Palermo, 3 novembre 2008 - “La nostra campagna contro gli sprechi andrà avanti con intensità sempre maggiore. Sulla vicenda dei vaccini abbiamo colto nel segno, toccando evidentemente nervi scoperti. L’acquisto dei vaccini anti-papilloma è stato effettuato, proprio a seguito di un decreto dirigenziale dell’Ispettorato regionale, senza gara pubblica e in difformità da quanto espressamente previsto dal Ministero della salute”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, dopo aver letto una precisazione dell’azienda Sanofi Pasteur, titolare del vaccino Gardasil, acquistato dalle Ausl siciliane nell’ambito della campagna di vaccinazione per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero, promossa dal Ministero. In particolare, gli uffici dell’assessorato precisano che l’acquisto dei vaccini è avvenuto “in esclusiva” e non con una gara ad evidenza pubblica tra ditte concorrenti. Il prezzo d’acquisto dei vaccini Gardasil, fino ad agosto 2008, è stato di circa 100 euro per ogni dose. L’acquisto del vaccino al prezzo di 85 euro, come documentato dalle delibere di alcune Ausl, è stato effettuato soltanto a partire da agosto 2008. Proprio il 7 luglio ha preso avvio l’indagine interna con la richiesta di documenti e pareri. Il prezzo del vaccino è sceso ulteriormente a 78,49 euro nella quasi totalità dei casi soltanto ad ottobre. A inizio dello stesso mese di ottobre gli uffici dell’assessorato hanno predisposto la documentazione che ha portato alla direttiva assessoriale formalizzata in data 16 ottobre 2008. “Constato – ha aggiunto Russo – che il prezzo del vaccino si è ridotto improvvisamente e che comunque non è il frutto di una procedura concorrenziale. Anche con riferimento all’Ausl 6, contrariamente a quanto sostenuto dalla Sanofi, risulta che l’Azienda ha programmato, con delibera del 10 aprile 2008, l’acquisto diretto di 3.500 dosi del vaccino al prezzo unitario di 100 euro oltre Iva”. Guido Monastra