Palermo, 28 novembre 2008 – L’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, ha inviato una lettera al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, in relazione all’audizione in commissione Bilancio all’Ars, del dott. Maurizio Meloni, presidente delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti.
Di seguito il testo:
In relazione alle criticità emerse in sede di audizione presso la Commissione Bilancio dell'Assemblea Regionale della Sezione di Controllo dell'Ecc.ma Corte dei Conti, ivi rappresentata dal Dott. Maurizio Meloni, riguardo ai disegni di legge recanti il Bilancio della Regione Siciliana per l'anno 2009, si ritiene opportuno riportare le considerazioni seguenti.
In primo luogo si rappresenta come, alla base del programma di Governo, siano stati posti alcuni punti fermi ed imprescindibili:
- l'assoluta trasparenza e linearità della situazione dei conti pubblici regionali;
- il risanamento strutturale delle finanze pubbliche;
- lo snellimento e la razionalizzazione della Pubblica Amministrazione;
- l'opportuno sostegno al sistema produttivo e competitivo dell'Isola, ancor più pregnante ed urgente vista l'attuale congiuntura economica nazionale ed internazionale.
Rispetto al primo punto, in particolare, è stata positivamente valutata ed apprezzata, anche da parte della Commissione Europea, l'iniziativa di creare un'unico testo di contabilità e sui regimi di aiuto.
Infatti da tempo è stata presentata in ARS la proposta normativa che non è ancora approdata in Aula sia a causa del tempo necessario per l'approfondimento in sottocommissione sia per la calendarizzazione dei lavori d'aula stabilita dalla Conferenza dei Capigruppo.
Tutti i punti programmatici ora detti sono stati, e sono, perseguiti dal Governo nella sua interezza e vedono lo Scrivente, per la delega ricevuta dall'On.le Presidente, in prima linea per un'azione decisa e finalizzata al perseguimento e raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Detto questo, si pone innanzitutto l'attenzione sull'assoluta veridicità delle poste finanziarie in entrata, nel Bilancio 2009, considerata debitamente e prudenzialmente una contrazione del PIL regionale, a fronte della crisi economica in atto, e quindi con una conseguente riduzione delle entrate tributarie previste.
Tra le poste in entrata figura ancora una volta quella relativa alla valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale, che viene ritenuta una necessità improcastinabile e che sarà in ogni caso perseguita nonostante la perdurante crisi di liquidità finanziaria di livello internazionale.
Appare inoltre opportuno segnalare come il Ragioniere Generale della Regione abbia già abbondantemente argomentato alla Corte su tutti gli aspetti dell'operazione di valorizzazione sopra detta.
Si evidenzia inoltre, come si può rilevare dalla relazione tecnica, che da qualche anno accompagna Bilancio e Finanziaria, che la mancata riscossione delle somme già iscritte nel corrente bilancio sia da attribuire anche alla mancata completa realizzazione della “filiera amministrativa”.
Questo problema peraltro è stato già affrontato dal Governo con il d.d.l. recante “Riorganizzazione dell'Amministrazione Regionale” che rivede l'organizzazione e le competenze dei Dipartimenti e che sta proseguendo nel suo iter d'Aula.
E' quindi probabile, una volta completata la riorganizzazione amministrativa, che sia più facile ed agevole che, nel corso del 2009, i processi di valorizzazione vengano portati a compimento realizzando le entrate previste.
E' ancora da sottolineare come la valorizzazione dei patrimoni immobiliari sia già inserita in una legge dello Stato (art. 58 del c.d. “decreto Brunetta”) e che quindi la Regione Siciliana abbia agito in anticipo sui tempi rispetto ad una tendenza, non solo italiana, e che potrà essere applicata anche dagli Enti locali.
Riguardo alla copertura del disavanzo tramite una presunta “minore dotazione di numerose voci di spesa incomprimibili ed obbligatorie” corre l'obbligo di specificare che le voci in argomento sono in realtà oggetto di progetti di interventi, destinati ad investimenti, che molti Dipartimenti hanno già prodotto e che sono stati esaminati e ritenuti congrui.
