Palermo, 20 novembre 2008 - Il sempre crescente aumento della domanda energetica e le forti preoccupazioni legate ai costi del petrolio oltre che ai problemi ambientali conferisce un ruolo fondamentale alle fonti rinnovabili per il futuro energetico. Dallo sfruttamento della risorsa biomasse sono attesi contributi significativi per la produzione elettrica.
Sabato 22 alle ore 9,30 nell'ambito di Expobit 2008, (Catania, centro fieristico “Le Ciminiere”) si terrà una conferenza stampa per presentare il progetto IEG per la realizzazione di due centrali di trasformazione da biomassa a biocarburante di seconda generazione. Contestualmente sarà siglato un ‘documento d'intenti’ tra la Regione Siciliana e la società IEG (Innovative Energy Group) che permetterà di fare decollare gli accertamenti necessari per la verifica della fattibilità del progetto in tutte le sue sfaccettature. Il documento sarà siglato dall'assessore regionale all'Ambiente, Giuseppe Sorbello, e dal vice presidente della IEG, Khurshid A. Jamali.
“Oggi - afferma Sorbello - che abbiamo sempre più la necessità di affrontare con efficacia e con urgenza la crisi energetica, sapendo che la produzione e l'impiego di energia sono le principali fonti delle emissioni di gas ad effetto serra, dobbiamo impegnarci a realizzare dei sistemi che permettano la produzione di energia abbattendo l'inquinamento. Per fare questo è necessario un approccio integrato alla politica climatica ed energetica”.
“Le parti del progetto su cui voglio soffermarmi - aggiunge Sorbello - riguardano alcuni aspetti. Intanto il progetto è coerente con una programmazione strategica energetica regionale; contribuisce a garantire l'autosufficienza della regione in modo sostenibile; contribuisce all'attuazione delle politiche di riduzione delle emissioni di CO2 e al raggiungimento dei parametri del protocollo di Kyoto; prevede l'intervento di capitali internazionali utilizzati per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse agricole e delle professionalità locali; creerà nuovi posti di lavoro sia diretti che nell'indotto, contribuendo al miglioramento della competitività del settore agricolo; questo tipo di coltivazione potrà ridurre il fenomeno di erosione e conseguente desertificazione del territorio”.
Per promuovere ed incentivare l’utilizzo delle biomasse l’Italia si è dotata, fin dagli anni ’90, di programmi e di Piani di Azione. Gli obiettivi identificati da questi programmi prevedono di poter raggiungere nel periodo 2008-2010 un consumo di energia primaria da biomasse pari ad 8-10 Mtep. Per raggiungere tali obiettivi occorrerebbe che vengano rimossi alcuni impedimenti che ostacolano in Italia lo sviluppo di filiere bioenergetiche. Ostacoli legislativi e burocratici che impediscono al sistema biomasse di compiere il salto di qualità. La Sicilia può fare da apripista a questo importantissimo settore per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Enzo Fricano
Sabato 22 alle ore 9,30 nell'ambito di Expobit 2008, (Catania, centro fieristico “Le Ciminiere”) si terrà una conferenza stampa per presentare il progetto IEG per la realizzazione di due centrali di trasformazione da biomassa a biocarburante di seconda generazione. Contestualmente sarà siglato un ‘documento d'intenti’ tra la Regione Siciliana e la società IEG (Innovative Energy Group) che permetterà di fare decollare gli accertamenti necessari per la verifica della fattibilità del progetto in tutte le sue sfaccettature. Il documento sarà siglato dall'assessore regionale all'Ambiente, Giuseppe Sorbello, e dal vice presidente della IEG, Khurshid A. Jamali.
“Oggi - afferma Sorbello - che abbiamo sempre più la necessità di affrontare con efficacia e con urgenza la crisi energetica, sapendo che la produzione e l'impiego di energia sono le principali fonti delle emissioni di gas ad effetto serra, dobbiamo impegnarci a realizzare dei sistemi che permettano la produzione di energia abbattendo l'inquinamento. Per fare questo è necessario un approccio integrato alla politica climatica ed energetica”.
“Le parti del progetto su cui voglio soffermarmi - aggiunge Sorbello - riguardano alcuni aspetti. Intanto il progetto è coerente con una programmazione strategica energetica regionale; contribuisce a garantire l'autosufficienza della regione in modo sostenibile; contribuisce all'attuazione delle politiche di riduzione delle emissioni di CO2 e al raggiungimento dei parametri del protocollo di Kyoto; prevede l'intervento di capitali internazionali utilizzati per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse agricole e delle professionalità locali; creerà nuovi posti di lavoro sia diretti che nell'indotto, contribuendo al miglioramento della competitività del settore agricolo; questo tipo di coltivazione potrà ridurre il fenomeno di erosione e conseguente desertificazione del territorio”.
Per promuovere ed incentivare l’utilizzo delle biomasse l’Italia si è dotata, fin dagli anni ’90, di programmi e di Piani di Azione. Gli obiettivi identificati da questi programmi prevedono di poter raggiungere nel periodo 2008-2010 un consumo di energia primaria da biomasse pari ad 8-10 Mtep. Per raggiungere tali obiettivi occorrerebbe che vengano rimossi alcuni impedimenti che ostacolano in Italia lo sviluppo di filiere bioenergetiche. Ostacoli legislativi e burocratici che impediscono al sistema biomasse di compiere il salto di qualità. La Sicilia può fare da apripista a questo importantissimo settore per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Enzo Fricano
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