Gela, 29 novembre 2008 - “I processi di investimento e di bonifica, nelle tre principali aree industrializzate della Sicilia - Milazzo, Siracusa e Gela - sono, salvo rare eccezioni, del tutto bloccati. Spero che in questi segnali non si debba leggere una voglia di smobilitazione, a medio termine, da parte delle multinazionali”.
Lo ha affermato l’assessore al Territorio ed Ambiente, Pippo Sorbello, concludendo i lavori del convegno “Bonifica dei siti industriali”, organizzato dall’'Associazione Giovani per la Sicilia in collaborazione con l'Aiat Sicilia (l'Associazione regionale degli Ingegneri per l'ambiente e il territorio), presso la sala congresso dell’Asi a Gela.
“E’ necessario convocare un tavolo di concertazione con gli enti interessati e le stesse società, per fare chiarezza sul futuro dei tre siti siciliani: le multinazionali vogliono davvero continuare a consolidare ed investire sui propri impianti, previa bonifica dei tre siti individuati e delimitati da parte del ministero dell’Ambiente fin dal 1999? E allora - ha concluso Sorbello - lo dimostrino con fatti concreti. L’interesse del governo regionale e degli enti locali è quello di consolidare la ricaduta occupazionale ed economica”.
Ai lavori hanno preso parte il coordinatore del gruppo di lavoro “Rifiuti e bonifiche” dell'Aiat regionale Giuseppe Mancini, Angela Taibi e Maria Bruno dell’Aiat Sicilia, il presidente dell'associazione giovani per la Sicilia, Giovanni Scicolone, il presidente dell'Asi Gela Giuseppe Pisano, il presidente della Provincia Giuseppe Federico, il presidente dell'Ordine provinciale degli ingegneri Aldo Altamore, il direttore generale dell'Arpa Sicilia Sergio Marino, l'assessore comunale all'ambiente Giuseppe Fava e l'assessore provinciale al Territorio e Ambiente Francesco Giudice. Ludovico Licciardello
Lo ha affermato l’assessore al Territorio ed Ambiente, Pippo Sorbello, concludendo i lavori del convegno “Bonifica dei siti industriali”, organizzato dall’'Associazione Giovani per la Sicilia in collaborazione con l'Aiat Sicilia (l'Associazione regionale degli Ingegneri per l'ambiente e il territorio), presso la sala congresso dell’Asi a Gela.
“E’ necessario convocare un tavolo di concertazione con gli enti interessati e le stesse società, per fare chiarezza sul futuro dei tre siti siciliani: le multinazionali vogliono davvero continuare a consolidare ed investire sui propri impianti, previa bonifica dei tre siti individuati e delimitati da parte del ministero dell’Ambiente fin dal 1999? E allora - ha concluso Sorbello - lo dimostrino con fatti concreti. L’interesse del governo regionale e degli enti locali è quello di consolidare la ricaduta occupazionale ed economica”.
Ai lavori hanno preso parte il coordinatore del gruppo di lavoro “Rifiuti e bonifiche” dell'Aiat regionale Giuseppe Mancini, Angela Taibi e Maria Bruno dell’Aiat Sicilia, il presidente dell'associazione giovani per la Sicilia, Giovanni Scicolone, il presidente dell'Asi Gela Giuseppe Pisano, il presidente della Provincia Giuseppe Federico, il presidente dell'Ordine provinciale degli ingegneri Aldo Altamore, il direttore generale dell'Arpa Sicilia Sergio Marino, l'assessore comunale all'ambiente Giuseppe Fava e l'assessore provinciale al Territorio e Ambiente Francesco Giudice. Ludovico Licciardello
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