Milano lì 8 settembre 2008

Agenzia Europea dell'Ambiente
European Environment Agency
1050 Copenhagen K- Denmark
- Centro Europeo per la Prevenzione e
- il Controllo delle Malattie(ECDC)
European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC)
United Nations Regional Information Centre (UNRIC) 1040 Brussels- Belgium- UNRIC Website
MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA
DEL TERRITORIO E DEL MARE
Via Cristoforo Colombo 44 - 00147-ROMA
DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE
PEC DGSalvaguardia.
AL Ministero per i Beni e le Attività Culturali
D. G. per la Qualità e la Tutela del Paesaggio l’Architettura e
l’Arte Contemporanee -Servizio II – Qualità del Paesaggio – ROMA
Al Presidente della Regione Sicilia- PALERMO
All’Assessore Regionale INDUSTRIA On. P. Gianni
All’Assessore Regionale del TERRITORIO e dell’AMBIENTE
On. G. Sorbello - Servizio II – VIA/VAS - PALERMO
All’Assessore Provinciale Al TERRITORIO Gaetano Duca
c/o Provincia Regionale di Messina
All’Assessore Provinciale All’AMBIENTE Pietro Petrella
c/o Provincia Regionale di Messina
Al Sindaco del Comune di Monforte San Giorgio (ME)
Al Presidente Consorzio A.S.I.-MESSINA
ARPA SICILIA - PALERMO
DIREZIONE GENERALE A.U.S.L. 5 – MESSINA
CODACONS – ROMA-CATANIA
W.W.F.- ROMA-SICILIA
LEGAMBIENTE-ROMA
M.A.N.- MESSINA
UNITI CONTRO LA SNAM- Monforte Marina (ME)

OGGETTO: Cosa Scaricano ?

Dalla foto in allegato si può rilevare in che condizioni ho trovato la mia auto la mattina del 19/08/2007, malgrado i cartelli assicurano che le emissioni sono sotto soglia.
Non mi pare una cosa da trascurare, questi veleni contaminano tutto l’ambiente, le campagne e forse anche l’acqua – Per eliminare le macchie non è stato sufficiente il semplice lavaggio, ho dovuto ricorrere alla carrozzeria – Il luogo ove era parcheggiata l’auto è la abitazione che uso nel periodo estivo, parte alta di Pace del Mela, antico borgo, caratterizzato da alcuni edifici antichi e che domina il lacerante spettacolo industriale della Valle del Mela – Ho sostenuto e tutt’ora sostengo l’operato della TSC , ho vissuto le esperienze ed i confronti credo, più significativi per attenuare tale triste realtà, tante promesse, inutili impegni, tanto da fa apparire vero il detto “la mamma degli imbroglioni è sempre incinta”. Basta con le inutili promesse, occorre una vera azione efficace , chiediamo i danni e fermiamo l’inquinamento- Chiediamo i danni al patrimonio ed alla salute, chiediamo che i responsabili si attivino per una vera ambientalizzazione degli impianti e che da un ampio confronto emerga un piano di risanamento da tutti condiviso, chiediamo che le istituzioni locali e regionali svolgano in modo responsabile il loro compito-
Chi inquina commette un grave reato chi lo permette diventa complice.. L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona con grave squilibrio con i cicli naturali esistenti.
Inquinamento: locale e globale. Siamo in presenza di un inquinamento a livello locale che coinvolge un livello globale. Siamo in presenza di emissioni con probabile tossicità cronica :
sostanze cancerogene, in grado di provocare il cancro. Alcune sostanze scientificamente dimostrate essere cancerogene, fibre di amianto, composti del cromo esavalente, cloruro di vinile, benzo(a)pirene (un tipo di diossina, catrame nel fumo di sigarette, raggi X e UV;
sostanze teratogene, in grado di provocare malformazione sui feti; tra queste: mercurio metile, composti del piombo, alcool, dietilstilbestrol (DES), talidomide, raggi X; sostanze mutagene, in grado di innescare delle mutazioni che possono portare al cancro; tra queste: composti di piombo e mercurio, benzo(a)pirene, gas nervino, raggi X e UV. Si teme la presenza di sostanze tossiche nell'atmosfera: arsenico, amianto, benzene, cadmio, tetracloruro di carbonio, cromo, diossano, dibromuro e dicloruro di etilene, piombo inorganico nichel, nitrosoammine, percloroetilene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), cloruro di vinile, clorofluorocarburi (CFC).