Gli stessi progetti sono stati altresì ritenuti compatibili con interventi extra-regionali, in quanto ammissibili nella programmazione dei fondi per le aree sottoutilizzate spettanti alla Sicilia; fondi che sono cosa ben diversa dalle c.d. “risorse liberate”, le quali, comunque, anche se diversamente, dovranno essere utilizzate anche in considerazione del propugnato ed auspicato slittamento del termine ultimo di rendicontazione al 30.06.2009.
In considerazione di ciò, non è quindi disgiunta dalla precedente specificazione l'opportunità reale di operare nell'arco temporale di tre anni creando le condizioni di una fuoriuscita dal precariato di ampie fasce di lavoratori coinvolti.
Nel confermare l'impegno del Governo alla riforma strutturale in atto, attraverso appositi disegni di legge e/o gli opportuni atti amministrativi, relativamente agli ATO, alle Società partecipate, alla Sanità, alla Formazione Professionale ecc. è apparso prudenziale non considerarne gli auspicati effetti positivi sulla contrazione della spesa sia perchè i disegni di legge ancora non sono stati approvati, sia perchè gli effetti di talune norme innovative non si avranno comunque nell'immediato.
Infine riguardo all'abolizione della Tabella “H” la stessa era stata, e da più parti, più volte auspicata ed è stata comunque volontà del Presidente della Regione e di questo Governo abolirla.
Sullo strumento tecnico-amministrativo in sostituzione della stessa, limitatamente a quelle iniziative di alta valenza sociale con la stessa tabella annualmente finanziate, è ancora aperto il dibattito onde pervenire ad una definitiva proposta da sottoporre alla valutazione dell'Assemblea Regionale Siciliana che dovrà poi decidere in merito. Non si deve infatti sottacere come, per anni, sia stata criticata, anche dalla Corte dei Conti, la c.d. contribuzione a pioggia su associazioni ed enti vari.
Si conclude che appare opportuno, per completezza, riportare anche come la Corte abbia valutato positivamente l'abolizione della tab. “H” così come anche la tempestività con la quale, in forza della proposta Governativa, l'Assemblea Regionale abbia potuto aprire per tempo la sessione di Bilancio.
E' peraltro auspicabile che, oltre alle necessarie e costruttive critiche mosse ai disegni di legge, pervengano, dai competenti Uffici dell'ARS, anche proposte integrative e migliorative.
L’on. Michele Cimino
Assessore regionale al Bilancio e Finanze
Di seguito il testo:
In relazione alle criticità emerse in sede di audizione presso la Commissione Bilancio dell'Assemblea Regionale della Sezione di Controllo dell'Ecc.ma Corte dei Conti, ivi rappresentata dal Dott. Maurizio Meloni, riguardo ai disegni di legge recanti il Bilancio della Regione Siciliana per l'anno 2009, si ritiene opportuno riportare le considerazioni seguenti.
In primo luogo si rappresenta come, alla base del programma di Governo, siano stati posti alcuni punti fermi ed imprescindibili:
- l'assoluta trasparenza e linearità della situazione dei conti pubblici regionali;
- il risanamento strutturale delle finanze pubbliche;
- lo snellimento e la razionalizzazione della Pubblica Amministrazione;
- l'opportuno sostegno al sistema produttivo e competitivo dell'Isola, ancor più pregnante ed urgente vista l'attuale congiuntura economica nazionale ed internazionale.
Rispetto al primo punto, in particolare, è stata positivamente valutata ed apprezzata, anche da parte della Commissione Europea, l'iniziativa di creare un'unico testo di contabilità e sui regimi di aiuto.
Infatti da tempo è stata presentata in ARS la proposta normativa che non è ancora approdata in Aula sia a causa del tempo necessario per l'approfondimento in sottocommissione sia per la calendarizzazione dei lavori d'aula stabilita dalla Conferenza dei Capigruppo.
Tutti i punti programmatici ora detti sono stati, e sono, perseguiti dal Governo nella sua interezza e vedono lo Scrivente, per la delega ricevuta dall'On.le Presidente, in prima linea per un'azione decisa e finalizzata al perseguimento e raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Detto questo, si pone innanzitutto l'attenzione sull'assoluta veridicità delle poste finanziarie in entrata, nel Bilancio 2009, considerata debitamente e prudenzialmente una contrazione del PIL regionale, a fronte della crisi economica in atto, e quindi con una conseguente riduzione delle entrate tributarie previste.
