Palermo, 28 novembre 2008 - Lunedì prossimo l'assessore regionale alla Cooperazione e Commercio, Roberto Di Mauro, presenterà in commissione Bilancio un emendamento che prevede l'erogazione del contributo straordinario destinato all'Ente fiera del Mediterraneo di Palermo e all'Ente autonomo fiera di Messina per il pagamento di salari, stipendi, competenze accessorie e oneri riflessi.
“L'emendamento è il primo passo veloce e dovuto per assicurare gli stipendi arretrati ai lavoratori che aspettano di essere pagati”, afferma l'assessore Di Mauro. “Il secondo sarà il riordino e il rilancio dei due poli”.
Dalla prossima settimana, previo autorizzazione con delibera di giunta, prosegue l'assessore “potrò predisporre e sottoscrivere, di concerto con l'assessorato al Bilancio e Finanze, un documento programmatico con i soggetti istituzionali territorialmente interessati, in cui è prevista la selezione di uno o più soggetti, anche in forma aggregata, che gestiranno in un unico polo le due fiere regionali. Naturalmente, questo avverrà attraverso un bando di gara ad evidenza pubblica”. “Il primo criterio di ammissibilità dei soggetti che parteciperanno alla selezione, per poter subentrare nell'attività dei due enti fieristici, sarà l'assorbimento del personale”.
Riguardo le affermazioni che apprendo da una nota delle rappresentanze sindacali inviata anche agli organi di stampa, dice Di Mauro “rappresentare una situazione generale in modo verosimile non solo non spiega la realtà dei fatti ma diventa fuorviante per i lavoratori e per il governo che sta cercando di accellerare la soluzione. Per il personale, a cui dare certezze lavorative da una parte, e per il risanamento del sistema fieristico siciliano dall'altra”.
“Il ritardo dell'incontro lamentato dai sindacati, - precisa l'assessore - è di sole ventiquattr'ore. Il tempo minimo necessario per stabilire quali azioni adottare a breve e lungo termine. Sanare un pregresso mettendoci poi una pietra sopra come è stato fatto finora, senza determinare un percorso praticabile che arrivi a un vero rilancio, serve solo a prolungare l'agonia delle due strutture”. Inoltre, prosegue “è già noto dalla stampa l'impegno preso responsabilmente dal governo per quel che attiene la tutela del personale. Tant'é che si è convenuto nel corso dell'incontro della necessità di istituire un tavolo tecnico per definire i criteri per fare confluire l'organico delle due fiere nella nuova struttura di gestione”.
Di Mauro conclude: “Estrapolare dal contesto generale della discussione 'la Regione non ha alcuna responsabilità distorce in modo significativo la mia dichiarazione, che ribadisco per chiarezza e per esteso alle redazioni: la Regione non ha alcuna responsabilità sotto il profilo civilistico in ordine all'esposizione debitoria. Si evince dallo stesso statuto che gli unici soci fondatori dell'Ente fiera del Mediterraneo sono tutt'ora solo il comune e la camera di commercio. Se responsabilità dovessero emergere rispetto ai commissariamenti precedenti, queste saranno senz'altro accertate dagli organi competenti”. Stefania Sgarlata
“L'emendamento è il primo passo veloce e dovuto per assicurare gli stipendi arretrati ai lavoratori che aspettano di essere pagati”, afferma l'assessore Di Mauro. “Il secondo sarà il riordino e il rilancio dei due poli”.
Dalla prossima settimana, previo autorizzazione con delibera di giunta, prosegue l'assessore “potrò predisporre e sottoscrivere, di concerto con l'assessorato al Bilancio e Finanze, un documento programmatico con i soggetti istituzionali territorialmente interessati, in cui è prevista la selezione di uno o più soggetti, anche in forma aggregata, che gestiranno in un unico polo le due fiere regionali. Naturalmente, questo avverrà attraverso un bando di gara ad evidenza pubblica”. “Il primo criterio di ammissibilità dei soggetti che parteciperanno alla selezione, per poter subentrare nell'attività dei due enti fieristici, sarà l'assorbimento del personale”.
Riguardo le affermazioni che apprendo da una nota delle rappresentanze sindacali inviata anche agli organi di stampa, dice Di Mauro “rappresentare una situazione generale in modo verosimile non solo non spiega la realtà dei fatti ma diventa fuorviante per i lavoratori e per il governo che sta cercando di accellerare la soluzione. Per il personale, a cui dare certezze lavorative da una parte, e per il risanamento del sistema fieristico siciliano dall'altra”.
“Il ritardo dell'incontro lamentato dai sindacati, - precisa l'assessore - è di sole ventiquattr'ore. Il tempo minimo necessario per stabilire quali azioni adottare a breve e lungo termine. Sanare un pregresso mettendoci poi una pietra sopra come è stato fatto finora, senza determinare un percorso praticabile che arrivi a un vero rilancio, serve solo a prolungare l'agonia delle due strutture”. Inoltre, prosegue “è già noto dalla stampa l'impegno preso responsabilmente dal governo per quel che attiene la tutela del personale. Tant'é che si è convenuto nel corso dell'incontro della necessità di istituire un tavolo tecnico per definire i criteri per fare confluire l'organico delle due fiere nella nuova struttura di gestione”.
Di Mauro conclude: “Estrapolare dal contesto generale della discussione 'la Regione non ha alcuna responsabilità distorce in modo significativo la mia dichiarazione, che ribadisco per chiarezza e per esteso alle redazioni: la Regione non ha alcuna responsabilità sotto il profilo civilistico in ordine all'esposizione debitoria. Si evince dallo stesso statuto che gli unici soci fondatori dell'Ente fiera del Mediterraneo sono tutt'ora solo il comune e la camera di commercio. Se responsabilità dovessero emergere rispetto ai commissariamenti precedenti, queste saranno senz'altro accertate dagli organi competenti”. Stefania Sgarlata
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