Si teme la presenza di agenti inquinanti nell'aria quali il particolato prodotto dalle combustioni con conseguenze definibili “nanopatologie”. Vai a: Navigazione, cerca
Le nanopatologie sono patologie indotte dall'inalazione, dall'ingestione o, comunque, dall'ingresso di particelle inorganiche non biodegradabili e non biocompatibili, di dimensioni micro- e nanometriche, nell'organismo umano o animale. Il termine fu coniato nel 1999 dalla dott.ssa Antonietta M. Gatti dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia e fu, nella sua versione inglese, il titolo di un progetto europeo ("Nanopathology") da lei ideato e coordinato tra il 2002 e il 2005.
Alcuni effetti sulla salute causati dal particolato fine (sia di natura organica che inorganica) sono già noti da tempo. La pneumoconiosi in genere (asbestosi, silicosi, talcosi, ecc.) o il mesotelioma nelle sue forme pleurica e perritoneale sono tra questi. Numerosi studi epidemiologici hanno infatti mostrato una chiara correlazione tra malattie cardiovascolari e respiratorie, da un lato, e quantità e concentrazione nell'ambiente di particelle (particulate matter, PM) di diametro aerodinamico medio inferiore a 10 micron (PM10) o a 2,5 micron (PM2,5). Esistono ampie prove che dimostrano come la facilita' con cui il particolato entra nell'organismo dipenda in massima parte dalle sue dimensioni, al diminuire delle quali corrispondono maggiori quote d'ingresso.
Indizi epidemiologici
La novita' della ricerca, la sua ancora scarsa diffusione, pur con l'interesse in grande aumento, e il fatto che il nanoparticolato (non liquido o idrosolubile) sia in grandissima parte di origine antropica assai recente fanno si' che non esistano studi epidemiologici estesi sull'argomento, richiedendo questi tempi assai lunghi. Esistono, comunque, lavori (citati) sulle malattie cardiovascolari e dell'apparato respiratorio, cosi' come diverse ricerche condotte intorno ad inceneritori di rifiuti, grandi produttori di nanopolveri. Tutti questi denunciano un aumento di diverse patologie, particolarmente di natura oncologica.
Recentemente abbiamo avuto a che fare con elaborati come “studio impatto ambientale” o ancor meglio “Valutazione Impatto Ambientale”, e mi sembra opportuno chiarirne il concetto.
Vai a: Navigazione, cerca
La valutazione di impatto ambientale (VIA) è uno strumento di supporto per l'autorità decisionale finalizzato a individuare, descrivere e valutare in termini monetari gli effetti dell'attuazione o meno di un determinato progetto. Consiste in una procedura di tipo tecnico - amministrativo, svolta dalla pubblica amministrazione o chi per essa, basandosi sia su informazioni fornite dal proponente un determinato progetto, sia sulla consulenza data da altre strutture della pubblica amministrazione, nonché dalla partecipazione di gruppi sociali appartenenti alla comunità.
In questo contesto con "impatto ambientale" si intende l'insieme degli effetti causati da un evento, un'azione o un comportamento sull'ambiente nel suo complesso (non necessariamente ambiente naturale). L'impatto ambientale - da non confondere quindi con inquinamento o degrado - mostra quali effetti può produrre una modifica, non necessariamente negativa, all'ambiente circostante inteso in senso lato (sociale, economico ecc.). Si cerca cioè di prevedere quali saranno i costi ed i benefici (valutati in termini strettamente monetari) nel caso in cui si verifichino delle modifiche di uno stato di fatto.
