Palermo, 27 novembre 2008 - Investimenti, occupazione e ricerca sono stati alcuni tra gli argomenti affrontati nel corso di un incontro, che si è svolto questa mattina a Palazzo d’Orleans, tra il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e il presidente e ad della Wyeth Lederle Italia, Mathieu Simon. Con un fatturato annuo di circa 120 milioni, 1.500 impiegati, tra dipendenti e indotto, la filiale catanese della multinazionale americana del farmaco occupa una posizione di merito, ma le problematiche legate alle condizioni del mercato siciliano rischiano di compromettere la riuscita delle produzioni. A questo proposito, il presidente della Wyeth ha sottolineato la necessità di una fiscalità di vantaggio da inserire in un più ampio contesto normativo per consentire un reale slancio economico alle imprese meridionali.
“Oggi più che mai - ha detto Mathieu Simon - serve un cambiamento. Il settore farmaceutico sta attraversando un momento di forte crisi, e in Sicilia, nonostante le difficili condizioni strutturali, ambientali e finanziarie, la tecnologia è molto sviluppata, ma manca una adeguata fiscalità. Per questo è urgente introdurre una nuova normativa fiscale che favorisca il sorgere e lo sviluppo delle realtà imprenditoriali, puntando alla creazione di attrattive di mercato consistenti e continuative, per essere competitivi con i Paesi che godono di una fiscalità migliore”.
Il presidente Lombardo si è dichiarato convinto dell’efficacia di una collaborazione con la multinazionale e interessato alle produzioni d’avanguardia, fonte di occupazione e volano per l’economia del futuro. “Wyeth Lederle è un esempio di produttività a livello internazionale - ha sottolineato Lombardo - e la Sicilia non può che guardare con attenzione a queste industrie che, attraverso i loro investimenti, qualificano il tessuto produttivo locale. Per questo, è necessario creare le migliori condizioni fiscali per attrarre imprese e contrastare la migrazione dei capitali verso Paesi più competitivi”. Maria Pia Ferlazzo