Fermo, 1 ottobre 2008 - Commissariamento della Fip; riunione della Camera di arbitrato del Coni per i ricorsi di Napoli e Capo d’Orlando; campionato a 16 o a 17 squadre: di questo parliamo con l’Ad della Premiata, Marco Cannella, che è anche membro del Consiglio della Lega, nonché della Fip, in qualità di delegato della Lega stessa: "Purtroppo – afferma - stiamo attraversando un momento di incertezza, con la Lega che deve subire certi deliberati della Fip".
A cosa si riferisce? "A due questioni: l’eliminazione di Capo d’Orlando e Napoli, che ancora sono sub judice e domani (oggi ndr) si decide; la modifica, con il voto contrario di noi della Lega, della convenzione fatta 4 mesi fa". Di che si tratta? "Che dal prossimo anno i giocatori extracomunitari passerebbero da 4 a 3. Per una piccola società sarebbe una penalizzazione pazzesca: si potrebbe prendere un comunitario in più, ma ad un costo maggiore". Quale la decisone ipotizzabile della Camera di arbitrato? "Le ultime notizie dicono che forse Capo d’Orlando potrebbe farcela, per cui si prospetterebbe un campionato a 17". Tra le ipotesi non c’è un campionato a 16 senza retrocessioni? "Se ne è parlato. Ma un campionato a 16 senza retrocessioni potrebbe passare solo se coniugato con un progetto ad ampio raggio. Ad esempio se si fa un certo discorso sulla convenzione, se si rimette in discussione il ranking… Quest’ultimo per favorire squadre che hanno effettuato determinati investimenti, costruito e consolidato qualcosa, squadre a cui dare una sorte di paracadute".
Si spieghi meglio: "Facciamo l’esempio nostro: se un anno, dopo tutto quello che abbiamo fatto, sbagliassimo la stagione, ci ritroveremmo in Legadue. Come successo a Varese. Allora a questi tipi di società bisognerebbe dare la possibilità di recuperare. Quindi, se c’è un progetto potrebbe anche passare il campionato a 16, però un conto è arrivarci con un piano prestabilito, un altro subirlo, dopo aver programmato per una stagione a 18. In ogni modo le società stanno affrontando con equilibrio tutte le questioni, non ultima quella di bloccare le retrocessioni". Le società più piccole sono le più interessate? "E’ logico. In questo momento sono quelle che tremano un po’ di più". La Premiata è collegata con le altre squadre? "Costantemente. Adesso però bisognerà capire cosa succederà perché si parla tanto di 16 e poi magari ci troveremo a 17, con Capo d’Orlando forse penalizzata e una sola retrocessione". Cosa dice della nomina di Meneghin a commissario della Fip? "Meneghin non ha bisogno di commenti. Fa parte della storia del nostro basket. Potrebbe essere l’uomo giusto per questa complessa situazione".
Silvio Sebastiani Fonte: Il Resto del Carlino
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/fermo/2008/10/01/122169-capo_orlando_rimarra.shtml
A cosa si riferisce? "A due questioni: l’eliminazione di Capo d’Orlando e Napoli, che ancora sono sub judice e domani (oggi ndr) si decide; la modifica, con il voto contrario di noi della Lega, della convenzione fatta 4 mesi fa". Di che si tratta? "Che dal prossimo anno i giocatori extracomunitari passerebbero da 4 a 3. Per una piccola società sarebbe una penalizzazione pazzesca: si potrebbe prendere un comunitario in più, ma ad un costo maggiore". Quale la decisone ipotizzabile della Camera di arbitrato? "Le ultime notizie dicono che forse Capo d’Orlando potrebbe farcela, per cui si prospetterebbe un campionato a 17". Tra le ipotesi non c’è un campionato a 16 senza retrocessioni? "Se ne è parlato. Ma un campionato a 16 senza retrocessioni potrebbe passare solo se coniugato con un progetto ad ampio raggio. Ad esempio se si fa un certo discorso sulla convenzione, se si rimette in discussione il ranking… Quest’ultimo per favorire squadre che hanno effettuato determinati investimenti, costruito e consolidato qualcosa, squadre a cui dare una sorte di paracadute".
Si spieghi meglio: "Facciamo l’esempio nostro: se un anno, dopo tutto quello che abbiamo fatto, sbagliassimo la stagione, ci ritroveremmo in Legadue. Come successo a Varese. Allora a questi tipi di società bisognerebbe dare la possibilità di recuperare. Quindi, se c’è un progetto potrebbe anche passare il campionato a 16, però un conto è arrivarci con un piano prestabilito, un altro subirlo, dopo aver programmato per una stagione a 18. In ogni modo le società stanno affrontando con equilibrio tutte le questioni, non ultima quella di bloccare le retrocessioni". Le società più piccole sono le più interessate? "E’ logico. In questo momento sono quelle che tremano un po’ di più". La Premiata è collegata con le altre squadre? "Costantemente. Adesso però bisognerà capire cosa succederà perché si parla tanto di 16 e poi magari ci troveremo a 17, con Capo d’Orlando forse penalizzata e una sola retrocessione". Cosa dice della nomina di Meneghin a commissario della Fip? "Meneghin non ha bisogno di commenti. Fa parte della storia del nostro basket. Potrebbe essere l’uomo giusto per questa complessa situazione".
Silvio Sebastiani Fonte: Il Resto del Carlino
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