano sicuramente incompatibili con il programma di risanamento del Governo regionale e incoerenti con le politiche di rigore cui deve essere improntata la gestione finanziaria, soprattutto in un momento in cui l’esigenza di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica risulta particolarmente pressante”.
“Ritengo, quindi – aggiunge l’assessore alla Presidenza - che nel quadro delle proposte oggi da selezionare debbano essere privilegiate quelle da attuare sul territorio della Regione, considerato che in un momento storico caratterizzato da flussi migratori imponenti che interessano la Sicilia, anche le iniziative nei confronti di soggetti provenienti da Paesi in via di sviluppo ben possono essere realizzate sul territorio. Il criterio della territorialità è il primo a dovere essere valorizzato perché consente sia la possibilità di controlli diretti e costanti sulla finalizzazione della spesa, sia positive ricadute locali in termini di ampliamento degli spazi occupazionali, senza pregiudicare la finalità primaria che, secondo legge, consiste nella cooperazione e nella solidarietà internazionale considerando, peraltro, che alle iniziative da sviluppare all’estero risulta già destinata per legge una quota pari al 60% delle risorse. Altri elementi da prendere in considerazione sono, poi, anche quelli riconducibili a scelte strategiche per lo sviluppo della nostra Regione”.
Ilarda detta, dunque, le sue regole per il corretto e fruttuoso impiego dei fondi destinati a queste iniziative: “In questa prospettiva – dice la direttiva - penso che debbano essere valutate con particolare favore quelle iniziative che promuovono la ricerca, presupposto fondamentale per lo sviluppo della Sicilia. Così come penso che debbano essere valorizzate in particolar modo le progettualità che, nell’ambito della ricerca scientifica, perseguano obiettivi che interessano direttamente ed attualmente problematiche proprie della nostra Regione”.
Attualissima e particolarmente importante, secondo l’assessore, risulta la problematica del punteruolo rosso delle palme che “sta determinando in Sicilia e in altri Paesi del mediterraneo un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico
In virtù di questi criteri l’assessore individua come ammissibili a finanziamento in particolare: un progetto del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università di Palermo in partnership Sicilia/Tunisia per la realizzazione di un dissalatore solare, uno dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, delle Università di Palermo e Catania e del Centro di Ricerche Egiziano in partnership Sicilia/Egitto per l’individuazione di tecnologie per il controllo del punteruolo rosso della palma in ambienti urbani ed un progetto di mediazione culturale tramite call center rivolto agli immigrati extracomunitari provenienti dai Paesi in via di sviluppo.
Le disposizioni assessoriali non si fermano alla predisposizione del programma di interventi corrente, ma pensano anche al futuro prevedendo la nascita di un nuovo testo che detti regole certe per l’impiego dei fondi per la cooperazione internazionale “prevedendo per le iniziative direttamente promosse la valorizzazione delle progettualità da attuare nel territorio della Regione Siciliana; che prevedano attività di ricerca; che curino gli interessi peculiari ed attuali della Sicilia; che abbiano positive ricadute per la Regione Siciliana in termini di sviluppo e ampliamento degli spazi occupazionali, nonché progettualità riguardanti l’area della legalità e il contrasto della criminalità organizzata.
“Nello stesso testo che stabilirà le nuove linee di indirizzo – conclude la direttiva - dovrà essere prevista, inoltre, la pubblicazione di tutti i finanziamenti, anche per iniziative direttamente promosse, sul sito internet istituzionale”.
Palermo, 21 novembre 2008- Significativa svolta nei criteri di impiego delle risorse regionali destinate alle iniziative di solidarietà o di cooperazione internazionale. L’ha impressa l’assessore alla Presidenza Giovanni Ilarda con una apposita direttiva.
“In una recente inchiesta giornalistica dedicata all’attività di cooperazione internazionale delle Regioni italiane – si legge nella direttiva - non sono state risparmiate pesanti censure con riguardo a numerose iniziative come quelle, tanto per citarne alcune di altre regioni, concernenti lo studio delle rondini del Katanga o l’analisi delle problematiche relative al bosco secco del Perù”.
