Catania, 24 novembre 2008 - “Raccolgo l’appello che mi viene lanciato e mi impegno affinché nel giro di poche settimane vengano presi i primi provvedimenti che assicurino maggiore sicurezza per l’area materno-infantile”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, nel corso del congresso regionale dei ginecologi che si è svolto a Catania.
I dati sono scoraggianti per la Sicilia, considerato che le ultime statistiche riguardanti la mortalità infantile pongono la nostra Isola al primo posto assoluto con una percentuale del 6,3 per mille, dato significativamente più alto rispetto al 4,2 per mille della media nazionale.
“Questi sono dati scientifici allarmanti. Io adesso ho il dovere di dare voce alla vostra voce - ha aggiunto l’assessore Russo parlando alla platea dello Sheraton -. Bisogna subito procedere all’accorpamento dei centri nascita con meno di 400 parti all’anno, con la conseguente razionalizzazione delle risorse, sia in termini di personale che di tecnologie. In questo modo diminuiremo sensibilmente i rischi per la mamma, per il bambino e per gli operatori del settore che da troppi anni chiedono maggiore sicurezza”.
“Qualche sindaco - ha proseguito Russo - ha minacciato manifestazioni di piazza in caso di chiusura di ospedali o centri nascita: dovremo far capire che il mantenimento dello status quo rappresenta un pericolo e faccio un appello alla buona politica perché si trovi subito la migliore sintesi per varare una riorganizzazione del sistema sanitario. Procederemo alla riconversione dei piccoli ospedali che non assicurano standard di qualità e sicurezza”. L’assessore Russo ha poi spiegato che l’area materno-infantile è parte integrante del suo progetto di riordino del sistema sanitario regionale. “Porremo maggiore attenzione - ha precisato l’assessore - all’appropriatezza del parto, con la riduzione, già registratasi nell’ultimo periodo, dei parti cesarei; ho previsto l’integrazione ospedale-territorio, con una maggiore attenzione al ruolo dei consultori che attualmente sono in numero insufficiente”. “All’articolo 20 del disegno di legge presentato in Assemblea regionale - ha concluso Russo - sono stati anche programmati i servizi in rete e, tra questi, rientra certamente l’avvio dello Sten (Servizio di trasporto per le emergenze neonatali) la cui assenza ha rappresentato una delle cause più rilevanti della mortalità infantile. C’è tanto da fare, insomma, e bisogna farlo in fretta”. Guido Monastra
Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, nel corso del congresso regionale dei ginecologi che si è svolto a Catania.
I dati sono scoraggianti per la Sicilia, considerato che le ultime statistiche riguardanti la mortalità infantile pongono la nostra Isola al primo posto assoluto con una percentuale del 6,3 per mille, dato significativamente più alto rispetto al 4,2 per mille della media nazionale.
“Questi sono dati scientifici allarmanti. Io adesso ho il dovere di dare voce alla vostra voce - ha aggiunto l’assessore Russo parlando alla platea dello Sheraton -. Bisogna subito procedere all’accorpamento dei centri nascita con meno di 400 parti all’anno, con la conseguente razionalizzazione delle risorse, sia in termini di personale che di tecnologie. In questo modo diminuiremo sensibilmente i rischi per la mamma, per il bambino e per gli operatori del settore che da troppi anni chiedono maggiore sicurezza”.
“Qualche sindaco - ha proseguito Russo - ha minacciato manifestazioni di piazza in caso di chiusura di ospedali o centri nascita: dovremo far capire che il mantenimento dello status quo rappresenta un pericolo e faccio un appello alla buona politica perché si trovi subito la migliore sintesi per varare una riorganizzazione del sistema sanitario. Procederemo alla riconversione dei piccoli ospedali che non assicurano standard di qualità e sicurezza”. L’assessore Russo ha poi spiegato che l’area materno-infantile è parte integrante del suo progetto di riordino del sistema sanitario regionale. “Porremo maggiore attenzione - ha precisato l’assessore - all’appropriatezza del parto, con la riduzione, già registratasi nell’ultimo periodo, dei parti cesarei; ho previsto l’integrazione ospedale-territorio, con una maggiore attenzione al ruolo dei consultori che attualmente sono in numero insufficiente”. “All’articolo 20 del disegno di legge presentato in Assemblea regionale - ha concluso Russo - sono stati anche programmati i servizi in rete e, tra questi, rientra certamente l’avvio dello Sten (Servizio di trasporto per le emergenze neonatali) la cui assenza ha rappresentato una delle cause più rilevanti della mortalità infantile. C’è tanto da fare, insomma, e bisogna farlo in fretta”. Guido Monastra
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