Palermo, 5 novembre 2008 - Una convocazione, per i vertici del petrolchimico di Gela e per i responsabili della Isab di Priolo, prevista per martedì prossimo alle ore 15, sta per essere inoltrata dagli uffici dell’assessorato regionale all’Industria per avere chiarimenti in merito ai due incidenti che si sono verificati ieri a Gela ed oggi a Priolo. “Esprimo la mia solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione agli operai rimasti intossicati mentre stavano svolgendo il loro lavoro”, dice l’assessore all’Industria Pippo Gianni che, dagli Stati Uniti dove si trova in missione per una serie di incontri con imprenditori interessati a realizzare investimenti in Sicilia, si è messo immediatamente in contatto con i sindaci di Gela e di Priolo. Gianni ha chiesto notizie sulla reale dimensione dell’incidente e li ha invitati alla riunione di martedì per avviare una riflessione comune sulle misure da mettere in atto a salvaguardia della popolazione. “ Nei prossimi giorni – aggiunge Gianni - voglio incontrare, insieme ai due sindaci, anche i vertici delle società per avere chiarimenti sulle misure di sicurezza e sul rispetto di tutte le procedure di manutenzione degli impianti. Incidenti come quello odierno – conclude l’assessore – non si dovranno ripetere: siamo interessati agli investimenti, ma non intendiamo più tollerare che il profitto venga anteposto alla salvaguardia della popolazione. Vogliamo il lavoro, ma non a costo del rischio della vita”.
Santina Scolaro

INCIDENTI LAVORO: SOLIDARIETA' BUFARDECI A OPERAI ISAB
Palermo, 5 novembre 2008 - “Esprimo la mia solidarietà agli operai rimasti intossicati mentre stavano lavorando nella raffineria Isab di Siracusa”. Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana Titti Bufardeci. “Auspico – aggiunge Bufardeci – che vengano espletate delle rigorose verifiche per comprendere i motivi di questo incidente. La tutela dei lavoratori e la sicurezza sul posto di lavoro sono obiettivi prioritari e inderogabile che il governo regionale ha messo al primo punto dell'agenda politica”. Piero Messina