Procedura
La procedura di VIA è un insieme di:
dati tecnico-scientifici su stato, struttura e funzionamento dell'ambiente;
dati su caratteristiche economiche e tecnologiche dei progetti;
previsioni sul comportamento dell'ambiente e interazioni tra progetto e componenti ambientali;
procedure tecnico-amministrative;
istanze partecipative e decisionali (partecipazione pubblica);
sintesi e confronto fra costo del progetto e dei suoi impatti e benefici diretti/indiretti del progetto.
Nella VIA sono valutati e computati effetti diretti o indiretti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi.La VIA viene effettuata considerando i seguenti fattori ambientali, anche in correlazione tra di loro:
essere umano, fauna e flora
suolo, acqua, aria, fattori climatici e paesaggio
beni materiali e patrimonio culturale.
È evidente che, dovendo confrontare in termini monetari benefici e danni apportati da un progetto a questi fattori, un aspetto molto delicato è l'attribuzione di un valore economico ad essi. Per fare un esempio semplificato, nella VIA di una attività molto inquinante andrà dato un valore economico all'aumento dei posti di lavoro così come al probabile aumento di malattie nei residenti, ed i due valori espressi in € andranno confrontati.
Procedura di verifica (screening)
La procedura di verifica o screening è una procedura tecnica - amministrativa volta ad effettuare una valutazione preliminare della significatività dell'impatto ambientale di un progetto, determinando se lo stesso richieda, in relazione alle possibili ripercussioni sull'ambiente, lo svolgimento successivo della procedura di valutazione dell'impatto ambientale.
Procedura di delimitazione del campo d'indagine (scoping)
L'analisi costi-benefici (cost-benefit analysis), in microeconomia, economia pubblica ed economia industriale, indica genericamente l'insieme delle tecniche di valutazione dei progetti di investimento basate sulla misurazione e la comparazione di tutti i costi e i benefici direttamente e indirettamente ricollegabili agli stessi.
L'analisi viene condotta in genere riportando ogni unità di input in unità di costi elementari e ogni unità di output in unità di benefici elementari. Ad ognuna di queste unità si tenta poi di dare un valore quanto il più possibile oggettivo, rendendolo in tal modo misurabile e confrontabile. Il costo totale, di conseguenza, è la somma dei valori delle singole unità di costi elementari, mentre il beneficio totale è, analogamente, la somma dei valori delle singole unità di benefici elementari.
Il VIA della centrale di compressione SNAM di Monforte Marina, ad esempio ci sembrava un po’ limitata, sia per lo screening che per lo scoping ed inoltre non abbiamo rilevato alcuna istanza partecipativa e decisionale (partecipazione pubblica). In riferimento alla recente conversazione telefonica con l’Ass.re provinciale all’Ambiente Sig. Petrella siamo ancora in attesa di ricevere dallo stesso i risultati dell’incontro con i Sindaci avvenuto il 4 settembre cm, desideriamo capire se la sua è una iniziativa di soccorso o di pianificazione, desideriamo ancora sapere nell’ambito di quale strategia egli si muove e se è sempre valida la sua affermazione “la centrale di compressione non si farà”- In merito alla azione del risarcimento si informa che azione analoga è stata fatta a Taranto e che ha visto la condanna dei dirigenti del siderurgico per inquinamento ambientale. Il Comitato “Taranto Futura” ritiene “inspiegabile” il comportamento della Provincia e del Comune per aver ritirato la costituzione di parte civile, a fronte di ciò ha deciso di avvalersi dell’art. 3 del Testo unico Enti Locali, secondo cui ciascun elettore può far valer in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano proprio a Comune e Provincia. Speriamo di non trovarci nella medesima condizione . Il Vice Presidente, Arch. Salvatore Crisafulli
RASSEGNA STAMPA