Tra le poste in entrata figura ancora una volta quella relativa alla valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale, che viene ritenuta una necessità improcastinabile e che sarà in ogni caso perseguita nonostante la perdurante crisi di liquidità finanziaria di livello internazionale.
Appare inoltre opportuno segnalare come il Ragioniere Generale della Regione abbia già abbondantemente argomentato alla Corte su tutti gli aspetti dell'operazione di valorizzazione sopra detta.
Si evidenzia inoltre, come si può rilevare dalla relazione tecnica, che da qualche anno accompagna Bilancio e Finanziaria, che la mancata riscossione delle somme già iscritte nel corrente bilancio sia da attribuire anche alla mancata completa realizzazione della “filiera amministrativa”.
Questo problema peraltro è stato già affrontato dal Governo con il d.d.l. recante “Riorganizzazione dell'Amministrazione Regionale” che rivede l'organizzazione e le competenze dei Dipartimenti e che sta proseguendo nel suo iter d'Aula.
E' quindi probabile, una volta completata la riorganizzazione amministrativa, che sia più facile ed agevole che, nel corso del 2009, i processi di valorizzazione vengano portati a compimento realizzando le entrate previste.
E' ancora da sottolineare come la valorizzazione dei patrimoni immobiliari sia già inserita in una legge dello Stato (art. 58 del c.d. “decreto Brunetta”) e che quindi la Regione Siciliana abbia agito in anticipo sui tempi rispetto ad una tendenza, non solo italiana, e che potrà essere applicata anche dagli Enti locali.
Riguardo alla copertura del disavanzo tramite una presunta “minore dotazione di numerose voci di spesa incomprimibili ed obbligatorie” corre l'obbligo di specificare che le voci in argomento sono in realtà oggetto di progetti di interventi, destinati ad investimenti, che molti Dipartimenti hanno già prodotto e che sono stati esaminati e ritenuti congrui.
Gli stessi progetti sono stati altresì ritenuti compatibili con interventi extra-regionali, in quanto ammissibili nella programmazione dei fondi per le aree sottoutilizzate spettanti alla Sicilia; fondi che sono cosa ben diversa dalle c.d. “risorse liberate”, le quali, comunque, anche se diversamente, dovranno essere utilizzate anche in considerazione del propugnato ed auspicato slittamento del termine ultimo di rendicontazione al 30.06.2009.
In considerazione di ciò, non è quindi disgiunta dalla precedente specificazione l'opportunità reale di operare nell'arco temporale di tre anni creando le condizioni di una fuoriuscita dal precariato di ampie fasce di lavoratori coinvolti.
Nel confermare l'impegno del Governo alla riforma strutturale in atto, attraverso appositi disegni di legge e/o gli opportuni atti amministrativi, relativamente agli ATO, alle Società partecipate, alla Sanità, alla Formazione Professionale ecc. è apparso prudenziale non considerarne gli auspicati effetti positivi sulla contrazione della spesa sia perchè i disegni di legge ancora non sono stati approvati, sia perchè gli effetti di talune norme innovative non si avranno comunque nell'immediato.
Infine riguardo all'abolizione della Tabella “H” la stessa era stata, e da più parti, più volte auspicata ed è stata comunque volontà del Presidente della Regione e di questo Governo abolirla.
Sullo strumento tecnico-amministrativo in sostituzione della stessa, limitatamente a quelle iniziative di alta valenza sociale con la stessa tabella annualmente finanziate, è ancora aperto il dibattito onde pervenire ad una definitiva proposta da sottoporre alla valutazione dell'Assemblea Regionale Siciliana che dovrà poi decidere in merito. Non si deve infatti sottacere come, per anni, sia stata criticata, anche dalla Corte dei Conti, la c.d. contribuzione a pioggia su associazioni ed enti vari.
Si conclude che appare opportuno, per completezza, riportare anche come la Corte abbia valutato positivamente l'abolizione della tab. “H” così come anche la tempestività con la quale, in forza della proposta Governativa, l'Assemblea Regionale abbia potuto aprire per tempo la sessione di Bilancio.
E' peraltro auspicabile che, oltre alle necessarie e costruttive critiche mosse ai disegni di legge, pervengano, dai competenti Uffici dell'ARS, anche proposte integrative e migliorative.
L’on. Michele Cimino
Assessore regionale al Bilancio e Finanze
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