Gliaca di Piraino, 1 Ottobre 2008 - Per correttezza e lealtà nei confronti dei dipendenti del gruppo Pizzino, e per trasparenza assoluta nei confronti del dovere e diritto d'informazione, fino ad oggi tenacemente difeso, la Società preme a dare dei chiarimenti in risposta al comunicato ultimo diramato dalla Presidenza della Regione Siciliana e sottoscritto dall'Assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, in data 1.10.2008. Quanto all'attivazione e precettazione del responsabile della task force del governo regionale per l'occupazione, Salvatore Cianciolo, il tutto dietro mandato del Presidente della Regione Sicilia, l'ultimo incontro col medesimo risale proprio a giorno 24 del luglio scorso; a seguito di quest'ultimo il Dott. Cianciolo è stato prontamente contattato il giorno immediatamente successivo dal Sig. Pizzino, al fine di affrontare la problematica Radio Call Service con la dovuta attenzione del caso, come egli stesso si era ripromesso di fare; né in occasione di tale richiesta di colloquio, né nei giorni, e settimane, e mesi a seguire, il Dott. Cianciolo si è mai reso disponibile, nemmeno telefonicamente, nei confronti del Sig. Pizzino; piuttosto, si è premurato di intervenire nel programma radiofonico Ditelo a RGS del 13 settembre scorso, nel corso del quale sono state rese delle informazioni assolutamente inesatte e forvianti. Quanto alla richiesta di rateizzazione, di cui lo stesso Dott. Cianciolo ha discusso nel corso della trasmissione radiofonica, come già precisato con nota inviata alla stessa direzione del Giornale di Sicilia, evidentemente poco attenzionata, la Società ha ricevuto comunicazione dalla Serit Sicilia SpA in data 18.09.2008, con la quale (c.t.) ...si attesta che l'istanza di dilazione- prot. 295/398/2008 del 4/08/2008- presentata per tutti i carichi di debito iscritti a ruolo nei riguardi di Codesta Ditta, risulta, dalla disamina della documentazione ad essa allegata, formalmente regolare. Si comunica, altresì, che si provvederà a trasmettere, entro i termini previsti per la definizione dell'avviato procedimento amministrativo, il provvedimento finale rappresentato dal relativo piano di ammortamento.... Sarebbe più opportuno e professionale che il Dott. Cianciolo, e con quest'ultimo anche l'Ass. re Incardona, si informassero sull'effettivo stato dei fatti e, qualora fossero al corrente di comunicazioni interne non pervenute alla Ditta, che ne informassero i diretti interessati, piuttosto che procedere alla stesura di comunicati a mezzo stampa equivoci ed infondati.
Relativamente alla crisi di liquidità di cui si fa cenno nel comunicato de qua, quanto alla società Radio Call Service, essa è riconducibile alla mancata erogazione dei crediti vantati dalla Società nei confronti della Regione Sicilia ex L.R. 27/91, circa unmilioneduecentomila euro complessivamente intesi; mancanza, questa, riconducibile all'incapienza di fondi utili della stessa Regione nel finanziare un Progetto dalla stessa approvato. Sarebbe in tale circostanza opportuno informare che nello scorso mese di settembre il Tribunale Ordinario di Catania ha condannato la Regione Sicilia al pagamento dei suddetti crediti, con ulteriore condanna al pagamento dei danni subiti a seguito del ritardo nell'erogazione dei crediti stessi, ed al pagamento degli interessi sui medesimi (vedasi La Stampa, sabato 20 Settembre 2008). Come già ricordato nelle precedenti occasioni, la Società è in corso di Appello presso il CGA di Palermo per far valere il proprio diritto alla riscossione di tali crediti che altra Autorità Giudiziaria ha evidentemente già dichiarato legittimi e sostanzialmente fondati. A quest'ultimi si aggiungano i crediti commerciali, per circa un milione di euro, che la Società vanta nei confronti dei propri clienti, prevalentemente Enti Pubblici ed Aziende Sanitarie Locali, che, per le motivazioni a tutti noti, risultano carenti di liquidità, dunque, impossibilitati nel pagare i servizi dalla Società in questione resi.
Quanto al gruppo Pizzino nella sua interezza, le gravi difficoltà, cui faceva cenno il Dott. Cianciolo nella sua intervista, non richiedono, come già esposto nel luglio scorso, alcun intervento straordinario, ma un normale ed ordinario finanziamento industriale il quale consentirebbe, non solo la possibilità di mantenere intatto il livello occupazionale produttivo attuale, ma, addirittura, l'assorbimento della mobilità creatasi nel circondario territoriale negli anni precedenti, il tutto come da Progetto di riconversione industriale sottoposto in tutte le sedi competenti.
Il gruppo Pizzino informa, infine, che non seguirà più al rilascio di interviste, o comunicati a mezzo stampa, o ad altri interventi pubblici che mal si adatterebbero alla trattazione di una tematica così delicata quale quella che interessa il posto di lavoro di ben 60 persone, soprattutto nel rispetto di quest'ultime e delle rispettive famiglie. Prega che le Istituzioni tutte facciano lo stesso, piuttosto che interloquire con i diretti interessati in via unilaterale e per interposto mezzo, quali interviste radiofoniche o comunicati stampa, e si attivino compiendo i passi di loro competenza con atti ufficiali e istituzionalmente validi, data la massima disponibilità ed impegno che il gruppo Pizzino ha sinora dimostrato nell'affrontare le suddette problematiche, che si ritiene meritino una trattazione reale nelle sedi più opportune e congeniali alla rilevanza del caso.

Michela Pizzino
portavoce del Gruppo Pizzino