“In un contesto congiunturale caratterizzato da una profonda crisi che investe anche i Paesi economicamente più evoluti – scrive Ilarda - tali notizie di stampa non possono non suscitare la reazione indignata del cittadino contribuente e, ancor più, di chi è privo, addirittura, di un posto di lavoro. Senza nulla togliere all’alto valore morale e sociale di numerose e importanti iniziative umanitarie che sono state realizzate anche con il contributo dalla Regione Siciliana, mi sembra quasi superfluo dover sottolineare che certe altre iniziative, che possono apparire utili a qualcuno, risultano sicuramente incompatibili con il programma di risanamento del Governo regionale e incoerenti con le politiche di rigore cui deve essere improntata la gestione finanziaria, soprattutto in un momento in cui l’esigenza di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica risulta particolarmente pressante”.
“Ritengo, quindi – aggiunge l’assessore alla Presidenza - che nel quadro delle proposte oggi da selezionare debbano essere privilegiate quelle da attuare sul territorio della Regione, considerato che in un momento storico caratterizzato da flussi migratori imponenti che interessano la Sicilia, anche le iniziative nei confronti di soggetti provenienti da Paesi in via di sviluppo ben possono essere realizzate sul territorio. Il criterio della territorialità è il primo a dovere essere valorizzato perché consente sia la possibilità di controlli diretti e costanti sulla finalizzazione della spesa, sia positive ricadute locali in termini di ampliamento degli spazi occupazionali, senza pregiudicare la finalità primaria che, secondo legge, consiste nella cooperazione e nella solidarietà internazionale considerando, peraltro, che alle iniziative da sviluppare all’estero risulta già destinata per legge una quota pari al 60% delle risorse. Altri elementi da prendere in considerazione sono, poi, anche quelli riconducibili a scelte strategiche per lo sviluppo della nostra Regione”.
Ilarda detta, dunque, le sue regole per il corretto e fruttuoso impiego dei fondi destinati a queste iniziative: “In questa prospettiva – dice la direttiva - penso che debbano essere valutate con particolare favore quelle iniziative che promuovono la ricerca, presupposto fondamentale per lo sviluppo della Sicilia. Così come penso che debbano essere valorizzate in particolar modo le progettualità che, nell’ambito della ricerca scientifica, perseguano obiettivi che interessano direttamente ed attualmente problematiche proprie della nostra Regione”.
Attualissima e particolarmente importante, secondo l’assessore, risulta la problematica del punteruolo rosso delle palme che “sta determinando in Sicilia e in altri Paesi del mediterraneo un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico
In virtù di questi criteri l’assessore individua come ammissibili a finanziamento in particolare: un progetto del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università di Palermo in partnership Sicilia/Tunisia per la realizzazione di un dissalatore solare, uno dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, delle Università di Palermo e Catania e del Centro di Ricerche Egiziano in partnership Sicilia/Egitto per l’individuazione di tecnologie per il controllo del punteruolo rosso della palma in ambienti urbani ed un progetto di mediazione culturale tramite call center rivolto agli immigrati extracomunitari provenienti dai Paesi in via di sviluppo.
Le disposizioni assessoriali non si fermano alla predisposizione del programma di interventi corrente, ma pensano anche al futuro prevedendo la nascita di un nuovo testo che detti regole certe per l’impiego dei fondi per la cooperazione internazionale “prevedendo per le iniziative direttamente promosse la valorizzazione delle progettualità da attuare nel territorio della Regione Siciliana; che prevedano attività di ricerca; che curino gli interessi peculiari ed attuali della Sicilia; che abbiano positive ricadute per la Regione Siciliana in termini di sviluppo e ampliamento degli spazi occupazionali, nonché progettualità riguardanti l’area della legalità e il contrasto della criminalità organizzata.
“Nello stesso testo che stabilirà le nuove linee di indirizzo – conclude la direttiva - dovrà essere prevista, inoltre, la pubblicazione di tutti i finanziamenti, anche per iniziative direttamente promosse, sul sito internet istituzionale”.
Nessun commento:
Posta un commento